Libro 1 - Capitolo 44
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Anomalia

Missione: Denti di Kraven

Tipo: Caccia

Livello: 35

Difficoltà: Oro

Mr White, lei ha: 1 nuova mail da [Pickle].

Daniel era totalmente concentrato sull’uccisione dell’ennesivo Kraven. Vide la notifica del supporto, ma ora non aveva tempo.

“Mi spiace Pickle, più tardi…”, pensò colpendo il gruppo di nemici con il terzo attacco di [Tecninca del Drago]. L’aria si scaldò intorno a lui e le fiamme bruciarono tre dei grossi lucertoloni mandandoli al tappeto.

1 Dente di Kraven trovato!

Daniel battè i pugni sulle gambe innervosito.

“Che razza di sfiga”, pensò arrabbiato. Era già mezz’ora che vagava per i Pascoli del Tulipano e ancora non aveva finito quella missione.

Sfortunatamente il drop rate con cui apparivano i denti era più basso del previsto, e al momento erano riusciti a raccoglierne circa una ventina su più di cento abbattimenti.

Anche Marco lo stava aiutando. Aveva detto di essere entrato in modalità “coaching”, una nuova funzionalità aggiunta con l’ultima espansione. In pratica permetteva di abbassare il proprio livello a quello di un altro giocatore meno uno. Tutto l’equipaggiamento e le abilità si sarebbero poi adattate in automatico.

Aveva acquistato uno speciale oggetto dello shop per farlo, la Pergamena del Maestro, ma almeno ora poteva liberamente allenare chiunque senza preoccupazioni. Alcuni coach erano costretti a crearsi svariati personaggi, ognuno a livello differente, così da poter seguire da vicino i loro allievi.

Con un piccolo oggetto del costo di una pizza, ora quell’incubo era finito!

Rapido e preciso, un fendente di Marianne, ora un’arma di livello 20, divise a metà un Kraven. Quei rettili, grandi quasi quanto un toro, stavano in piccoli gruppi da 5-6 individui sparsi per tutti i Pascoli del Tulipano.

Il loro morso era altamente pericoloso, dato che potevano avvelenare con facilità. Daniel era ancora al 29, quindi Marco era stato obbligato a scendere fino a livello 28; quei mostri avevano almeno 6 livelli in più di loro, c’era poco da scherzare.

«Ci sta volendo più del previsto…» si lamentò Daniel.

«Dai Dani, questi sono pur sempre mostri di livello 35 o più, guarda quanta esperienza ti becchi!» gli fece notare l’amico. In effetti ad ogni mostro ucciso la barra dell’esperienza di Daniel si riempiva visibilmente.

In quel momento con [Salto Mortale] Daniel si gettò su un gruppo di Kraven che aveva appena finito di ammassare così da renderli un bersaglio semplice per un attacco ad area.

Pugno Spirituale L’energia bluastra travolse i mostri scuotendo il terreno e scaraventando i loro cadaveri a diversi metri di distanza.

1 Dente di Kraven trovato!

Una volta rimesso piede a terra, Daniel diede un sonoro bacio ai suoi Tirapugni Infernali, ancora ricoperti ardenti.

«Per fortuna che ci sono questi!» esclamò ammirando le armi. Ormai ne era quasi innamorato.

Marco guardò l’amico con un leggero sorriso.

«Tengono ancora botta direi, ma dovrai anche inizare a pensare di cambiarli…»

Daniel fece cenno di sì con la testa senza togliere gli occhi dai due guantoni metallici, ancora fumanti per lo scontro. Erano armi Platino di livello 20, paragonabili quindi ad armi Bronzo di trenta livelli superiori. Se entro il 40 però non li avesse sostituiti con qualcosa di meglio, le sue prestazioni avrebbero iniziato a calare visibilmente.

Però adorava il loro design, con tutte quelle fiamme, il fumo e quant’altro. Faceva fatica ad immaginarsi senza, gli sarebbe dispiaciuto doverli abbandonare. Lo avevano aiutato enormemente ad arrivare fin lì, e se fosse stato per lui lo avrebbero seguito fino all’Eternal League.

«Sarà dura…» disse un White cercando di nascondere la malinconia «Quando mi ricapiterà una botta di culo come quella della Cittadella? Roba Platino non si trova mica tutti i giorni.»

«Beh, dalle storie che mi hai raccontato non ho mai visto tanta fortuna tutta insieme nei dungeon! Anche il pezzo di stoffa lì, quello di grado Eterno… mica male direi, no?» Marco rise leggermente, si riferiva al Lino dell’Ade che Daniel gli aveva raccontato di aver trovato dopo lo scontro con la Vergine Infausta.

«Sì, beh… dovrei portarmi a dietro Pickle più spesso. In genere è lui quello che rende possibili queste cose! Penso che non ci sia giocatore più sculato di lui in tutto NEXT, è imbarazzante!» esclamò «Anche se quella storia del Lino è stata un po’ una delusione. Non sono un artigiano quinidi resta solo un inutile pezzo di stoffa…»

«Bah non si sa mai, gli Artigiani sono gente strana, vedrai che qualcuno sarà disposto a pagarvi un centinaio di Zed! O magari a craftarti qualcosa, chi lo sa!»

Mentre parlavano i due avevano ripreso con il farming di lucertoloni. La loro pelle era spessa ed erano dotati di una salute piuttosto alta per il loro livello, cosa che rendeva lo svolgimento della missione più lento e tedioso di quanto avessero immaginato.

Dopo un altro quarto d’ora buono, Daniel e Marco erano finalmente intenti ad ammazzare quello che, sperabilmente, sarebbe stato l’ultimo gruppo di Kraven della loro vita. Gli mancava giusto un solo dente.

Con un’attacco congiunto di [Tecnica del Drago] e [Spazzata], i due misero KO le bestie.

1 Dente di Kraven trovato!

Missione Denti di Kraven completata! Torna da Esgren il venditore per riscattare la ricompensa!

«Finalmente…» disse White distrutto. Non vedeva l’ora di finire quella quest; non ricordava quanto alcune di quelle missioni potessero essere noiose.

«Se fossimo stati a livello adeguato ci avremmo impiegato molto meno, ma vedrai che verremo ripagati dei nostri sforzi!» lo consolò EthernalTide pensando all’armatura e all’esperienza che avrebbe guadagnato. Soltanto uccidere quei mostri aveva quasi fatto salire di livello Daniel.

Mentre parlava, il guerriero si avvicinò a uno dei cadaveri a terra che, stranamente, non era ancora svanito come gli altri.

«Cosa succede? Tutto bene?» chiese White all’amico vedendolo accovacciarsi davanti alla creatura. Il corpo era sdraiato di lato, con il ventre verso di loro.

«C’è… è come se ci fosse qualcosa, vieni a vedere…» rispose Marco facendo cenno al compagno di avvicinarsi senza voltarsi.

«Ma… che è?» esclamò Daniel confuso.

Il ventre rigonfio della creatura presentava un taglio profondo. Nulla di strano fino a qui, d’altronde era morta combattendo. Ma analizzando meglio la ferita era possibile vedere che era come se ci fosse qualcosa al suo interno.

Tra i lembi di carne ancora grondanti di sangue si poteva distinguere un piccolo vortice scuro, come un mulinello in un mare in tempesta.

Né lui né Marco avevano mai visto nulla di simile. Senza nemmeno pensarci White allungò le mani e cercò di toccarlo per capire di cosa si trattasse.

Un ghigno disgustato si disegnò sopra il volto di White; la sensazione di mettere le dita dentro la ferita della creatura era davvero rivoltante.

EthernalTide osservava la scena in silenzio, impaziente di scoprirne di più.

«Allora Dani, scoperto qualcosa?»

«Aspetta… ci sto lavorando. Fa abbastanza schifo, se non te ne fossi accorto» rispose stizzito il ragazzo. Spinse la mano ancora più in profondità e le carni della creatura si lacerarono ulterirmente, allargando la ferita, dalla quale iniziò ad uscire rivoli di sangue scuro.

Ora Daniel aveva quasi l’intero avambraccio all’interno del ventre.

«Senti qualcosa?» chiese insistente EthernalTide. Anche se nauseato dalla scena, avrebbe voluto pure lui mettere un braccio lì dentro per capire di cosa si trattasse.

«A parte lo shifo? No… è come se fosse vuoto.»

«Vuoto? Beh, ci sta che gli interni dei mostri non vengano renderizzati. Alla fine non avrebbe senso in un videogame… non è un simulatore di anatomia.»

«È strano, è come se ci fosse dentro qualcosa di freddo…» disse Daniel muovendo le mani a destra e a sinistra all’interno del mostro. Se fosse stato nella vita reale avrebbe probabilmente perso i sensi. Non era sensibile alla vista del sangue, ma quello era davvero troppo.

All’improvviso EthernalTide vide il compagno immobilizzarsi.

«Daniel? Dani?! Ci sei? Che succede?!» chiese il guerriero sempre più curioso.

«Mar-»

Un istante dopo la ferita della bestia si allargò e White venne risucchiato al suo interno come uno spaghetto.

«Daniel!» gridò Marco allungando la mano nel tentativo di prendere il suo amico, ma non fu abbastanza veloce. In un battito di ciglia White venne risucchiato da una strana energia e scomparve del tutto, lasciando il guerriero da solo con il Kraven.

«Ma che cazzo?!» Marco era rimasto bloccato sul posto senza capire cosa stesse succedendo. Provò a scrivere un messaggio all’amico ma non sembrò funzionare. Anche il party sembrava essersi sciolto in automatico.

A quel punto si voltò verso il lucertolone; la ferita si era richiusa parzialmente, tornando alle dimensioni di quando l’aveva notata poco prima. Marco fece un respiro profondo e senza pensarci ficcò la mano all’interno del ventre del Kraven.

“Aveva ragione, fa proprio schifo”, pensò sentendo la carne umida e molliccia coprirgli la mano. Maledisse Elysium per quella sua sadica tendenza al realismo in quelle situazioni. Quell’intelligenza artificiale mancava di tatto.

Trattenne il fiato, chiuse gli occhi e diede un’altra spinta al braccio che affondò nella ferita, facendo schizzare il sangue su tutta la sua armatura. Ebbe che la sua mano avesse attraversato un muro di carne e sangue per poi arrivare in uno spazio vuoto e freddo, proprio come diceva Daniel.

Ormai il braccio era dentro fino al gomito, ma non era ancora successo nulla. Contemporaneamente la parte più alta del cadavere inziò ad annerirsi e a scomparire pianpiano, come se fosse fatto di cenere.

“Come diamine hai fatto Daniel?!”, pensò Marco mentre cominciava a muovere il braccio da un lato all’altro dello spazio vuoto nel cadavere, cercando qualcosa di simile a un pulsante o a una leva. Il corpo del Kraven stava per svanire a momenti, e se fosse successo di certo non sarebbe riuscito a seguire il suo amico.

Aveva il braccio dentro fino al gomito quando la sua mano sfiorò qualcosa di duro e spigoloso. Senza esitare Marco strinse l’oggetto e una schermata rossa apparve di fronte a lui.

Anomalia trovata.

EthernalTide sbarrò gli occhi.

Missione: ?

Tipo: Anomalia

Descrizione: ?

Livello: ?

Difficoltà: Eterno

Ricompensa: ?

Accetti la missione? [Sì] | [No]

Marco rimase a bocca aperta per qualche istante, quando vide che il cadavere del Kraven stava ormai per sparire.

«Sì! Accetta supporto, ACCETTA!» gridò il ragazzo.

Un istante prima che fosse troppo tardi, EthernalTide si sentì risucchiato attraverso la ferita da una forza sconosciuta. Vide un vortice di centinaia di metri, come quello di molti dungeon, ma molto più oscuro, simile a un mare in tempesta.

Era chiaro che non si trovasse più nei Pascoli Tulipano, ma non aveva mai visto un posto simile dentro NEXT. Il suo corpo venne allungato e accorciato mentre girava voritcosamente aspirato dal gorgo. Dopo pochi istanti, tutto si fece buio e il silenzio lo circondò.

«Dove diamine sono…» si domandò Marco a voce alta, ancora confuso da quella strana esperienza. Il continuo girare gli aveva dato le vertigini. NEXT diventava più realistico ogni dannato aggiornamento, era fenomenale.

Pian piano si riprese e si trovò sul fondo di uno stretto canyon, profondo almeno trenta metri. Tutto, dal cielo alla terra, era del colore della cenere. Marco si osservò e notò che pure la sua armatura, in genere luminosa e color lapislazzuli, ora era pallida e opaca.

Si voltò rapidamente alla ricerca dell’amico, ma di White non c’era traccia.

«Una missione di grado Eterno… e un’anomalia…» pensò ad alta voce. Non aveva mai visto una cosa del genere in tutti quegli anni, nemmeno sapeva cosa fosse un’anomalia.

Era impressionante la mole di nuove meccaniche nascoste che World Awaken, la nuova espansione uscita qualche giorno prima, aveva aggiunto.

Senza poi andare a considerare la qualità di questi eventi. Il senso di oppressione che emanava quell’ambiente spoglio era, secondo Marco, praticamente reale a tutti gli effetti.

«Impressionante…» esclamò ancora immerso nei suoi pensieri. Per prima cosa doveva trovare Daniel, sempre che fossero finiti nello stesso luogo.

«Supporto, apri la mappa.» ordinò Marco. Doveva capirci di più.

Mi spiace EthernalTide, la mappa non è disponibile in questo luogo.

Il guerriero fece una piccola smorfia di disappunto.

«Supporto, dammi maggiori informazioni su questo luogo allora.»

Elaborazione…

Sono spiacente, non ci sono informazioni su [?%3&!<] at address 0xDC1A1202035

«Ma che cazzo…» Marco non riusciva a capire cosa diamine stesse succedendo. Che era posto quello, e perché era praticamente impossibile avere informazioni al riguardo? Anche il supporto sembrava abbastanza confuso sulla faccenda.

“Questi bug…”, pensò frustrato. NEXT non era solito avere problemi, ma si sa, nessuno è perfetto. Forse era finito dentro a qualche rimasuglio di programmazione o a un problema non ancora risolto.

«Supporto, invia una notifica a NEXT avvertendo che c’è qualcosa che non va.»

… … …

«Ecco… ci mancava solo questa.»

Anche il l’IA di supporto sembrava averlo abbandonato. Tutto ciò lo metteva un po’ a disagio, ma al contempo la curiosità di capirci di più si faceva sempre maggiore.

Decise quindi che era ora di andare in avanscoperta. Forse avrebbe ci capito qualcosa di più. Dietro di sé il canyon era bloccato da una frana dopo appena pochi metri, quindi non gli rimaneva che andare avanti.

Fece due passi quando un’altra schermata rossa apparve.

Anomalia 0xDC1A1202035 Informazioni non disponibili… Tentativo di contatto con il server... fallito Avvio procedura di recupero... fallita

Injection...

Caricamento subroutine [Adam]...

RIUSCITO

| Numero TPU | 13 | Epoca | 12 | Errore | 1.23%

Subroutine [Adam] avviato correttamente...

«Benvenuto…»

Una voce sconosciuta gli riempì la testa. Non sapeva spiegare come, ma gli si gelò il sangue nelle vene. Sorrise leggermente; non poteva davvero farsi condizionare tanto da un videogioco. Questa cosa stava diventando strana; per poco non si tolse la techMask, ma poi si fermò. Doveva stare calmo. Doveva assolutamente approfondire la questione.

«Benvenuto, Marco. Ti stavo aspettando.»


Capitolo 44 - Anomalia - FINE
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