Il Signore dell’Oceano
«Che ne dici se te lo mostrassi?»
Daniel rimase stupefatto da quella richiesta. Non riusciva a capire cosa uno come lui fosse in grado di mostrargli. Da giovane Marco era stato un giocatore accanito quanto lui, uno di quelli che in salagiochi veniva rispettato da tutti gli altri nerd. Ma tra loro c’era sempre stato un dislivello di abilità visibile, tanto che l’amico non era quasi mai riuscito a batterlo a nessun videogame.
«Sei sicuro di quello che stai facendo? Un po’ come ai vecchi tempi!» disse Daniel sorridendo maliziosamente ricordando le serate davanti agli schermi fino a tardi, con l’amico che non faceva che ripetere ‘Ancora una Daniel! Ancora una e poi andiamo!’ dopo l’ennesima sconfitta.
Marco gli ricambiò il sorriso e senza dire un parola s’infilò la TechMask; Daniel scosse leggermente la testa e si mise la sua, così i due vennero trasportati su Atlas.
Benvenuto Mr White. EthernalTide la invita nella sua base. Accetta?
“Non male”, pensò leggendo il messaggio, “il mining di criptovalute deve far guadagnare bene…”
Avere una base non era da tutti. Era un luogo simile alle Ville delle varie gilde, ma “staccato” dal mondo di Atlas, dove un giocatore poteva allestirsi un piccolo accampamento con tutto il necessario per allenarsi, rilassarsi o lavorare sul suo personaggio. Un po’ come avere una stanza privata in una tasca dimensionale.
La cosa che lo aveva colpito di più però era che una base si poteva ottenere solo attraverso un item dello Shop abbastanza caro. Alcune di esse potevano costare anche come una o addirittura due settimane di lavoro! Non era certamente una cosa da tutti.
Daniel accettò l’invito e un piccolo portale si materializzò di fronte a lui. Il ragazzo attraversò il vortice, curioso di vedere cosa si fosse trovato dall’altro lato.
Il cielo era azzurro, limpido, e il sole splendeva luminoso su un’area rocciosa circondata da diverse alture ripide. Aveva tutto l’aspetto di una piccola isola, ma intorno a lui non c’era acqua.
Si guardò meglio intorno per essere sicuro di ciò che stesse vedendo. Era circondato dal blu, in ogni direzione.
“Un’isola volante?”, pensò il giovane di fronte a quello spettacolo. Non ne era sicuro, ma quella era certamente una delle basi più costose e grandi a disposizione! Che Marco fosse più ricco di quanto si aspettasse?
«Ehi, Daniel! Da questa parte!»
La voce di Marco lo riportò alla realtà. Il ragazzo era seduto a gambe incrociate vicino a un’imponente tenda straripante di casse, rastrelliere e manichini.
L’avatar di Marco si presentava come un giovane di bell’aspetto dai capelli corvini e la pelle abbronzata. Indossava solo un’uniforme molto spartana fatta di juta, dal colore pallido, simili a quelle che indossavano i pescatori asiatici in un documentario che aveva visto tempo fa. Nemmeno il costume da Semplice Contandino, dal valore di 10z, era tanto spoglio. Almeno quello aveva i pantaloni.
«Dai, non restare lì impalato come un babbeo!» lo incitò Marco facendogli cenno con la mano. Senza porsi altre domande Daniel si avvicinò.
«Supporto: statistiche di EthernalTide» chiese il ragazzo fissando l’amico confuso.
Statistiche: pubbliche
EthernalTide, Maestro delle Onde Lv.83 Gear Score: 228
“Ci tieni alla tua privacy…”, pensò contrariato, vedendo quante poche informazioni fossero mostrate dal supporto. Il suo compagno aveva messo praticamente tutto come privato, impedendogli di farsi un idea su cosa stesse andando in contro.
«Maestro delle Onde, eh? Cos’è?» chiese a Marco con un sorriso sprezzante.
«Vedo che non ti sei fatto problemi a sbirciare ahah! Beh, è la Classe di Prestigio che ho deciso di intraprendere, penso si adatterà bene a questo scontro.» rispose sicuro il guerriero e, una volta che White si trovò a qualche metro da lui aggiunse «Bene, allora vediamo un po’ di cosa sei capace. Le regole sono semplici: colpiscimi una volta, e avrai vinto. Dai cominciamo!»
EthernalTide ti ha invitato per un Duello. Accetti?
Daniel sorrise leggermente. Era ovvio che Marco lo stesse sottovalutando; anche se la disparità di livello tra loro era evidente, senza nemmeno un pezzo d’armatura lo avrebbe fatto a pezzi in pochi colpi. Non solo per l’assenza di difesa, ma anche per la mancanza dei bonus che gli avrebbe fornito lo rendevano un bersaglio estremamente facile.
Daniel accettò l’incontro e il conto alla rovescia ebbe inizio. Il suo avversario allungò un braccio e un grosso falcione apparve nella sua mano. Era un’arma composta da un’asta di circa un metro e sessanta, con all’estremità la lama di una grossa sciabola riccamente decorata. Il ragazzo non si mise nemmeno in guardia e attese pazientemente l’inizio dello scontro.
«Se non mi prendi sul serio Marco, te ne pentirai!» gridò Daniel all’amico.
Non appena la campana dell’inizio dello scontro suonò, White partì alla carica. In un baleno si scagliò sul guerriero con [Calcio Volante]. Il suo avversario non sembrava minimamento pronto allo scontro, con una partenza così rapida non gli avrebbe dato modo di rispondere.
Inaspettatamente EthernalTide frappose l’asta del suo falcione tra lui e il calcio di White, andando a parare il colpo. L’uomo alzò al cielo l’arma, pronta a ricadere con forza sul monaco. Ma Daniel era pronto ad una controffensiva e si spostò di lato, schivando l’attacco con facilità.
Subito utilizzò il movimento laterale per voltarsi di scatto e scaricare un [Calcio Rotante] dritto alla testa. Il suo avversario era sbilanciato dal colpo che stava ancora finendo la sua corsa, non avrebbe avuto modo di pararlo questa volta.
Ma nuovamente Marco lo stupì. Prima un rapido movimento di polso, poi fece leva su un ginocchio e si gettò di lato. Improvvisamente il suo avversario era piegato parallelo al terreno, troppo basso perché Daniel fosse in grado di correggere la traiettoria del suo calcio e il falcione, che fino a poco prima era diretta a terra, ora puntava dritto su di lui.
Come era prevedibile il [Calcio Rotante] andò a vuoto mentre la spazzata di EthernalTide prese White in pieno petto, che subito arretrò di qualche metro.
«Ehi Daniel, chi non doveva sottovalutare chi? Cosa sono queste manovre da nabbo?» chiese Marco con tono canzonatorio, mettendosi in guardia con la punta della lama rivolta verso terra.
Il monaco rimase bloccato per un momento, ribollendo di rabbia. Il suo avversario non aveva ancora usato nemmeno un’abilità, ma era stato comunque colpito e gli aveva fatto anche un gran male.
Marco aveva ragione, lo aveva sottovalutato, ma non sarebbe riaccaduto. Il ragazzo attese ancora qualche secondo, per dare il tempo alle abilità di caricarsi. Fece un respiro profondo e si mise in posizione con i pugni a coprire il corpo come un boxer.
«Hai ragione. Preparati, ora farò sul serio!»
[Epifania]
Una luce dorata iniziò a fluttuare intorno a White, i suoi muscoli si tesero e i Tirapugni Infernali si accesero come braci. Aveva trenta secondi a disposizione per dare il meglio di sé. Avrebbe colpito Marco con tutta la sua forza. Anzi, lo avrebbe demolito.
Piegò appena le ginocchia e si diede la spinta per scattare verso EthernalTide. La sua velocità era aumentata notevolmente, tanto che coprì i pochi metri che lo dividevano dal suo bersaglio in un battito di ciglia.
Dietro di sé aveva già il pungo pronto per colpire a tutta forza, ma il guerriero era preparato a una mossa del genere e stava già alzando la guardia.
Un sorriso si disegnò sul volto di White. All’improvviso impuntò i piedi nel terreno fermando la sua carica a poco più di un metro dal suo avversario, sbilanciandosi leggermente di lato e, da lì, iniziò la rotazione.
[Calcio Rotante]
Questa volta sarebbe stato troppo vicino e troppo veloce perché Marco potesse schivare un colpo del genere. Il guerriero avrebbe dovuto per forza parare il calcio con la sua arma o essere colpito.
Come previsto, Marco sollevò il falcione perpendicolare al terreno e lo frappose tra sé e l’attacco in arrivo. L’impatto di [Calcio Rotante] alzò l’uomo da terra e lo scaraventò indietro di diversi metri. Istantaneamente Daniel si gettò all’inseguimento con [Calcio Volante] pronto per l’attacco che avrebbe messo fine allo scontro.
«Schiva questo!» gridò Daniel a mezz’aria.
Ma pochi centimetri prima che il colpo potesse andare a segno EthernalThide si diede una forte spinta laterale, iniziando a roteare vorticosamente. Intorno a lui si andò a creare un’ondata d’acqua che lo spinse avanti di getto, allonanandolo da White che dovette a quel punto rimettere piede a terra.
Senza battere ciglia EthernalTide riatterò a sua volta con una giravolta particolarmente scenografica, ancora bagnato dall’acqua che lui stesso aveva generato con l’attacco di poco fa.
«In genere quest’abilità è utile per sollevarsi da terra, ma se si è in quella posizione non è male per scappare da tecniche come la tua» rise Marco «ma ora basta giocare, ti faccio vedere perché non sei un Esperto!»
Marea Prorompente
Daniel si trovò spiazzato, non riusciva a capire cosa stesse succedendo. Questa volta fu EthernalTide a fare la prima mossa, gettandosi veso il suo nemico roteando vorticosamente il falcione. Il getto d’acqua si fece scuro, e insieme ai rapidi movimenti sembrava quasi che il guerriero stesse sventolando un mantello, andando di volta in volta a coprire e scoprire completamente la sua figura.
“Non riesco a vederlo!”, pensò terrorizzato Daniel. Era come se Marco avesse attaccato una tenda all’asta dell’arma e continuando a vorticare e sventolare, questa coprisse completamente la sua figura. L’acqua era scura come quella dell’oceano, e davanti a quel muro blu White si trovò spiazzato.
All’improvviso dal muro d’acqua uscì la lama di
Se non avesse attivato [Salto Mortale] il colpo secondario l’avrebbe certamente ferito, e dallo stato in cui aveva lasciato il terreno, probabilmente ucciso.
«Sei fuori Daniel? Provare a schivare un colpo del genere muovendoti alla mia destra?!»
Il ragazzo riuscì appena a collegare, quando la lama si voltò verso di lui partendo con un taglio. Cercò di schivarlo e subito attivò [Zen] ma, anche se di striscio, venne colpito.
Con un balzo si allontanò. La barra della vita era ormai a zero. Senza la cura di [Zen] sarebbe stato eliminato. L’acqua che usciva dall’arma di EthernalTide non solo aveva quel fastidioso effetto di coprirlo, ma incrementava anche la portata dei suoi attacchi sotto forma di getti ad alta pressione.
«Ti sei già arreso?»
Daniel tornò coi piedi per terra. Marco non gli aveva dato il tempo di respirare che gli era di nuovo addosso. Con una spazzata di fronte a sé venne ricoperto da un muro blu. Se era stato già difficile colpirlo mentre lo vedeva, sarebbe stato impossibile prenderlo alla cieca.
Daniel doveva trovare una soluzione al più presto. Anche Epifania era ormai alla fine.
«Ora guarda questo… magia!» gridò il guerriero.
Marco iniziò a muoversi intorno a White volteggiando e saltando. In poco tempo White si trovò circondato dall’acqua di [Marea Prorompente]. Ovunque guardasse non riusciva a vedere il suo avversario. Era come stare in mezzo ad un circolo di cascate.
White cercò inutilmente di capire dove si trovasse il suo nemico, senza un bersaglio non poteva nemmeno usare [Calcio Volante] per spostarsi e [Calcio Rotante] non era ancora pronto.
In quel momento boato squarciò il cielo. Daniel alzò lo sguardo e dritto sopra di lui si trovava Marco con
[Signore dell’Oceano]
