La valle delle lacrime
Erano le 23.55 quando Daniel decise di togliersi la TechMask. Aveva fatto qualche altra missione e un paio di run nei dungeon, ma non riusciva a distrarsi. Per quella sera ne aveva avuto abbastanza.
“Perché cazzo devo essere finito in mezzo a tutto questo casino…”
Fino a poco tempo prima per lui era impensabile anche solo avvicinarsi ad un Nobile, uno dei membri di alto grado delle grandi gilde. Ora invece, era diventato quasi “famoso” tra alcuni di loro!
Si mise a letto, cercando di non pensare troppo, anche se i misteri dietro Mr. Black e Innaxe non gli resero la cosa facile. A Daniel sembrò fosse passata un’eternità quando, senza nemmeno accorgersene, si addormentò.
Erano quasi le undici quando Daniel decise di alzarsi dal letto. Era sveglio da più di un’ora ma aveva preferito rimanere a poltrire sotto le coperte; quando uscì dalla sua stanza per raggiungere il salotto privato, trovò tutto stranamente riordinato.
Sul tavolino, al centro, c’era addirittura un vassoio con diversi pasticcini ed un biglietto.
“Se desidera qualcos’altro di colazione mi contatti pure. – Annette”
Daniel sorrise appena ripensando alla sua cameriera. Dopotutto era stata davvero brava a riordinare la stanza senza svegliarlo.
Decise quindi di mangiarsi un paio di pasticcini e di uscire sul terrazzo per la sigaretta del mattino. Aspirò il fumo con calma, come se volesse spremere tutta la nicotina presente.
La giornata era particolarmente fredda ma per fortuna questa volta non c’erano nuvole nei paraggi.
Con suo dispiacere, però, stavolta non incontrò Helen. Arrossì leggermente pensando a lei, gli piaceva la compagnia di quella ragazza ogni tanto.
“Sarà per un’altra volta”, pensò malinconico Daniel mentre scendeva le scale verso la sua stanza.
Una volta dentro si mise comodo su una poltrona ed indossò la TechMask. Era ora di mettersi al lavoro.
Bentornato Mr. White. Ingresso nel mondo di Atlas in corso. Nessuna notifica rilevante per lei.
La voce del supporto gli riempì la testa, facendolo sentire a casa. Dopo pochi secondi, sentì il pizzicore dovuto alla connessione neurale della TechMask. Piano piano Daniel venne trasportato nuovamente dentro Atlas.
In gioco era una splendida giornata, così tutte le ansie che lo avevano accompagnato il giorno prima sembravano sparire. Daniel era finalmente concentrato sul suo unico obiettivo: salire di livello.
«Supporto: statistiche»
A quel comando il supporto aprì una schermata davanti ai suoi occhi mostrando a Daniel tutti i dati di White.
White, Monaco Lv.27
Gear Score: 235
[P]
[A]
[A]
[A]
Bonus
Ora aveva finalmente i
Questo portava la scelta verso la Valle delle Lacrime. Come Dungeon risultava ostico e dava meno esperienza della Cittadella, ma d’altro canto, con un po’ di fortuna, era possibile trovare qualche buon gioiello di grado Oro.
Inoltre, c’era il 5% di possibilità di essere attaccati dalla Vergine Infausta, un Boss Segreto molto potente che poteva droppava l’
[O]
Con un GS di 100 era un equipaggiamento che poteva fare la differenza per molti livelli. Una scelta solida per quasi tutti i giocatori, e in ogni caso aveva un valore di mercato di 900z o più, quindi lo avrebbe potuto tranquillamente vendere nel momento che non gli fosse più servito.
Deciso che ne sarebbe valsa la pena anche solo tentare, Daniel si preparò a partire. Uno degli ingressi di quel Dungeon si trovava non molto distante da Damathia. Per raggiungerlo White decise di prendere un Carro Express, un trasporto veloce molto utilizzato su NEXT anche grazie al suo costo ridotto.
Per sole 5z, White non dovette fare altro che restare seduto sul carro per un paio di minuti prima di giungere a destinazione.
In NEXT erano pochi i metodi di trasporto istantaneo, per questo le Pergamene del Ritorno ed altri oggetti simili dello Shop erano considerate un bene di lusso.
Quando scese dal carro si ritrovò in un piccolo accampamento costruito attorno all’ingresso del Dungeon. Oltre alle tende e alle costruzioni temporanee di alcuni giocatori, erano presenti alcuni semplici mercanti e un fabbro.
Grazie ad essi una volta ripulito il Dungeon non era necessario ritornare fino a Damathia per riordinare l’inventario. Quel piccolo accampamento rendeva la Valle delle Lacrime uno Dungeon molto appetibile sia per i nuovi arrivati in cerca di esperienza, sia per il farming di basso livello.
Appena arrivato White si guardò un po’ intorno. Voleva essere sicuro di non trovare membri dei Flawless nei paraggi e nel mentre dare un occhio ai possibili party.
Grazie ai
White vagava per le strette vie tra le tende dei vari giocatori. Alcuni di loro compravano queste strutture particolari che una volta posizionati permettevano di rinascere in quel punto in caso di morte, anziché riapparire in città e dover tornare indietro.
Ne esistevano di vari modelli, da quelle più semplici a quelle più costose, o addirittura quelle comprate nello Shop. Le più grandi potevano contenere molti giocatori e addirittura bauli o, ancora, alcuni NPC come mercanti, fabbri.
Daniel era quasi arrivato alla piazza al centro dell’accampamento, proprio di fronte all’entrata della Valle delle Lacrime. Una piccola folla si era radunata intorno ad alcuni giocatori.
Curioso, White, si avvicinò a guardare. Con suo incredibile stupore al centro di quel gruppo si trovavano quattro giocatori, e una era proprio Midnight.
La ragazza indossava ancora l’armatura di pelle scura e dietro la schiena svettava l’enorme
Al fianco della giovane si ergeva DeepWater, ricoperto dalla sua scintillante armatura e con il suo
«Cosa sta succedendo?» chiese White ad un giocatore lì vicino, stando attento a non farsi notare.
«Sembra che i WhiteShark, la gilda di DeepWater, sia venuta qui per provare a finire la Valle delle Lacrime con una
White rimase colpito. Le Sfere Antiche erano oggetti consumabili in grado di incrementare la difficoltà di un dungeon, permettendo quindi di trovare oggetti più potenti e di guadagnare più esperienza. Esistevano vari tipi di Sfere Antiche, e più erano potenti maggiore era l’incremento di difficoltà.
In questo caso DeepWater aveva una Sfera Antica di rango Platino, che avrebbe portato il Dungeon da un misero livello 20 ad un terrificante livello 100! Praticamente la difficoltà era più che quintuplicata!
A quel livello la Valle delle Lacrime non avrebbe avuto nulla da invidiare ai vecchi Dungeon da End Game di livello 80. Ma ce l’avrebbero fatta a terminarlo?
Se avessero avuto successo sarebbe stati i primi in tutto Atlas, guadagnandosi quindi un Traguardo, che avrebbe dato un enorme risalto alla loro gilda. In caso contrario avrebbero consumato una
DeepWater fece un passo avanti verso l’enorme arco di pietra che contrassegnava l’ingresso della Valle. Al centro dell’arco vi era un grosso turbine azzurro.
DeepWater prese la
I quattro giocatori si guardarono tra loro e, senza dire una parola, entrarono nel turbine che l’inghiottì, per poi tornare alla forma originale.
White era ancora fisso di fronte a quel portale. Chissà come doveva essere là dentro. Nessuno ci aveva ancora nemmeno provato, non esistevano video su internet della Valle delle Lacrime a livello 100.
Stava ancora fantasticando sull’enorme difficoltà di quel Dungeon quando una mano si posò sulla sua spalla.
«Cavoli! Ma guarda un po’ chi c’è! Ben ritrovato mio caro amico spacca-culi-di-goblin!»
Quella voce, quel modo di esprimersi come un bambino, quella terribile fantasia nel creare soprannomi, tutto ciò non potevano che provenire da una persona. Daniel si voltò immediatamente e di fronte a lui si ergeva Pickle, in tutta la sua naturale e disarmante semplicità.
