Interludio I - Capitolo 59
Parole: 2.4K

Alla ricerca delle Storie Dimenticate 2

Anne aprì la lettera che aveva ricevuto. Erano due giorni che aspettava quel momento. La Quest che stava seguendo era stata piena di nuove informazioni e colpi di scena.

Tutto era cominciato non appena aveva loggato con Blue per la prima volta, dopo l’incontro con Black e gli altri. Quando aveva scoperto di aver perso la sua adorata SilverShoes – chiaro riferimento al libro di Baum che adorava – era andata come tutti nel panico.

Senza più il suo pg aveva perso la sua intera storyline, minuziosamente costruita nell’arco degli anni, per non parlare degli achievement, come “Un lungo viaggio”, ottenuto per aver completato più di 200 quest dinamiche.

Seguire le storie generate da Elysium non era da tutti, e alcune erano anche particolarmente lunghe e intricate. Non era mai detto che fosse facile terminarle, e a volte potevano pure fallire, mandando all’aria giornate intere di gioco. Per non parlare delle ricompense, che spesso non erano realmente bilanciate rispetto alla durata o alla difficoltà della missione.

Ma per lei era l’epopea del viaggio, le sfida da affrontare e la lore ciò che realmente contava.

Quando aveva avviato NEXT per usare Blue per la prima volta, però, la fiamma della passione in lei si era affievolita. L’idea di dover ricominciare da zero, di ricostruire tutto il mondo che era riuscita a creare intorno a SilverShoes, la faceva sentire abbattuta e… svogliata.

L’avatar le era già stato creato, quindi non ebbe la possibilità di personalizzarlo più di molto. Cambiò solo la pettinatura, legando la lunga chioma in una coda con un intreccio raffinato.

Per certi versi Blue le assomigliava, avevano solo affilato maggiormente alcuni suoi lineamenti e tinto i capelli di un bel blu elettrico. Non era né troppo banale né eccessivamente eclettica. Accettò quindi quasi di gusto la scelta estetica di chiunque gliel’avesse preparata.

Per lei era stata scelta la classe della Maga, esattamente come SilverShoes.

Non appena mise piede su Atlas, era stata immediatamente contattata da un certo Noah. L’uomo si presentò vestito come un semplice popolano, camicia chiara e pantaloni di cuoio. Ciò che colpì la ragazza era che quell’avatar rappresentasse una persona avanti con l’età, di almeno cinquant’anni, con i capelli quasi del tutto bianchi e una barba corta e curata. I suoi occhi azzurri la fissavano duramente, come se la stessero già giudicando.

Il suo primo incontro con Noah non fu dei più amichevoli. L’uomo, un po’ burbero, era stato abbastanza schietto con lei, spiegandole in poche parole ciò che aveva già sentito da Mr Black, ma con meno enfasi.

Subito dopo, senza troppi convenevoli, Noah girò i tacchi e lasciò Anne da sola di fronte a quella che sarebbe stata la sua nuova avventura. Da quel momento in poi, tra i due ci sarebbe stato solo qualche sporadico scambio di messaggi di aggiornamento sulla situazione.

Le loro conversazioni principali vertevano sul fatto che lei dovesse rimanere a distanza dagli altri almeno per i primi 50 livelli, sul fatto che dovesse allenarsi e non perdersi troppo in quella sua “stupida mania per le missioni” (odiava quando diceva così).

Girovagando per Atlas ai livelli più bassi per fortuna non ci furono comunque intoppi. Nei primi giorni le era giunta voce dei casini creati da Red a Damathia, e della Strega, rivelatole da Noah essere Plum, nelle foreste, ma la sua zona iniziale si trovava molto più a nord nel continente, quindi poteva stare tranquilla.

Per quanto Noah non approvasse, Anne era decisa nel salire di livello a modo suo e nessuno, neanche cento o mille milioni di Zed le avrebbero fatto cambiare idea. Missioni, missioni e altre missioni, questa era la sua formula magica.

Le prime non erano di certo nulla di eccezionale, come andare a prendere oggetti da un luogo all’altro, raccogliere qualche radice rara o elminare i goblin che infestavano la foresta.

Fece pure qualche dungeon iniziale, ma smise presto dato che doveva quasi sempre farli in gruppo e non amava andare alla ricerca della run più veloce come facevano gli altri giocatori.

Pian piano però, Blue scoprì un mondo intero anche dietro le quest di livello più basso.

Era quasi come se aiutando i vari villaggi che visitava, questi si affezionassero a lei. Non era ormai raro che nei luoghi dove aveva seguito più quest i mercanti le offrissero oggetti generalmente non in vendita o a prezzi più vantaggiosi. Anche l’esperienza guadagnata attraverso le missioni sembrava incrementarsi man mano che li aiutava.

Grazie a questi vantaggi non previsti, il suo equipaggiamento riusciva a mantenere sempre il passo con i suoi livelli, rendendole ogni scontro sempre particolarmente facile.

Probabilmente ora che aveva una certa dimestichezza, usando tutte le sue capacità, anche le missioni di livello più basso potevano regalare emozioni o mostrare segreti nascosti.

Ed era proprio uno di quei segreti che l’aveva attirata più di tutti. Dopo diversi giorni nelle desolate lande all’estremo Nord, dove vivevano solo piccole comunità nomadi, si era imbattuta in una quest dinamica. Era ancora a livello 23, ma la curiosità era troppa.

Kaneq, l’anziano di una delle comunità che abitava quei luoghi, le aveva richiesto semplicemente di aiutarlo a portare alcune rune rituali a un tempietto isolato sulle montagne. Attraverso alcune linee di dialogo accuratamente scelte grazie alle sue capacità d’immersione nel personaggio, l’anziano aveva citato un nome che non aveva mai sentito: Uthrafax.

Anne era molto attenta a simili dettagli. Anche se un normale giocatore poteva pensare il contrario, Elysium non lasciava mai nulla al caso. L’intera mitologia e storia del mondo era strettamente intrecciata e coerente. Non avrebbe mai inserito un nome di uno spirito o un personaggio mitologico se esso non avesse avuto un peso da qualche altra parte.

La missione di Kaneq non fu particolarmente difficile, ma il mistero dietro Uthrafax le rimase impresso per diverso tempo. Completata un’altra serie di missioni per l’anziano, che oltre a esperienza e qualche moneta le fecero guadagnare il titolo di “Colei che venera i Ghiacci”, Blue non attese oltre e prese il primo carro per il sud.

Lì raggiunse Agarastia, una delle città più grandi del continente, munita della nota Biblioteca Imperiale. Se esisteva un luogo dove cercare più informazioni su quel nome era certamente lì dentro.

Per tre giorni si chiuse a leggere ogni singolo libro relativo al nord, alle montagne e agli spiriti che lo abitavano, ma senza risultati. La mole di lavoro era enorme, la biblioteca ospitava centinaia di migliaia di libri (generalmente solo di qualche pagina) sui più svariati argomenti, e non c’era nessun “motore di ricerca” come nel mondo reale per trovare informazioni facilmente.

Fu proprio nell’istante in cui sembrava aver perso ogni speranza, pronta ad bollare quella ricerca come un buco nell’acqua che guadagnò il titolo “Ricercatrice di Storie Dimenticate”.

Un titolo come altri, o almeno così sembrava. Non passò molto che venne contattata niente meno che dal Gran Bibliotecario Imperiale, con tanto di missione annessa. Era rimasta esterrefatta dalla cosa. In genere era lei a fare la “prima mossa” con gli NPC, non aveva mai sentito di uno di loro quasi prendere l’iniziativa.

Era lì che aveva cominciato la quest “Gli Eoni dimenticati”. Stranamente non era classificata né come dinamica, né come statica. Semplicemente non era classificata. Aveva cercato su internet e sembrava che nessuno avesse mai sentito parlare di una cosa del genere, nemmeno sul forum dei più invasati con le missioni e la lore.

La curiosità l’aveva assalita e si era immersa completamente in quella quest per giorni. Interi giorni! Quella era la missione più lunga a cui avesse mai preso parte! Inizialmente era legata a uno scambio di informazioni con il Bibliotecario, riguardo alle notizie che stava cercando, ma pian piano si trasformò in qualcosa di più.

Sembrava che persino l’NPC fosse in qualche modo interessato – se così si poteva dire – a questo Uthrafax. Blue quindi dovette farne le veci in giro per Atlas, scalando montagne, esplorando foreste infestate e prendendo parte a interi comizi di studiosi.

L’immersione della ragazza era stata totale e l’impegno che mise fu superiore a qualunque altra missione che avesse mai fatto. Le quest, intervallate qua e là da altri filoni narrativi secondari, la ripagavano degnamente del lavoro speso.

Anche se a Noah bruciava ammetterlo, Blue era dei cinque quasi sempre quella di livello più alto. Le missioni erano per lei una fonte di esperienza lenta ma costante, e a livello di ore rimaneva spesso connessa molto più degli altri quattro compagni.

In quel momento, era già passata più di una settimana dall’inizio della sua ricerca sugli “Eoni dimenticati” di cui parlava la missione. Gli ultimi due giorni erano stati una lunga attesa, in cui il Bibliotecario sembrava essersi messo alla ricerca di un antico tomo all’interno della sua sconfinata biblioteca. Ma era finalmente arrivato il risultato.

Anne fece un respiro profondo fissando la lettera che si apriva di fronte a lei.

Carissima Blue,

È con piacere che ti scrivo dopo questi duri giorni di ricerca. Grazie ai tuoi contatti con le tribù di uomini lucertola del sud con i quali siamo stati in grado di tradurre i Geroglifici di Udluk Atmur (per i quali l’intera comunità dei bibliotecari imperiali ti sarà per sempre grata), sono finalmente riuscito a trovare il tomo che abbiamo disperatamente cercato in questi giorni.

[Tomo dei diciassette Spiriti Celesti – parte IX]

La ragazza premette sul libro e questo apparve come per magia nelle sue mani. Essere all’interno di un videogame aveva tutto sommato le sue comodità.

Senza indugiare, aprì il tomo e lo lesse con attenzione. Era più lungo delle solite tre-quattro pagine che caratterizzavano i libri su NEXT. Inizialmente era un po’ confusionario, probabilmente data l’assenza delle otto parti precedenti, ma andando avanti le cose si facevano sempre più chiare.

Secondo l’autore, Uthrafax era uno spirito da cui discendeva la potente razza dei mostri chiamati draghi. Un essere mitologico così antico che solo le leggende di pochi popoli ancora lo citanavano.

Non appena Blue arrivò all’ultima pagina, una schermata le si aprì di fronte.

Il [Tomo dei diciassette Spiriti Celesti – parte IX] contiene una mappa. Vuoi visualizzarla?

«Certamente!» esclamò la ragazza come se fosse la cosa più ovvia dell’universo. Immediatamente la mappa le apparve di fronte, mostrando una versione stilizzata di una catena montuosa, dove al centro risiedeva un drago dal corpo allungato, con un’intera montagna tra le sue spire.

Missione: Dove giace la Scintilla Draconica

Tipo: Speciale

Descrizione: Hai trovato la mappa che conduce al cospetto del leggendario Dio Drago Uthrafax. Raggiungere quel luogo potrebbe essere la scoperta più grande dell’ultimo secolo.

Livello: —

Difficoltà: Eterno

Ricompensa: —

Accetti la missione?

Una missione di grado Eterno, senza ricompensa per giunta? Anne si mordicchiò nervosamente il labbro pensando a che fare.

“Ma in fondo… quando mi ricapiterà?”, si domandò. Quella che aveva di fronte poteva essere la conclusione della sua quest. Il santo graal di tutti gli amanti della Lore di NEXT. Il suo nome sarebbe potuto entrare nella storia!

Oppure semplicemente avrebbe potuto essere la più grande delusione della storia, ovviamente.

Anne scosse la testa per scacciare quell’idea dalla sua testa.

«Supporto, accetto la missione!» esclamò contenta.

Missione “Dove giace la Scintilla Draconica” accettata.

Attenzione! Prepararsi adeguatamente. Gli spiriti non amano essere disturbati in casa loro…

Le scappò una piccola risata. Era la prima volta che il Supporto si preoccupava per lei e le dava dei consigli su come affrontare una missione. Che fosse una caratteristica data dalla difficoltà Eterna?

La ragazza fece spallucce e decise di seguire il consiglio. Non poteva permettersi di fallire quella missione prima di arrivare in fondo a quella storia, doveva armarsi di tutto punto e sapeva anche a chi rivolgersi.


«Ti ho già detto che non posso…»

Azoth continuava a girare intorno nella grande stanza di Villa Seconda mentre Blue lo fissava con uno sguardo poco convinto.

«Io invece sono certa che tu possa. È un tuo diritto per tutto quello che fai per questa gilda… Sei o no il capo dei Guardiani?»

«Sì, ma non sono io a comandare, qui le cose funzionano in maniera diversa e te l’ho già spiegato… c’è una gerarchia»

«Una gerarchia, eh?» ripeté la ragazza prendendolo in giro.

«Già, che tu ci creda o no i Flawless funzionano così!» si scaldò il fratello. Aveva ben altro a cui pensare oltre ai capricci di sua sorella.

«Dillo che sei incazzato per la storia di Stormer e non urlare con me!» esclamò la ragazza cercando di far sentire in colpa il fratello. Elias era stato scartato per entrare in prima squadra, e al suo posto avevano preso Stormer, il fratello di NorthDuke. Inizialmente aveva pensato che fossero tutte raccomandazioni, ma dopo lo scontro con gli Asgard si era dovuto ricredere.

Comunque, era una ferita ancora aperta.

«Sì, ok, ok mi spiace aver alzato la voce con te.» rispose il ragazzo tornando calmo e sedendosi di fronte a Blue. Quella ragazza sapeva essere davvero insistente quando ci si metteva.

«Di cosa stiamo parlando?» domandò il giovane.

«Mi serve un’arma nuova. Livello 40, di grado più alto possibile.» rispose senza troppi fronzoli lei. Moriva dalla voglia di partire per la missione, ma aveva assolutamente bisogno di suo fratello per prepararsi con l’equipaggiamento.

Era riuscita ad acquistare una Veste dai Cento Occhi da un mercante che le doveva più di un favore dopo che gli aveva salvato figlia, moglie e cugino dalle grinfie di una setta di cultisti. Con qualche arena PvP 5v5 aveva inoltre accumulato qualche soldo e si era comprata uno Zaffiro del Mana e un Orecchino di Perla.

Sfortunatamente era rimasta senza soldi e idee, e non poteva di certo partire con la sua Verga del Serpente di livello 30. Le serviva un oggetto craftato di buona qualità, qualcosa che suo fratello poteva certamente ottenere dalla sua gilda.

«Tu sai quello che mi stai chiedendo? Un oggetto Extreme Platino o Diamante di quel livello non è esattamente cosa da poco» cercò di farla ragionare Azoth.

«Ti prego Elias… Farò qualunque cosa!»

Il ragazzo fissò Blue per qualche momento. Poi scosse la testa e si alzò dalla sedia.

«Sono troppo buono…» disse sconsolato «Ma sappi che sei in debito con me e i Flawless. E l’arma sarà solo in prestito, chiaro?»

«Limpido!» rispose Blue eccitata all’idea di poter finalmente partire.

Azoth, con un movimento della mano, fece apparire una schermata di fronte a loro che mostrava una serie di armi con le diverse statistiche.

«Questa è l’armeria personale dei Flawless. Qui non ci sono armi di serie B chiaro? Questa è tutta roba che va in mano solo a noi Guardiani e poca altra gente.»

Blue rimase immobile fissando il fratello scorrere una ad una le centinaia di armi disponibili.

«Fermo! Fermo!» gridò all’improvviso Anne «Torna indietro di due!»

«Cosa hai visto?» domandò il ragazzo facendo come richiesto «Questa? Ma sei veramente sicura? Guarda che non è uno scherzo usare un’arma del genere…»

Blue allungò la mano verso lo schermo, i suoi occhi brillavano di gioia. Quello era un segno, non c’erano dubbi.

«Ne sono sicura, questa è l’arma che mi serve!»

[D] Sferosciabola di Uthrafax Liv.40 (GS 140) +Critico LV4 Vel. Att. LV2


Capitolo 59 - Alla ricerca delle Storie Dimenticate 2 - FINE
Ti è piaciuto il capitolo? Fai una piccola donazione!