Fragmentum Tenebris
Non molto distante dal villaggio di Memerian, a sud di Damathia, alcuni viaggiatori raccontavano di aver visto una tenda ai bordi della strada. Non che la cosa fosse strana, la tenda era un oggetto abbastanza comune usato dai giocatori per potersi accampare temporaneamente fuori dalle città e da usare come punto d’appoggio.
Ciò che però più attirava l’attenzione erano le dimensioni della tenda. Era alta quasi quattro metri e larga più di otto. All’esterno presentava una miriade di tavoli da lavoro, pieni di coltelli, seghe, martelli ed ampolle. Su alcuni fuochi diversi calderoni gorgogliavano esalando fumi colorati e maleodoranti. Per non parlare dei bauli, decine di bauli accatastati in un angolo, che andavano a formare torri più alte di un uomo.
Dall’esterno della tenda non era possibile sbirciare all’interno ma si poteva comunque ascoltare. Ciò che si sentiva erano vigorosi colpi di quello che doveva essere un pesante martello che si scontrava con del metallo. Tra un colpo e l’altro, inoltre, non era raro sentire urla ed imprecazioni di vario genere.
Nessuno aveva idea di chi ci fosse dentro, ma sembra che la tenda fosse lì da almeno tre giorni e che il continuo martellare non si fosse fermato per nemmeno un momento.
Red, Ladro Liv.37
Gear Score: 290
[P]
[A]
[O]
[A]
Bonus
Red colpì un’altra volta il metallo sull’incudine. Quell’
“Se solo avessi avuto i soldi…”, pensò il ragazzo mentre colpiva vigorosamente un piccolo intarsio di metallo. Per quanto ottima, la sua attrezzatura era ancora ben lungi dall’essere perfetta. Ma al suo livello era impossibile procurarsi i materiali per crearsi da solo oggetti come il
Decisamente troppo per le sue tasche.
Aveva chiesto dei soldi ad Aion, il tizio strano dai capelli d’argento che Black gli aveva affiancato i primi giorni, ma il ragazzo si era dimostrato più spilorcio del previsto.
“Credi che io sia tua madre? Guadagnateli da solo”, gli aveva detto. A Red non era piaciuta molto quell’arroganza, ma anche lui sapeva che a livello 1 non avrebbe avuto senso attaccare briga.
Con una pinza afferrò il pezzo di metallo che stava lavorando e lo rimise tra le fiamme della fucina.
L’acciaio era di prima qualità e la temperatura della fornace era così alta da farlo risplendere come se fosse un piccolo sole. La sua opera era quasi conclusa.
Osservando il luccichio del metallo incandescente Red si perse nei ricordi dei giorni passati. Ripartire da zero gli aveva regalato la possibilità di correggere gli errori che aveva commesso col suo vecchio personaggio.
Grazie alle sue capacità e alle conoscenze acquisite in quei sei anni su NEXT, aveva bruciato le tappe. Si era forgiato il
Con un'arma simile finiva i dungeon con una semplicità disarmante. Nel tempo libero che gli rimaneva, poteva fare esperimenti e produrre oggetti in quantità. Tanto aveva scoperto che quel nabbo di White era ancora dannatamente indietro coi livelli, quindi non aveva nessuna fretta di raggiungere il 50.
Rapido ma con una precisione degna di un maestro, Red estrasse il metallo dalla fornace e lo batté ancora per qualche minuto.
“Ora però è giunta l’ora di andare avanti”, pensava tra una martellata e l’altra. Era a livello 37 e aveva fatto tutto, aveva raccolto tutti gli ingredienti utili e sperimentato a sufficienza.
L’unico suo problema erano i soldi. Ancora soli 13 livelli e sarebbe finalmente giunto il momento di scegliere la Classe di Prestigio. Non poteva permettersi di farsi trovare impreparato. C’erano ancora un paio di materiali che gli servivano per completare la sua build.
Intarsi completati!
La voce del supporto seguita dal suono di una campanellina gli indicò che la preparazione del pezzo a cui stava lavorando era finalmente terminata.
“Ancora un paio di
Red aprì l’inventario. Un muro di oggetti gli si presentò davanti. In quei giorni era riuscito a procurarsi molti materiali, alcuni dei quali anche abbastanza rari. Ma da buon Artigiano non ne aveva venduto nemmeno uno. Non si può mai sapere se in futuro potrà mai servirti una
Gli Artigiani avevano un modo di pensare tutto loro, diverso dagli altri stupidi (secondo loro) giocatori, che non facevano altro che afferrare e vendere ciecamente.
Red iniziò a scorrere il suo inventario fino in fondo, prese i due
Era tutto pronto. Prese gli intarsi, li mise sul tavolo da lavoro insieme agli altri oggetti accuratamente posizionati. Sollevò il martello e, con tutta la sua forza, colpì il metallo.
PAM! PAM!
Un’aura oscura si espanse dal tavolo e fiamme simili ad ombre lo circondarono. La luce all’interno della stanza si fece più tenue, quasi come se le lanterne si stessero spegnendo di loro spontanea volontà.
Improvvisamente il Supporto fece un annuncio.
Complimenti Mr Red, la forgiatura di
è avvenuta con successo! ✯ Fragmentum Tenebris
La voce del Supporto quando notificava la creazione di un oggetto era come musica nelle sue orecchie. Red restò a fissare quell’armatura per qualche attimo. Era un vero capolavoro. La
“Un’opera magistrale!”, pensò il giovane ammirando soddisfatto la sua creazione.
«Supporto, mostrami le statistiche» comandò Red impaziente di valutare attentamente il risultato.
[D]
“E dire che è solo un’armatura di livello 40”, pensò Red sorridendo. Se avesse accesso ad oggetti di livello 80 o superiore sarebbe certamente in grado di creare equipaggiamenti pari se non superiori a quelli delle grandi gilde.
Era un’armatura di grado Diamante e, grazie all’Incudine del Mastro Fabbro, era riuscito a incanalarci all’interno l’affisso leggendario [Comoda], con cui il livello minimo per indossare quell’armatura veniva ridotto da 40 a 33.
Non era molto utile ai livelli alti, ma già il solo fatto che fosse a conoscenza del procedimento necessario per forgiare un’armatura del genere lo rendeva un genio. Erano davvero pochi i Maestri Artigiani in grado di forgiare equipaggiamento con affissi leggendari; e in ogni caso, spesso era solo su oggetti di fattura mediocre.
E ai livelli alti, spesso era difficile rinunciare al GS degli equipaggiamenti più rari, rendendo quelli di rango Oro e inferiori inutili anche se muniti di affissi leggendari.
La sua invece era un'armatura perfetta, come indicato dalla piccola stella che precedeva il nome. Era un'oggetto che soltanto pochissimi artigiani sarebbero stati in grado di forgiare: equipaggiamenti Diamante con tutti bonus al massimo.
Proprio per l’enorme difficoltà nella produzione di queste, praticamente nessuno aveva equipaggiamenti così, nemmeno ai tornei maggiori. Il
Subito Red aprì il suo inventario e scambiò la sua
Il ragazzo si voltò verso una grossa cassa di legno appoggiata alla parete della tenda sorridendo leggermente.
“Vediamo un po’ cosa è in grado di fare”, pensò raccogliendo da terra una piccola corda. Poi si mise di fronte alla cassa, controllò di essere nella giusta posizione e tirò con forza.
Improvvisamente il coperchio della cassa saltò in aria e da essa spuntò un manichino, una specie di spaventapasseri armato con un grosso fucile metallico.
“Ci siamo!”
BUM!
Il manichino sparò, riempiendo di fumo e scintille la tenda. Il grosso proiettile schizzò verso Red e lo colpì in pieno petto, gettandolo dall’altra parte della stanza.
«Coff, coff»
Indolenzito il ragazzo si alzò spostando con la mano la nuvola di fumo che si era andata a creare. Si toccò nel punto dove era stato colpito e sul suo viso si disegnò un sorriso felino.
Il danno subito era meno della metà di quello che avrebbe preso con la vecchia armatura. Non c’erano paragoni. Con il bonus all’evasione, inoltre, avrebbe potuto anche schivare un colpo del genere con una certa facilità, pure a distanza tanto ravvicinata.
“Con indosso questo gioiellino, cara Strega, la taglia sopra la tua testa sarà mia…”, pensò Red sfregandosi le mani pensando a quella somma. Secondo varie indiscrezioni ora doveva essere molto vicina alle 8000 Zed, una cifra abbastanza alta da finanziare alcuni suoi nuovi giocattoli.
Il suo
Red prese quindi il suo ricettario, in cui inseriva tutti gli appunti sull’artigianato raccolti in quegli anni; poi uscì dalla tenda e, con uno schiocco di dita, questa iniziò a ripiegarsi e a collassare su se stessa, lasciandosi dietro solo un piccolo cubo metallico delle dimensioni di un pugno.
Lo raccolse e lo rimise a posto nell’inventario; rimase fermo ancora qualche secondo ad ammirare la sua nuova armatura, i cui lembi sembravano fiamme scure che, danzando vivacemente, si attorcigliavano e lo abbracciavano.
La caccia poteva avere inizio.
