Infausta è la via per la valle
Il dungeon proseguiva liscio e senza intoppi. White si muoveva fluido tra il mare di Uomini Pesce senza che questi riuscissero minimamente a scalfirlo.
«Questo… questo tizio non è normale…» continuava a ripetere Rradiator con gli occhi spalancati. Esclusa una manciata di nemici morenti, il gruppo di coda non aveva ancora dovuto muovere un solo dito.
«È il migliore, io te l’avevo detto Rradiator! E tu che lo prendevi in giro!» Pickle era al settimo cielo. Essere in prima fila nel vedere il suo amico ripulire il dungeon con tanta facilità era uno spettacolo per gli occhi.
Dal canto suo White non cedeva di un passo. Oramai la rotation di abilità era stata perfezionata al decimo di secondo. Gli bastava raggruppare i nemici e schivare i loro attacchi con [Salto Mortale] per poi scaricargli addosso [Calcio Rotante] e [Palmo Tremante].
Grazie ai suoi
Il gruppo era oramai alla fine, già potevano vedere l’accesso al lago che li avrebbe portati verso il boss finale, quando un terribile urlò squarciò la valle. I quattro giocatori si voltarono verso il bosco che fiancheggiava la strada che stavano percorrendo alla ricerca di cosa potesse aver lanciato quel grido agghiacciante.
«Oh, oh… che fortuna sfacciata!» esclamò GingerB «La Vergine Infausta alla prima run? Non è una cosa da tutti i giorni!»
La chierica si stava già sfregando le mani. Con Mr. White a farle da avanguardia contro i normali mostri del dungeon il suo compito era pressoché nulla, ma di fronte ad un Boss Segreto le sue abilità di supporto sarebbero state fondamentali.
Dall’altro lato della TechMask Annette si mordeva le labbra. Il suo era perlopiù un lavoro, però un po’ di adrenalina ogni tanto non stonava. Che poi, chi aveva detto che lei doveva solo fare da mulo per trasportare oggetti e riparare equipaggiamento al padrone di turno?
Se ripensava alle ore passate ad allenarsi con GingerB per poter diventare Online Butler, le veniva mal di testa. Per quanto le sue qualità non venissero pressoché mai messe in gioco, il suo lavoro le richiedeva un alto livello di combattimento; doveva poter supportare il suo padrone in qualunque situazione o istanza, eseguire gli ordini alla lettera e se necessario saper prendere rapidamente delle decisioni.
Non poteva assolutamente permettersi un fallimento per causa sua. La sua posizione non glielo consentiva.
Improvvisamente Annette tornò in sé. Il cielo si era incupito e le ombre degli alberi intorno a loro si allungavano sempre di più.
«La Vergine sta arrivando…» disse GingerB ai compagni tenendo d’occhio il perimetro. Il boss sarebbe potuto spuntare da ogni angolo.
«Dobbiamo stare allerta, non è un nemico facile da affrontare» continuò la ragazza «è un fantasma rapido, silenzioso e letale. I suoi attacchi infliggono Sanguinamento all’istante, basterebbero pochi colpi e la vostra vita inizierà a calare inesorabilmente e morirete nell’arco di pochi secondi…»
Le parole della ragazza fecero venire la pelle d’oca a Pickle. Era solo un gioco, ma l’atmosfera era particolarmente immersiva. Inoltre GingerB sembrava prenderla davvero sul serio.
«Beh… ma per fortuna ci sei tu con [Ripristinare] con cui potrai rimuoverci quel debuff!» disse Rradiator in modo saccente.
GingerB si voltò con uno sguardo glaciale «Vero, ma quell’abilità ha un tempo di ricarica di quasi 20 secondi. Alla Vergine Infausta ne bastano la metà per ucciderci tutt-»
Annette stava per terminare la frase quando un terribile urlo la bloccò. Ancora non lo vedeva, ma era certa che questa volta il nemico fosse particolarmente vicino.
“Dove diavolo ti nascondi… dove sei?!”, la chierica iniziò a voltarsi rapidamente in tutte le direzioni alla ricerca di quel maledetto fantasma. I suoi occhi si muovevano veloci in mezzo alle ombre degli alberi che li circondavano, ma era tutto troppo buio per capirci qualcosa.
Davanti ai tre White era fermo a fissare la strada di fronte a sé. Annette aveva ragione a preoccuparsi, al loro livello la Vergine Infausta era un boss estremamente pericoloso. Senza un mago o un ladro che potessero seriamente fare DPS lo scontro risultava particolarmente ostico.
Puntare sulla resistenza non era una buona strategia, con tutti i debuff che poteva applicare la Vergine sarebbero rimasti a secco di cure prima di portarla a metà vita.
Dal canto suo, White non se ne preoccupava troppo. Ma cosa poteva dire dei suoi compagni? Rradiator sembrava un idiota, Pickle era particolarmente nabbo e GingerB… beh di lei non sapeva esattamente cosa pensare.
“Si prospetta una sfida interessante”, pensò Daniel tra sé e sé. Se avesse dovuto finire quel dungeon da solo non si sarebbe posto troppi problemi. Non gli sembrava però giusto lasciare indietro i suoi compagni, nemmeno Rradiator.
“No… no tu devi vedere ogni singolo mostro che schiaccio così che ti possa rimangiare ogni parola…”, pensò con un leggero sorriso.
Improvvisamente una figura azzurra apparve dal bosco gettandosi sul gruppo dietro White.
«Eccola arriva!» GingerB, rimasta all’erta, si spostò rapidamente indietro con una schivata, così come Rradiator subito dopo.
Come era immaginabile, invece, Pickle non fece in tempo. Di fronte a lui una donna spettrale alta quasi tre metri affondò un’enorme falce nel petto del ragazzo per poi continuare la sua corsa verso l’altro lato della strada.
Pickle scattò subito all’indietro allontanandosi ma il danno era fatto. Con un solo colpo la Vergine gli aveva inflitto molti danni e aveva applicato il Sanguinamento. La vita del guerriero cominciò a calare rapidamente.
«Oh, cavolini, di già?!» urlò Pickle in lacrime. Aveva appena fatto in tempo a vedere il boss e già stava per morire. Odiava l’idea di fare una figuraccia davanti a White.
Inaspettatamente un’aura luminosa ricoprì Pickle. In un istante la sua ferita smise di sanguinare e si richiuse. Allo stesso modo il debuff svanì mentre la sua vita oramai sotto la metà ricominciò rapidamente a salire.
Pickle si voltò e vide che a poca distanza da lui GingerB reggeva il suo Tomo dell’Acqua mentre era concentrata a recitare alcune parole sacre. La ragazza era stata fulminea ed aveva lanciato sia [Cura] che [Ripristino] in rapida successione per aiutare il compagno.
In NEXT il ruolo del Support non era affatto facile. Molte cur erano dei cosiddetti skillshot, delle abilità che andavano ‘sparate’ sul proprio bersaglio, allo stesso modo con cui si sarebbe fatto con un arco o con un fucile.
Senza una mira salda e rapida il colpo poteva andare a vuoto. Considerando che i tempi di ricarica medi delle abilità di supporto erano particolarmente elevati, un buon chierico non poteva permettersi di sprecarne nemmeno una.
«Grazie GingerB, grazie! Meno male che ci sei tu!» urlò Pickle alla compagna facendo cenno con la mano.
«Non ringraziarmi e stai più attento!» lo rimproverò freddamente la ragazza. Essere presi così alla sprovvista era proprio da novellini.
Pickle rimase leggermente amareggiato dalla risposta. GingerB aveva completamente cambiato modo di fare da quando era apparso quel boss, non sembrava più la stessa ragazza solare che aveva incontrato pochi minuti prima all’ingresso della Valle.
«Pickle!» gridò a squarciagola Rradiator. La Vergine si era voltata e senza farsi aspettare stava nuovamente sul ragazzo.
Senza aspettare Rradiator scattò, gettando di lato il compagno frapponendo il suo
«Ma che cazzo, Pickle, sta più attento!» sbraitò il guerriero al compagno. Lo scudo non aveva attutito granché il colpo ma almeno aveva evitato il Sanguinamento.
Ma ciò non sarebbe servito a molto se non si fossero sbrigati. Di certo GingerB non avrebbe potuto usare [Cura] ancora per un po’ e la Vergine era pronta a colpirli nuovamente.
“Devo fare qualcosa… Devo fare qualcosa!”, gridava Rradiator nella sua mente. Stava andando nel pallone e non gli veniva in mente altro se non tenere lo scudo il più in alto che poteva. Combattere contro quel boss era definitivamente un suicidio.
Un secondo prima che il colpo della Vergine si scagliasse sui due guerrieri, apparve White in volo dritto verso il fantasma.
Non appena si mise a contatto con il bersaglio grazie a [Calcio Volante] White scaricò un [Calcio Rotante] così da spingere lontano lo spettro, che si ritirò rapidamente nelle ombre del bosco.
In un attimo il fantasma sparì tra i rami, pronto per tendere nuovamente un agguato entro pochi secondi.
Se avessero continuato a giocare così il prossimo attacco della Vergine avrebbe segnato la fine del Dungeon.
I tre compagni guardarono tutti il monaco come se si aspettassero qualcosa da lui.
Daniel, nella sua stanza all’internet cafè, fece un profondo respiro per prendersi un secondo e riflettere. Poi senza nessun timore sganciò il suo miglior sorriso «Signori, è deciso. Ai vostri posti, ora comando io!»
