Una strategia vincente
Lo scontro con la Vergine era appena cominciato ed iniziavano a sorgere i primi problemi. Il gruppo non comunicava come avrebbe dovute e le cose non si stavano mettendo bene.
Pickle non era abbastanza esperto per muoversi in autonomia, Rradiator non riusciva a gestire la pressione dello scontro, mentre GingerB non aveva un carattere adatto a sopperire le mancanze dei compagni.
Daniel doveva per forza prendere in mano la situazione se voleva far uscire tutti vivi dal combattimento.
«La Vergine si muove rapidamente verso il suo bersaglio per sferrare ampi attacchi con la sua falce» spiegò White ai compagni «è una questione di distanze!»
I tre lo fissarono confusi senza aver capito davvero il punto del discorso. White scrollò la testa e continuò «Insomma… Se stiamo troppo vicini con un solo colpo sarà in grado di ferirci tutti e GingerB non riuscirà a curarci.» spiegò più semplicemente «D’altro canto se stiamo troppo lontani non potremo aiutarci l’un l’altro.»
Mentre parlava, Daniel non smetteva di guardarsi intorno. Doveva spiegare la strategia rapidamente, prima che lo spettro tornasse ad attaccarli «Ora io, Pickle e Rradiator ci posizioneremo ai vertici di un triangolo. Tra noi devono esserci circa 5 metri. Ginger, tu starai al centro di questo triangolo e noi ti proteggeremo.»
I compagni annuirono con la testa. In quel modo sarebbero stati a una distanza sufficiente per non essere colpiti contemporaneamente dal nemico, ma allo stesso tempo erano abbastanza vicini per supportarsi a vicenda e bloccare un eventuale attacco contro GignerB. L’idea era tanto semplice quanto astuta, ma ciò che li stupì era stata la velocità di riflessione di White. Non era da tutti prendere il controllo di un gruppo e creare una strategia in così poco.
«Ai vostri posti, sta per arrivare!» gridò White mettendosi in posizione difensiva. I compagni si posizionarono esattamente come ordinato, senza fiatare e tenendo gli occhi ben aperti.
«È qui vicino, la sento…» sussurrò GingerB dal centro della formazione. La sua testa si muoveva freneticamente in tutte le direzioni ed il suo livello di attenzione era altissimo.
«Eccola a destra!» urlò subito la chierica non appena vide un bagliore azzurro muoversi tra i rami.
A quelle parole il party si voltò verso il bosco dove videro lo spettro schizzare verso di loro con la falce protesa all’indietro.
«Rradiator, sta venendo verso di te, alto lo scudo!» urlò White «E voi mantenete le posizioni e pronti ad eseguire i miei ordini!»
Rradiator alzò immediatamente il grosso scudo di metallo pronto ad assorbire l’impatto. Il fantasma di quella donna era davvero terrificante, tanto da fargli tremare le gambe.
Con la coda dell’occhio gettò uno sguardo oltre lo scudo e vide lo spettro che si trovava ormai a pochi metri di distanza. L’impatto era imminente, Rradiator strinse i denti e piazzò saldamente le gambe a terra.
«Rradiator [Carica]!» gli ordinò subito White.
“Carica?!”, Rradiator spalancò gli occhi impanicato, non capendo cosa stesse succedendo. Caricare un nemico così pericolo e così vicino, che senso aveva?
Non era però il momento di porsi troppo domande. Anche se sembrava una follia Rradiator usò la sua abilità e scattò in avanti. La distanza che lo separava dalla Vergine Infausta era di pochi passi, tanto che in un attimo era già a contatto con la creatura.
Accadde qualcosa di inaspettato: da quella distanza la carica spinse Rradiator vicino al boss così rapidamente da non dargli tempo di contrattaccare. La Vergine tentò di colpire il guerriero con la sua falce ma non arrivò nemmeno a metà del colpo che il grosso scudo di metallo le cozzò addosso.
Lo spettro venne scaraventato leggermente indietro. Caricare con lo scudo alzato infatti non infliggeva un danno degno di nota, ma aveva un leggero effetto knockup, ovvero gettava in aria il bersaglio.
Questo era durava appena una frazione di secondo, un tempo tanto piccolo che non serviva praticamente a nulla, ma se saputo usare permetteva di interrompere alcune azioni nemiche. Generalmente era molto più efficace caricare con la propria arma ed infliggere più danni, mentre con lo scudo c’era bisogno di un ottimo tempismo, e comunque il nemico rimaneva in aria solo per una frazione di secondo. In breve, era una tecnica usata principalmente nel PvP d’alto livello, quando un’interruzione del genere poteva ribaltare le sorti della battaglia.
“Praticamente inutile però mi ha salvato la pelle…”, pensò Rradiator, vedendo come aveva interrotto l’attacco dello spettro. Ma non era tutto lì.
Dopo lo scontro la Vedova era considerata in aria per un brevissimo lasso di tempo. Una cosa inutile per la maggior parte dei giocatori, ma non per White. Ancora prima che Rradiator scattasse in avanti lui si era già gettato sullo spettro con Calcio Volante.
Nell’istante il suo piede colpì il boss, White si abbassò per sganciare un [Montante] dritto sulla Vedova. A quel colpo la creatura venne catapultata a quasi tre metri d’altezza, lasciando a bocca aperta gli altri membri del party. Quel monaco aveva appena trasformato un leggero ed inutilizzabile knockup in una possibilità per gettare seriamente in aria il nemico.
«Ma non è possibile! Non si può gettare in aria così facilmente uno spettro!» urlò Pickle incredulo.
«Non se è già in aria!» rispose GingerB sorridendo «il knockup della carica è così inutile che si applica praticamente su tutto ignorando le resistenze. Ma anche se dura poco lancia effettivamente in aria il bersaglio. White ha solo preso la palla al balzo e ha mantenuto la Vergine in aria con un knockup più efficace, come quello di [Montante]!»
A quelle parole a Pickle si illuminarono gli occhi. Nemmeno con cento anni di allenamento si sarebbe mai immaginato di poter arrivare ad una bravura simile.
White nel mentre era proprio sotto la creatura. Una volta in aria lo spettro era completamente in balia degli attacchi ed avrebbe subito danni maggiori. Avevano solo quella finestra di poco più di un secondo per fare del loro meglio.
«Pickle, [Carica] seguita rapida da un [Affondo]!» urlò White mentre si apprestava a colpire lo spettro.
Pickle, sentendosi chiamare, reagì immediatamente. Le sue ginocchia si piegarono e con una spinta sovrumana si gettò scagliò sul nemico. Ritrasse la sua Lancia Veloce caricando il suo prossimo attacco. Non appena si trovò a portata il suo bracciò scattò in avanti come una molla, perforando la Vedova dritta in pieno petto. Grazie alla spinta data da Carica e la capacità di ignorare le difese di Affondo, i danni di Pickle crebbero esponenzialmente. La barra della vita del boss subì un duro colpo abbassandosi visibilmente.
Contemporaneamente, White non smetteva di dare indicazioni «Rradiator, spostati quattro metri a destra ed aspetta! Ginger, carica Tuono, mira su di lui!»
GingerB rimase di sasso. Tuono era la sua Abilità Finale ed infliggeva una notevole quantità di danni, se l’avesse lanciata volontariamente sul compagno avrebbe potuto quasi ucciderlo!
«Signor White non…» cercò di ribattere la ragazza. Doveva obbedire ai propri padroni ma quella le sembrava una mossa suicida. Forse si era solo sbagliato?
«È un ordine!» urlò White mentre scaricava diversi pugni sulla Vergine, che stava oramai per toccare terra.
A quelle parole la ragazza non poté fare altro che caricare l’abilità. Piccole onde elettriche bluastre iniziarono a muoversi freneticamente intorno a lei. Rradiator la osservava terrorizzato. Quella era certamente la vendetta di White su di lui. Ma che ci poteva fare? Quel monaco era un vero Esperto, e lui doveva pagare per quello che aveva detto poco prima.
Contemporaneamente la Vergine Infausta toccò nuovamente terra. In quello stato non ci sarebbe stata un’altra opportunità di gettarla in aria; dovevano riuscire a sconfiggerla con quello che avevano. In ogni caso, le scariche di pugni ed i colpi di lancia le avevano ridotto la vita sotto la metà, lasciando una speranza di successo al gruppo. Lo spettro sembrava essersi infuriato, i suoi occhi si erano accesi di un fuoco biancastro e spaventoso. Non appena si fosse voltata, per i White e Pickle sarebbe iniziata una danza con la morte.
White non poteva permettere di farsi colpire proprio in quel momento. Non mancava molto. La vedova si voltò spazzando tutto ciò che era di fronte a sé con l’enorme falce che dava l’ideadi essere ancora più grande e pericolosa di prima. White in tutta risposta attivò Epifania, incrementando temporaneamente tutte le sue statistiche che gli permise di schivare facilmente l’attacco. L’utilizzo di un’Abilità Finale fece capire ai suoi compagni che il loro capo era pronto a mettere fine allo scontro nel giro di pochi secondi. Anche se ancora nessuno aveva capito come.
«GingerB preparati! Pickle allontanati!» esclamò White alla compagna.
Una luce dorata ricoprì il corpo del monaco dandogli un aspetto quasi divino. Si trovava a poco più di un metro dal Boss quando la falce argentea fendette l’aria pronta a decapitare White.
Poco prima che la lama lo colpisse White schivò di lato attivando Salto Mortale. In questo modo diventò completamente immune all’attacco e si poté posizionare alla sinistra dello spettro.
In quell’esatto istante, mentre la Vergine era ancora sbilanciata per il colpo appena scagliato, White ruotò rapidamente su di sé e colpì il boss con Calcio Rotante. Lo spettro venne scaraventato a tutta forza in direzione di Rradiator, quasi come se fosse un pallone da calcio.
«In alto lo scudo! Presto!» gridò White al guerriero.
Il ragazzo perso nello spettacolo di quello scontro fece appena in tempo. Non appena sollevò il pesante scudo metallico di fronte a sé il boss si schiantò contro di lui. L’impatto fu tale da far arretrare Rradiator di quasi un metro, scivolando sul terreno fangoso della Valle. Ora però aveva la Vedova proprio di fronte a lui, e non sembrava avere buone intenzioni.
Se fosse stato nel mondo reale, Rradiator se la sarebbe fatta sicuramente addosso. La creatura stava per girarsi verso il guerriero quando dal suo corpo partì un’onda d’urto, come se fosse esplosa dall’interno.
“Palmo Tremante!”, pensò Rradiator riconoscendo al volo l’abilità del monaco. L’esplosione aveva stordito la Vergine per una frazione di secondo, abbastanza per permettere a Rradiator di allontanarsi ancora un po’ da lei.
All’improvviso, con un rombo fortissimo, dal cielo cadde una saetta bluastra che andò a colpire esattamente la Vergine.
[Tuono]
CRITICO!
Dall’altra parte della strada GingerB chiuse il suo Tomo. Le saette che la circondavano iniziarono a disperdersi. Era riuscita a lanciare Tuono sul bersaglio, l’aveva preso in pieno ed aveva pure inflitto un danno critico!
Il boss iniziò a vibrare e ad urlare per il dolore. Pian piano il suo corpo diventò sempre più trasparente e la sua voce sempre più lontana, finché di lei non rimasero solo alcuni stracci ed uno scrigno di legno.
I compagni di White rimasero senza parole per quello che era successo. Tuono era un’abilità che necessitava di molto tempo per essere caricata, rendendola quasi inutile contro nemici che si movevano rapidamente come la Vergine. Ma White li aveva guidati come una macchina perfettamente oliata ed aveva pure fatto sì che la Vergine si trovasse nel punto giusto nel momento nel quale Tuono fosse stato pronto per essere lanciato.
Una capacità del genere non era semplicemente fenomenale, era qualcosa che secondo loro trascendeva l’umano.
«White… ma chi diavolo sei tu?» Rradiator era senza parole. In quel momento aveva capito di non aver davanti solo un bravo giocatore, ma qualcuno di davvero fenomenale. Anzi meglio, un vero Esperto!
