Pausa
Silverfox e BladeXplosion erano rimasti a bocca aperta. Le abilità mostrate da White all’inizio del dungeon non erano nulla in confronto a quello che avevano appena visto.
Non avevano mai visto nessuno riuscire a fare più di 4 Jump Attack Jump di fila. White invece ne aveva appena fatti 19!
Non era un’abilità molto utile in PVP, dove i bersagli erano piccoli e veloci, ma in pve, contro i grandi boss, era devastante. Erano pochi i in grado di attaccare anche sopra la propria testa, soprattutto ai livelli bassi, rendendo praticamente invulnerabile chiunque riuscisse a fare un JAJ ripetuto.
«Mi inchino a te, oh grande esperto!» esclamò BladeXplosion gettandosi ai piedi di White con la faccia a terra. Era oramai completamente infatuato dall’abilità del compagno.
Silverfox fissava ancora il compagno a bocca aperta, non riusciva ancora a spiegarsi ciò che era appena successo. Come era possibile che un esperto del genere fosse senza un gilda? Con le sue abilità avrebbe potuto tranquillamente far parte di una squadra per l’arena Diamante!
«Signori, è il nostro giorno fortunato!» esordì LexVentus.
Il mago si era diretto senza troppe chiacchiere verso il tesoro dei due boss. Dietro i due troni si trovava una grosso baule che poteva essere aperto alla fine del dungeon.
Una volta sollevato il coperchio, LexVentus tirò fuori dalla cassa uno strano cubo grande poco più della sua testa, composto di magma e completamente ricoperto di rune. L’oggetto emanava una leggera aura verde acceso.
«Quello è un
A quelle parole White si girò di scatto verso LexVentus. Quello era l’oggetto che cercava. Doveva averlo!
«Ma… chi se lo prende?» domandò Silverfox.
Con quell’oggetto si sarebbe potuto forgiare un’arma Platino di livello 20. Tranne LexVentus, a cui era stato fornito un potentissimo equipaggiamento dalla gilda, tutti gli altri avrebbero avuto vantaggi enormi nel prendere il
LexVentus si voltò verso White. In basso a sinistra apparve una finestra:
Sei stato invitato nella gilda [Flawless Academy]. Accetti?
Quella richiesta suonava quasi come un ricatto, ne valeva davvero la pena? Il
Daniel aveva dimostrato di avere tutte le carte in regola per entrare in una gilda come quella e con le sue capacità, unite all’influenza dei Flawless, poteva di certo riuscire ad entrare nella terza o forse anche nella seconda squadra.
Lui conosceva i giocatori professionisti come quelli del team di punta dei Flawless. Erano attaccati al loro ruolo più di ogni altra cosa al mondo.
Anche se Daniel fosse riuscito ad entrare in una squadra secondaria, i pezzi grossi della gilda avrebbero fatto di tutto per non permettergli di giocare nel team principale.
Entrare in quella gilda gli avrebbe dato la sicurezza di una carica importante, mentre coi Rainbows era ancora tutto un mistero.
Daniel fissò LexVentus per qualche istante. Cosa doveva fare? Scegliere una comoda carriera o una misteriosa missione ad alto rischio di fallimento per la conquista della vetta dell’Eternal League? Non avrebbe avuto una seconda opportunità, lo sapeva benissimo.
«Siete simpatici, ma credo che non accetterò l’invito!» rispose di getto White con il suo solito sorriso mentre rifiutava la richiesta di LexVentus.
BladeXplosion e Silverfox, che avevano intuito cosa stesse succedendo, ci rimasero di sasso. Per loro l’unico motivo per cui qualcuno avrebbe rifiutato un’offerta simile era perché o teneva accordi con gli Emperors, la prima gilda al mondo, oppure perché era completamente pazzo.
LexVentus sembrava rimasto un po’ amareggiato ma non si scompose troppo. Non era il tipo che si sorprendeva facilmente. Anzi quel White iniziava ad interessargli sempre di più.
«Sono dispiaciuto ma ho degli amici che mi aspettano. Ora devo proprio andare! Comunque vi ringrazio per l’aiuto, se volete potremo giocare insieme un’altra volta!» disse Daniel. Era un po’ deluso dal non poter avere il
«Certamente» rispose LexVentus amichevolmente «quando vuoi non farti problemi a scriverci!»
Poco prima di uscire dal Dungeon e dalla squadra i tre compagni inviarono la richiesta d’amicizia a Daniel, che le accettò tutte quante.
Appena uscito Daniel si sfilò la TechMask. Era completamente sudato. La sfida con Sirone aveva richiesto uno sforzo enorme. Doveva riposarsi un po’ prima di ricominciare.
Decise quindi di ordinarsi uno spuntino e di farsi una doccia per schiarirsi le idee. Per quanto sapesse di aver fatto la scelta giusta nel non entrare nei Flawless, non poteva negare di avere un senso di rimorso. Fino a due giorni prima avrebbe fatto qualunque cosa anche solo per far parte in una qualunque sotto-gilda dimenticata della loro flotta. Oggi, invece, aveva appena detto no al biglietto d’oro.
Aveva ancora i capelli umidi di sudore, quando prese il pacchetto di sigarette e l’accendino e si diresse verso il tetto. Forse l’aria fresca mista alla nicotina lo avrebbero disteso un po’.
Erano quasi le 18, uscì sull’ampia terrazza respirando a pieni polmoni l'aria esterna. Il sole era coperto da grosse nuvole scure e soffiava un vento particolarmente freddo per la stagione.
“Spero di non ammalarmi”
Daniel si accese la sigaretta ed iniziò ad aspirare voracemente il tabacco.
Si sentiva in piena crisi d’astinenza, tanto che non si godette per nulla la sigaretta e, dopo pochi tiri, si ritrovò con in mano un mozzicone.
Non aveva ancora voglia di rientrare, prese quindi il pacchetto dalla tasca e si accese una seconda sigaretta.
TAC TAC TIC
Non fece due tiri che iniziò a cadere qualche goccia dal cielo.
“Ma?! Che sfiga…”
Daniel maledisse la sua sfortuna. Lì intorno, poi, non c’erano nemmeno tettoie sotto cui ripararsi.
Stava quasi per arrendersi e finire quella sigaretta sotto la pioggia, quando qualcuno mise sulla sua testa un ombrello.
Sorpreso Daniel si voltò e vide che di fianco a lui c’era una ragazza. Era Midnight!
Daniel per un momento si sentì quasi mancare. Sapeva che stava vistosamente arrossendo.
Midnight, invece, continuava a fumare la sua sigaretta senza dire nulla.
Ad un certo punto lei ruppe il silenzio «Sai, alla fine non mi hai mandato nessuna richiesta d’amicizia. Devo prendere la cosa come un ‘stammi lontana’?»
“La richiesta d’amicizia?!”, Daniel strabuzzò gli occhi, se ne era completamente dimenticato.
«Oh cazz… cioè, che figuraccia. Sì, sai, sono stato molto impegnato e non ho trovato il tempo…»
«Devo dire che non sei molto bravo a raccontare balle. Non è per caso che la tua ragazza è gelosa?»
«Ragazza?! Quale ragazza?!» esclamò Daniel in maniera molto poco delicata. Perché doveva sempre fare quelle uscite davanti a Midnight?
«Ah niente ragazza quindi? Allora chissà quali misteriosi impegni avrai avuto per tutto questo tempo dentro un Internet Cafè» rispose lei con un risolino divertito. Sembrava piacerle stuzzicarlo un poco.
Daniel era tutto rosso. Il fatto che Midnight abbia pensato che uno come lui potesse sul serio avere una ragazza un po’ lo lusingava.
«Ma tornando alle cose serie giovane ragazzo misterioso, dato che non vuoi aggiungermi su NEXT, potresti almeno dirmi come ti chiami? Non posso chiamarti ‘ehi tu’ per sempre»
Daniel era così sotto pressione dall’avere una ragazza di fianco che per un attimo gli sembrò di essersi dimenticato come si parla.
«D-D-aniel… chiamami pure Daniel…» balbetto sfregandosi le mani in maniera compulsiva ed imbarazzata. Il mondo reale era totalmente diverso da NEXT, come per magia Daniel perdeva tutta la sicurezza che mostrava quando era White non appena toglieva la TechMask.
«Ok Daniel. Mi fa sempre piacere quando voi ragazzi avete questi slanci emotivi, ma stai tranquillo che non sono qui per mangiarti. Io mi chiamo Helen, e cercavo solo un po’ di compagnia. Fumare da soli è abbastanza triste, non credi?» la ragazza sorrise facendo un’altro tiro di sigaretta. Daniel non riusciva a pensare ad altro se non a quanto fosse carina Helen.
«Sì… sì scusa ero preso dai miei pensieri ed ero un po’ confuso…» rispose tornando coi piedi per terra.
«Sei molto carino quando cerchi di arrampicarti sugli specchi. Comunque hai visto cosa è successo ai Flawless?»
Helen sembrava davvero felice di fare due chiacchiere con Daniel ed aveva girato il discorso su NEXT sperando di metterlo un po’ più a suo agio.
«I Flawless?!» esclamò stupito Daniel.
«Già poco prima che mi disconnettessi non si parlava d’altro tra le grandi gilde. Sembra che Arthemis, il Mago DPS della prima squadra, abbandonerà il panorama competitivo. Si dice che il sostituto sia ancora più forte, ma nessuno conosce la sua identità…»
Per poco a Daniel non andò di traverso il fumo. Quella sì che era una notizia. Una cosa del genere per un giocatore di NEXT era al pari dell’uscita di scena del membro della propria band preferita o anche di più!
«Inoltre, indiscrezioni da fonti affidabili dicono che ci sia un tizio così forte da aver rifiutato un invito ufficiale dai Flawless stessi! Soltanto un folle farebbe una cosa del genere. A meno che quel folle non abbia intenzione di fondare una nuova Gilda. A quel punto dev’essere per forza un vero mostro, nessuno fonderebbe una nuova gilda competitiva ormai…»
Daniel era sbiancato. Non era entrato nei Flawless per non dare troppo nell’occhio, invece in meno di due ore giravano già voci su di lui. Avrebbe dovuto aspettarselo.
«E… sai mica come si chiama questo pazzo di cui parli?»
«Ah, a saperlo! Quelli della mia gilda hanno messo in gioco tutti gli informatori a loro disposizione ma ancora nulla. Tutti vorrebbero sapere di chi si tratta per farselo amico. Pensaci, se ha rifiutato i Flawless vuol dire che potrebbe anche essere un professionista di primissimo livello! Molte gilde sono disposte a pagare migliaia di Zed ed oggetti rari pur di averlo con loro»
Daniel fece un sospiro di sollievo. Almeno non avevano ancora il suo nome.
«Ma io ho una qualche idea comunque…»
«Un’idea? Su chi?»
«Eh eh, sono una che si guarda molto in giro ed ultimamente ci sono dei tizi sospetti. Tanto per cominciare a Nord di Atlas si parla di una giocatrice chiamata la strega che sta dominando in alcune zone di farming. Dicono che chiunque si avvicini venga massacrato istantaneamente. Tiene costantemente il PVP attivo ed usa oggetti per nascondere il nome, quindi nessuno sa chi sia…»
Mentre Helen parlava di questa strega le si illuminarono gli occhi. Anche se non aveva informazioni certe su di lei già la idolatrava.
«Inoltre» continuò «ci sono anche quei due tizi che hanno combattuto ieri a Damathia. A livello 20 hanno devastato un gruppo di 4 giocatori a livello 35 e oltre. Il ladro, un certo Red, è stato assolutamente formidabile. Solo che oltre ad essere una terribile testa calda ha anche bloccato i messaggi privati dagli sconosciuti, quindi è praticamente irraggiungibile…»
Daniel ripensò a quel combattimento. In effetti Red aveva combattuto così bene che probabilmente sarebbe riuscito a vincere anche da solo.
«Ed invece quell’altro, il compagno del ladro?» chiese Daniel con un certo interesse. Anche lui, quasi involontariamente, voleva essere elogiato da quella ragazza.
«Il monaco? Mh… beh bravo è stato bravo. Ma nulla di che… secondo me i Flawless hanno messo gli occhi o su Red o sulla strega, per forza.»
“Nulla di che…”, ripeté Daniel nella sua testa. Ora il suo morale era quasi a terra.
“Se però sapessi che in realtà sono stato proprio io, il ‘monaco nulla di che’, a rifiutare quell’invito, chissà che faccia faresti”, pensò poi divertito.
«Oh guarda come si è fatto tardi! Di sotto mi aspettano per un dungeon. Sai, ora che ci sono i nuovi Raid di livello 90 e 100, anche chi era al cap deve tornare a livellare. Se sono abbastanza fortunata magari trovo io il primo oggetto Eterno!» esclamò Helen sorridendo.
«Allora grazie dell’ombrello e alla prossima» la salutò Daniel.
«Non c’è di che! Ci vediamo presto!» lo salutò lei facendo ciao con la mano prima di rientrare.
«A presto…» sospirò Daniel.
Aveva smesso di piovere.
