Libro 2 - Capitolo 99
Parole: 1.9K

Il giardino

Anomalia trovata.

Missione: ?
Tipo: Anomalia
Descrizione: ?
Livello: ?
Difficoltà: Eterno
Ricompensa: ?

Accetti la missione? [Sì] | [No]

Plum fissava il messaggio di fronte a sé stranita. Non aveva mai visto nulla del genere prima; cos’era un’anomalia? E poi, una missione di grado Eterno?! Plum pensò che magari sarebbe stato meglio avvertire gli altri, e che forse Orange o Blue le sarebbero stati d’aiuto. Le loro conoscenze su NEXT superavano di gran lunga le sue, che alla fine si riducevano a “come eliminare velocemente le cose”.

Il flusso di pensieri fu interrotto da Xanto che si era avvicinato a lei e le aveva posato una mano sulla spalla.

Subito Plum si voltò verso di lui, ma il chierico sembrava perso in altro; lo sguardo fisso in avanti come se al posto dei messaggi, di fronte a loro ci fosse un quadro meraviglioso.

«Io lo sapevo, lo sentivo che eri tu la prossima…» disse il giovane con sguardo sognante «Ho aspettato giorni, ma avevo visto che c’era qualcosa di strano su di te»

«Strano?» ripeté domandando Plum senza capire a cosa si riferisse.

«Non è facile da spiegare, se tu fossi me capiresti, te lo assicuro. È a metà tra una sensazione un fattore visibile: una strana aura intorno a te e una bizzarra sensazione quando mi avvicinavo, come se da un momento all’altro stesse per succedere qualcosa… qualcosa riservato solo a te. Ed eccolo finalmente!»

«Già, eccolo… ma cosa è?» continuò a chiedere Plum spostando la mano di Xanto dalla sua spalla.

«Forza, che aspetti?» disse il giovane senza prestare attenzione alla domanda della ragazza «Non starà qui per sempre»

«Penso che dovremmo andare a chiamare gli altri. Sono certa che Orange e Blue sappiano di cosa si tratti e insieme affronteremo la cosa» gli confidò Plum, ma Xanto rise appena e scosse la testa.

«Se credi davvero che ti possano aiutare, là dentro, ti sbagli. Loro non sanno assolutamente nulla; solo White, forse, potrebbe capirne qualcosa… ma, oh guarda, è già offline. Quindi, ripeto, che aspetti? Accetta che non vedo l’ora!»

Plum continuava ad essere confusa. Di cosa si trattava davvero? Non sapeva come mai ma, per quanto fosse curiosa di sapere cosa fosse un’anomalia, sentiva come se ci fosse dietro qualcosa. Come se si stesse nascondendo una trappola, da qualche parte.

«Tu… tu sai di cosa si tratta, non è vero?» domandò la strega squadrando il compagno. Xanto fece un piccolo passo avanti, superandola, frapponendosi tra la ragazza e la schermata.

«No!» disse quasi ridendo «Non ne ho idea, giuro! Ma è proprio per questo che sono qui! Io so sempre tutto, io sono l’Occhio di Dio, e se c’è qualcosa che non so, allora devo scoprirlo. Sono sempre le cose più nascoste a contenere i segreti migliori»

Plum non capiva tutto questa agitazione da parte di Xanto. Anche lei lo era, ma per lei era una qualunque missione “segreta”; non era la prima volta che incontrava qualcosa a lei sconosciuto in quel gioco. Xanto invece sembrava proprio di fronte a un tesoro che cercava da anni, qualcosa che superava di gran lunga il semplice concetto di contenuto nascosto di NEXT.

«Ok, togliti» disse secca Plum riprendendo il posto di fronte alla schermata. Senza aggiungere altro, accettò la missione.

La schermata scomparve per qualche istante, poi, dopo un paio di secondi di nulla, i due videro qualcosa di fronte a loro muoversi, come una piccola sfera a mezz’aria che si contorceva a gran velocità.

La sfera iniziò ad ampliarsi e ad ingrandirsi fino a che non divenne un vero e proprio portale, come quello per i dungeon. Il colore era rosso, simile al Bastione Assediato potenziato che Plum e gli altri avevano sfidato quel pomeriggio, ma l’aspetto era leggermente diverso. Era come se non fosse stabile, vibrando e sfarfallando come lo schermo di un vecchio televisore quando c’era poco segnale.

«È fatta!» esclamò Xanto soddisfatto. Plum non voleva crederci, il portale per l’anomalia si era aperto nel bel mezzo del giardino della loro base!

Plum si avvicinò al vortice rosso e lo osservò qualche istante. Si era fatta contagiare dalla curiosità di Xanto e di fronte a quella scena, non stava più nella pelle dall’idea di sapere cosa ci avrebbe trovato al suo interno. Prese un respiro profondo come prima di un grande tuffo e attraversò il portale, seguita subito dietro da Xanto.

Tutto divenne scuro per diversi secondi. Plum non capiva dove si trovava, anzi, nemmeno capiva se la TechMask e NEXT stessero ancora funzionando. Non un suono o un’immagine. Poi, sentì in lontananza un sibilo sottile, che si fece sempre più forte, fino a che all’improvviso un flash quasi non l’accecò.

Quando aprì gli occhi, si ritrovò in quello che sembrava essere un bosco immerso nella notte. La luce della luna e delle stelle filtrava tra le foglie illuminando blandamente intorno a lei. Era tutto pulito e ordinato; le piante e gli alberi erano di innumerevoli varietà, alcune tanto belle e strane che la ragazza si domandò se davvero poteva esistere vegetazione simile.

«Secondo te esistono davvero piante simil-» la ragazza si voltò pensando di trovare Xanto dietro di sé, ma era completamente sola. Guardò l’interfaccia e vide che diverse voci erano assenti, tra cui quella relativa al gruppo.

“Cosa diamine sta succedendo?”, si domandò confusa. Che si trattasse di un bug? Era abbastanza raro però trovarne, soprattutto così vistosi.

Plum provò ad aprire il Supporto, ma non ricevette risposta. Tentò una seconda volta, ma il risultato fu lo stesso.

«Supporto, che luogo è questo?» domandò la ragazza, sperando di richiamarlo con il sistema vocale, ma il silenzio la circondava «Supporto?»

Niente, nessuna risposta. Plum capì che non c’era nulla da fare. Allungò la mano e fece apparire Radice dello Spazio Primordiale. La gemma grezza che fluttuava sulla sommità del bordone emanava una leggera luce violacea intorno a sé.

Fece appena qualche passo quando un’altra schermata apparve di fronte a lei. Plum si fermò di scatto, sussultando leggermente.

Anomalia 0x0394FF1A71C

Informazioni non disponibili…

Loading…

47 69 61 72 64 69 6e 6f 20 64 65 6c 6c 27 45 64 65 6e

45 6c 79 73 69 75 6d 20 69 6e 6a 65 63 74 69 6f 6e 73

Tentativo di contatto con il server… fallito

Avvio procedura di recupero… fallita

Injection…

Caricamento subroutine Adam… riuscito

| Numero TPU | 19

| Epoca | 199

| Errore | 0.684%

Plum lesse rapidamente la schermata ma non capì nulla di quei messaggi che le scorrevano davanti. Dopo poco la schermata iniziò a vibrare, mentre serie di lettere e numeri senza senso apparvero qua e là rendendo l’intero messaggio illeggibile. Infine, come era apparsa, l’interfaccia si spense e scomparve, lasciando Plum a fissare il buio del bosco.

La ragazza scosse la testa e decise di non porsi troppe domande. Era ovvio che stesse succedendo qualcosa che andava oltre la sua comprensione, ma che probabilmente si trattava di un errore di qualche tipo. Era ora di capire dove fosse finita, dove si fosse nascosto Xanto e come diamine fare ad uscire da quel luogo.

Senza ulteriori indugi, Plum si guardò intorno alla ricerca di una strada o un sentiero da seguire, tenendo sempre le orecchie ben aperte. Anche se quel luogo aveva un’aura di calma e tranquillità, non doveva dimenticare che l’accesso era un portale e che la missione era di grado Eterno. Non doveva sottovalutare quel posto e qualunque cosa lo potesse abitare.

Rapidamente aprì l’inventario e il menù delle abilità. Con suo grande sollievo, quelli sembravano ancora funzionare. Iniziò a scorrere tra gli oggetti nello zaino fino a trovare un piccolo rettangolo simile a un volume rilegato. Allungò la mano e afferrò l’icona 2D dall’interfaccia e la tirò fuori come da una sacca, vedendo come l’oggetto prese forma e consistenza.

Il Manuale di Sikkar era un oggettino molto comodo e non troppo raro, utilizzato per salvare le configurazioni del personaggio per quanto riguardava equipaggiamento e abilità. Alla modica cifra di 100 Zed le semplificava il noioso processo di andare ogni volta a cercare e scambiare ogni skill e oggetto indossato.

La ragazza lesse il titolo del volume ad alta voce, “DPS Solo”, che aveva deciso lei al momento della creazione. Ci fu una breve animazione e il suo vestiario cambiò all’improvviso, così come le sue abilità.

Plum guardò soddisfatta il suo equipaggiamento.

[E] Radice dello Spazio Primordiale Liv.80 (GS 210) +Rid. Ricarica LV5 Efficacia LV4 [Runa della Mobilità]: Riduce il livello minimo necessario di 20. Decrementa il danno del 5%. [Distorsione Temporale]: per 5 secondi incrementa i danni inflitti del 20%. Per altri 5 secondi, riduci i danni subiti del 20%. Potenziamento: 81.5%

[P] Veste della Congrega della 19esima Porta Liv.75 (GS 185) [O] Bracciali dell’Ogre Liv.60 (GS 140) [D] Diadema della Strega Liv.50 (GS 150)

Il suo GS era a 685, appena più basso del suo equipaggiamento standard, ma ora era passata dal setup da support a quello da DPS: i danni e le capacità evasive erano notevolmente aumentate, a discapito dell’area d’effetto e della durata delle sue abilità di crowd control.

Ovviamente, non si separò dal suo Radice dello Spazio Primordiale, le cui statistiche erano tanto alte da far impallidire qualunque altra arma, indipendentemente dai bonus. Perlomeno ora si sentiva un po’ più sicura a girare per quel luogo da sola. Se qualche mostro fosse apparso, sarebbe stato travolta dai suoi attacchi e, in caso di pericolo, la ragazza avrebbe utilizzato le sue capacità di movimento per fuggire.

Finalmente pronta, Plum decise di mettersi in marcia in una qualunque delle direzioni a disposizione. Il bosco non sembrava essere troppo grande: diverse aree erano curate e presentavano piccole radure, spesso adornate da bellissimi fiori e rocce da cui sgorgava acqua come fossero fontane.

Per quanto la vegetazione fosse rigogliosa e curata, non riuscì a vedere nessun animale: non un uccello, un cervo, ma nemmeno un insetto. Il luogo sembrava essere immerso nel sonno di quella strana notte, dove tutti, anche gli animali, si erano ritirati nelle loro tane a dormire.

Almeno, così immaginava la ragazza, anche se in realtà non aveva nessuna prova del fatto che in quel luogo ci vivesse effettivamente qualcosa oltre alla vegetazione.

Vagava in silenzio e solitudine da qualche minuto quando in lontananza, oltre gli alberi, le sembrò vedere uno spazio aperto più ampio delle radure incontrate fino a quel momento. Non poteva esserne certa data la scarsità di luce, ma dentro di sé sentiva come di aver raggiunto il luogo che stava cercando.

Si diresse rapidamente verso la radura, schivando agilmente gli alberi sul sentiero. Grazie a [Corpo Spaziale] la ragazza poteva fluttuare a pochi centimetri da terra, e grazie ai bonus alla velocità di movimento, coprì la distanza che la separava con la radura in pochissimo.

Non appena emerse dal bosco, si trovò in un’area erbosa circolare su cui cresceva una collina dolce, illuminata dalla luce argentea della luna piena. Il manto erboso era curato e tagliato con precisione maniacale, così in contrasto con l’idea di “natura” che aveva quel posto che il tutto sembrava avere un’aura alquanto bizzarra.

In cima, al centro della radura, vi era un grosso albero nodoso, che dava l’idea di essere molto più antico dell’intero bosco circostante, sotto cui sembrava essere sdraiata una figura.

Non era facile poterne definire i lineamenti da quella distanza, ma sembrava essere un giovane ragazzo seduto su una delle grosse radici che fuoriscivano da terra, con le spalle appoggiate al tronco del grande albero.

“Xanto?”, si domandò Plum tra sé e sé, senza sapere bene cosa aspettarsi. Da quella distanza sarebbe comunque stato impossibile riconoscerlo.

Non fece più di due passi verso la collina che un’altra schermata apparve di fronte a lei, andando a rompere l’atmosfera che si era creata.

Loading…

41 6c 62 65 72 6f 20 64 65 6c 20 50 65 63 63 61 74 6f

Injection…

Caricamento subroutine Eve… riuscito


Capitolo 99 - Il giardino - FINE
Ti è piaciuto il capitolo? Fai una piccola donazione!