Libro 2 - Capitolo 100
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All’ombra del grande Albero

Plum guardò disorientata la schermata rossa di fronte a sé. Non era di certo un messaggio comune… Non ebbe però il tempo di riflettere su ciò che stava leggendo, che la schermata si chiuse all’improvviso, lasciando la ragazza a fissare la collina di fronte a sé.

“Ma che…”

Sopra la collina di fianco all’albero, dove era sdraiato il ragazzo, sembrava essere apparsa una seconda figura; in piedi, immobile con le braccia distese lungo i fianchi. Dalle forme Plum intuì che potesse essere una donna, e avrebbe scommesso che la stava fissando.

Un brivido le salì lentamente lungo la schiena.

“Dove diamine è Xanto quando serve…”, pensò la ragazza sinceramente inquietata da quell’atmosfera surreale. Non era una che si faceva prendere dal panico di fronte alle ambientazioni horror più spinte, quelle con morti e demoni come nel Bastione per esempio; anzi, ne era pure attirata! Ma quella collina, alla luce di una luna d’argento e immersa nella tranquillità più totale, aveva un’aura sinistra che le faceva accapponare la pelle.

Strinse Radice e, preso coraggio, iniziò con calma ad avvicinarsi alle due figure misteriose. Mentre camminava poteva chiaramente vedere la testa della donna muoversi lentamente mentre la seguiva con lo sguardo. A quella distanza, considerando il rumore pesante dei suoi stivali di cuoio sul prato, era certa che pure il ragazzo avesse percepito la sua presenza. A differenza dell’altra, però, lui sembrava calmo mentre rimaneva appoggiato al grosso albero come in meditazione.

Un leggero sorriso si delineò sul voltò di Plum. Non aveva idea di cosa stesse succedendo, il suo cuore aveva iniziato a battere con forza, tanto che poteva quasi sentirlo. L’immersione era totale, adorava quella sensazione. Che stesse andando incontro a uno scontro?

“Troppo bello per essere vero”, pensò Plum.

Era arrivata a pochi passi quando finalmente il giovane seduto voltò lo sguardo verso di lei e si alzò inchinando leggermente il capo. La ragazza si fermò immediatamente mettendo la sua verga magica di fronte a sé, in posizione di guardia. Ancora non sapeva se si trovava di fronte ad amici o nemici. Per sicurezza, era sempre meglio essere diffidenti.

«Benvenuta» disse il ragazzo con una voce calda e amichevole. Plum lo squadrò imbarazzata, senza sapere bene se rispondere al saluto. Ad eccezione di un piccolo perizoma bianco a coprirgli le parti intime, il ragazzo era completamente nudo, mostrando un fisico longilineo ma ben definito. Gli occhi chiari e i capelli biondi spettinati sembravano quasi riflettere i raggi della luna, illuminando il suo volto.

Plum dovette ammettere, con un velo di vergogna, che non era affatto male.

L’altro attese qualche secondo prima di procedere vedendo che la ragazza non sembrava intenzionata a rispondere.

«Plum, se non erro» disse «Ti sei trovata bene nel Giardino?»

La ragazza cercava di connettere per capire con chi avesse a che fare. Il modo di parlare di quel tipo non era così diverso da quello di Xanto, ma sembrava essere ancora più… magnetico. Il modo in cui si muoveva, la sicurezza che trasudava da lui pur presentandosi completamente spoglio di fronte a lei, armata fino ai denti, sembrava aver smosso qualcosa dentro di lei.

«Di poche parole, ma non c’è da preoccuparsi. Mi presento, il mio nome è Adam e il mio compito è quello di darti il benvenuto in questo luogo, stasera» continuò il ragazzo noncurante dell’espressione della strega. Plum era ancora persa nei suoi pensieri, nelle sue sensazioni. Le sembrava quasi che tutto ciò che la circondava si stesse facendo ancora più reale di quanto non fosse. Era difficile da poter spiegare, ma era un’immersione diversa dalla solita, come se la TechMask stesse funzionando in maniera differente.

Anche colui che aveva di fronte, Adam, sembrava dannatamente reale. Era un giocatore? O un NPC? Non aveva un nome sopra la testa, come per gli altri giocatori, e da quello che indossava era sicura che non stesse indossando nessun costume che potesse trarla in inganno. D’altro canto, però, per quanto i rapporti con i personaggi non giocanti di NEXT fossero complessi e approfonditi, in genere era abbastanza facile distinguerli da una persona vera.

Ma in quel momento, Plum, non avrebbe saputo dire chi – o cosa – avesse davanti.

«Sei Xanto?» domandò di gettò la giovane, come se fosse stata colpita da un fulmine a ciel sereno. Era una domanda stupida, nemmeno sapeva perché l’avesse fatta.

«Xanto… No, direi di no. Se parli del tuo amico, dev’essere qui da qualche parte nel Giardino. Non credo però che farà in tempo a raggiungerci… Sai, non è facile muoversi in questi boschi senza la sua benedizione» spiegò vago Adam, poi continuò «Vedo che però sembri esserti ripresa dal tuo stato di mutismo, e di questo ne sono felice. Volevo quindi presentarvi, prima di sembrare scortese»

Adam fece un passo indietro indicando con raffinata cortesia la ragazza dietro di lui, rimasta immobile all’ombra del grande albero.

Plum deglutì rumorosamente senza quasi accorgersene. La ragazza, a differenza di Adam, aveva un aspetto alieno e poco definito. Il corpo, nudo, non presentava nessun tratto particolare: niente unghie, seni, o ombelico. Due protuberanze sembravano avere la forma di un seno femminile, ma ora che poteva vederla da vicino, Plum notava che erano poco definiti e attaccati in maniera quasi innaturale al resto del corpo.

Ciò che però colpiva di più era il viso, una maschera di pelle senza naso o bocca, ma con solo due occhi sottili che spuntavano da fessure di pelle. Erano bianchi e spenti, con solo una piccola iride centrale che si muoveva rapidamente in maniera scoordinata.

«Lei è Eve. Lo so, lo so, ma prima che tu ti metta a urlare voglio che tu sappia che è ancora all’inizio. Quindi ti prego di non insultarla; d’altronde una volta eravamo tutti così.» spiegò Adam con totale naturalezza.

Eve mosse di scatto la testa di lato, come se colpita da un piccolo spasmo, poi emanò un suono sordo, simile a un “mmmh” lungo e pacato. Adam la guardò per qualche secondo con un sorriso, poi tornò a concentrarsi su Plum «Visto, penso che questo sia il suo modo di salutarti. Stiamo ancora lavorando alla sua educazione, spero tu possa capire.»

«Chi… chi diamine siete? Cosa… cosa è il giardino, Adam?» domandò Plum tenendo gli occhi fissi su quella creatura deforme, quasi infastidita dalla sua vista. Sentiva i suoi occhi piccoli fissarla, e la cosa le metteva i brividi.

«Mi dispiace, ma non ti sono permesse domande» disse Adam fin troppo dispiaciuto di fronte a una domanda del genere. «Tutto ciò che devi sapere, è che è finalmente arrivato il tuo momento, potrei finalmente renderti utile.»

«Utile?» ribatté Plum. Ormai le sembrava non riuscire più a mettere in fila più di tre parole. Aveva la bocca asciutta e sentiva le ginocchia molli. Cosa stava succedendo.

«Utile!» rimarcò Adam sorridendo alla ragazza «Ti assicuro che spiegare sarebbe inutile, quindi ti farò vedere. Meglio, sarà la mia dolce Eve a mostrartelo. Prego!»

Il ragazzo si scostò facendo cenno alla donna che poteva venire avanti. Eve vibrò appena, poi improvvisamente si mise in posizione di combattimento. Dal nulla un liquido argenteo ricoprì la donna. Delle vesti fatte di mercurio liquido coprirono il suo corpo mentre dalle mani spuntarono due lunghi pugnali affilati.

«A voi!» esclamò Adam. In quell’istante, Eve scattò in direzione di Plum con i pugnali pronti a colpire.

L’avversario era veloce ma anche se Plum era ancora confusa da tutto quello che stava accadendo, non fu difficile schivarla. La strega si fece immediatamente di lato, schivando i primi affondi, per poi teletrasportarsi indietro mettendo distanza tra lei ed Eve.

“Che cazzo sta succedendo?!”, pensò Plum tra sé e sé. Era la cosa più strana che le fosse mai capitata su NEXT. Ma non aveva tempo da perdere in quei pensieri. Era nel mezzo di un combattimento, non poteva perdere contro quella creatura.

Una lancia di energia scura si materializzò nella mano di Plum.

[Spina dell’Oblio]: una lancia oscura che infligge gravi danni. Riduce la velocità e la velocità d’attacco del bersaglio del 25% per 3 secondi.

Radice dello Spazio Primordiale: [Distorsione Temporale]: per 5 secondi incrementa i danni inflitti del 20%.

[Frammento Cosmico]: Dopo un teletrasporto, incrementa i danni della prossima abilità del 25%.

Il potenziamento dato dalle sue passive caricarono la Spina, tanto che iniziò a rilasciare diverse scosse di energia violacea intorno alle mani della ragazza. Plum gettò l’incantesimo contro la creatura che aveva di fronte, andando a prenderla in pieno petto. La Spina perforò con facilità l’armatura liquida dell’avversario lasciando un profondo solco nelle carni di Eve, appena visibile prima che il liquido non richiuse rapidamente la ferita riprendendo la forma dell’armatura.

La donna cercò di riavvicinarsi alla strega nel tentativo di colpirla in modo ben poco aggraziato. Non c’erano chance, la velocità di movimento di Plum era troppo elevata perché potesse essere raggiunta. I [Proiettili Arcani] potenziati dagli ultimi momenti della fase offensiva di [Distorsione Temporale] impattarono con forza contro Eve.

In pochi secondi di combattimento, Plum aveva perso completamente la paura nei confronti di quella creatura. Anzi, quello scontro era alquanto penoso. Tanta scena per nulla…

“Che delusione”, pensò amareggiata la ragazza. Dire che all’inizio l’avessero caricata tanto, per poi chiudere con un misero scontro. Imbarazzante era un complimento.

Generò un ultimo [Proiettile Arcano] poco sopra la gemma di Radice e lo sparò con forza puntando proprio alla testa del nemico, che aveva appositamente lasciato avvicinare perché non potesse schivare un colpo simile.

“E con questa la chiud-”

Plum non fece in tempo a finire il pensiero che venne investita da un flash, un’ondata di luce acciecante che la obbligò a chiudere gli occhi. Per un momento si sentì stordita.

Cos’era successo? Sentiva che qualcosa era cambiato.

All’improvviso sentì la voce di Adam rimbombargli nelle orecchie. Aprì gli occhi e vide il giovane in piedi sotto l’albero, con Eve ancora immobile dietro di lui, disarmata e sana.

«Utile!» esclamò Adam sorridendo alla ragazza «Ti assicuro che spiegare sarebbe inutile, quindi ti farò vedere. Meglio, sarà Eve a mostrartelo. Prego!»

Plum era confusa. Cosa stava succedendo?

Eve si rimise in posizione di combattimento, e materializzò l’armatura e i pugnali, per poi gettarsi a testa bassa contro Plum.

«Ma che cavolo?!» esclamò la ragazza, schivando nuovamente la carica e riteletrasportandosi lontano. Si stavano prendendo gioco di lei per caso?

Gliel’avrebbe fatta vedere.

[Spina dell’Oblio]: una lancia oscura che infligge gravi danni. Riduce la velocità e la velocità d’attacco del bersaglio del 25% per 3 secondi.

Radice dello Spazio Primordiale: [Distorsione Temporale]: per 5 secondi incrementa i danni inflitti del 20%.

[Frammento Cosmico]: Dopo un teletrasporto, incrementa i danni della prossima abilità del 25%.

Materializzò nuovamente la Spina, ma nel momento in cui la scagliò, Eve scomparve nel nulla.

“Un gap closer da assassino”, pensò rapidamente Plum. Se lo aspettava già dopo aver visto la coppia di pugnali che avrebbe avuto a che fare con quel genere di nemico.

Con la coda dell’occhio vide un’ombra materializzarsi alle sue spalle. Se credeva di prenderla alla sprovvista con una tecnica tanto banale, si sbagliava. Durante il periodo in cui faceva PvP in campo aperto ne aveva eliminati a decine di ladri.

Rapidamente Plum si voltò sventolando con forza il bastone magico.

[Ondata Gravitazionale]: genera un’onda d’urto che va a colpire in un arco di fronte a te, infliggendo gravi danni e spingendo indietro tutto ciò che incontra.

L’abilità colpì Eve in pieno, proprio prima che potesse contrattaccare. Nuovamente, Plum aveva il vantaggio della distanza e grazie alla sua velocità di gran lunga superiore a quella della sua avversario, non le ci volle molto per rendere Eve inoffensiva.

Dopo pochi secondi di scontro, Plum si teletrasportò alle spalle del nemico per riattivare l’effetto passivo di [Frammento Cosmico] e lanciare nuovamente [Spina dell’Oblio], così da mettere fine allo scontro.

La lancia sibilò rapida nel giardino andando verso Eve. Non c’era modo che potesse schivarla. Plum strinse gli occhi, sorridendo di fronte alla sua vittoria schiacciante.

Ma all’improvviso, proprio quando la spina stava per colpire Eve, la strega venne nuovamente investita dal flash.

«Ma che-» Plums i trattenne dall’inveire quando riaprì gli occhi. Era di nuovo lì, di fronte ad Adam ed Eve, sotto il grande albero. Il ragazzo le sorrideva, come se non fosse successo nulla.

«Utile!» eslcamò Adam solare, come se stesse ignorando completamente lo sguardo sconvolto di Plum poco di fronte a lui.

«Ti assicuro che spiegare sarebbe inutile, quindi ti farò vedere.» continuò «Meglio, sarà Eve a mostrartelo. Prego!»


Capitolo 100 - All’ombra del grande Albero - FINE
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