Libro 1 - Capitolo 56
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Guerra, finalmente

Aveva smesso di piovere, ma il vento soffiava ancora senza sosta. White e il piccolo gruppo di giocatori correvano rapidi nel buio, protetti dalla boscaglia. L’operazione Blitzkrieg, così l’aveva chiamata Monday, era iniziata da pochi minuti, ma non dovevano trovarsi troppo distanti dalla prima linea di difesa nemica.

Grazie al Bordone Stagionato in dotazione ad alcuni, che permetteva di buffare gli alleati con [Passo Svelto], e un paio di maghi di livello 40 con [Veloce come il Vento], l’intero gruppo godeva di un solido bonus del 50% alla velocità di movimento praticamente perenne.

Un lampo, seguito da una forte esplosione, attirò la loro attenzione. In lontananza le luci e le esplosioni segnalavano che una battaglia era in corso.

«Sembra che sia cominciata» disse uno dei giocatori «Il gruppo A ha raggiunto la prima linea, dobbiamo sbrigarci!»

Per ora potevano ancora considerarsi al sicuro, ma la protezione della boscaglia non sarebbe durata per sempre. Secondo le mappe di Monday, doveva mancare davvero poco prima di trovarsi in campo aperto.

«Quando usciremo da qui» disse Drake guardando White «dovremo essere pronti. Sento odore di guai!»

White guardò il capitano confuso. L’uomo non ci fece caso e gli rispose con il suo sorriso argentato e uno sguardo da folle: «Ci sarà da divertirsi!»

Appena pochi secondi e il gruppo passò l’ultimo albero che delimitava il bosco, trovandosi di fronte a un’area erbosa costellata da alcune colline. In lontananza, dietro una fine nebbia, si poteva vedere la luce rossastra dell’enorme Core. Non erano poi tanto lontani.

White non fece in tempo a pensarlo, che improvvisamente il giocatore di fronte a lui venne spazzato via da qualcosa di scuro, come se fosse stato colpito da un meteorite. L’impatto col terreno lo gettò a terra insieme ad altri giocatori circostanti. Se non avesse avuto in mano il suo Hoplon, si sarebbe fatto sicuramente molto più male.

Non appena la polvere si diradò, White rimase pietrificato. Dal piccolo cratere dell’impatto si alzò un uomo ricoperto da una pesante armatura completa. Venature rosse attraversavano il suo corpo, brillando e pulsando quasi come se fossero vive. Nella sua mano destra teneva una spadone enorme, riccamente decorato, che emanava un’aura fiammeggiante color smeraldo.

GaijHunter, Rinnegato Liv. 99

Gear Score 1025
[D] Spadone dell’Imperatore di Giada Liv.80 (GS 320) +Amp. danni LV5 Critico LV5 Attacco LV5 [Mangia Anime]: Ogni volta che infliggi un critico, ti curi del 10% della tua vita massima. (Il bonus sale al 50% se si uccide un nemico)
[D] Scaglie del Drago Rubino Liv.80 (GS 240) [D] Anello del Cavaliere Celeste Liv.80 (GS 250) [E] Runa Sempiterna Liv.85 (GS 215)

White non riusciva a togliergli gli occhi di dosso. GaijHunter, il capo degli Emperor, considerato uno dei giocatori più forti mai esistiti, era lì di fronte a lui, a pochi metri e, con tutta probabilità, aveva intenzione di ucciderlo.

White si guardò intorno; oltre a GaijHunter che li aveva raggiunti con un qualche tipo di [Balzo] di alto livello, in lontananza si potevano scorgere le sagome di un altro gruppo in arrivo.

Quella sì che era guerra psicologica. Cosa ci faceva il giocatore più forte a difendere le retrovie? In quel momento, tutti i membri del gruppo sembravano completamente presi dal panico. Anche volendo, la presenza di quell’uomo era un chiaro segnale del fatto che di lì non si poteva passare.

«Aaaah!»

Con un urlo, un Lanciere di livello 71 del gruppo si gettò sul capogilda, il quale non si preoccupò nemmeno di bloccare l’attacco. Il colpo cozzò contro l’armatura senza quasi scalfirla. Immediatamente il guerriero si voltò contro il suo assalitore con lo spadone dritto al cielo, e menò un potente fendente. Un mare di luci e fiamme si generò da quel colpo, andando ad investire il Lanciere e tutto ciò dietro di lui per alcune decine di metri.

Critico!

Il coraggio del loro compagno non fu ripagato, e in un solo istante venne sbalzato via con una violenza tale che di lui non rimase più nulla. La forza distruttiva delle skill oltre l’ottanta, messe insieme alla potenza pura di GaijHunter, avrebbe terrorizzato chiunque.

L’uomo, che fino a quel momento sembrava se la stesse prendendo con estrema calma, fece roteare nuovamente il suo spadone, voltandosi verso White e gli altri giocatori. Il gruppo iniziò a correre e urlare in maniera scoordinata, nel disperato tentativo di sfuggire alla forza distruttrice di quel guerriero.

Pochi istanti prima che il colpo di GaijHunter venisse finalmente rilasciato, si sentirono due botti che lo interruppero. Con un balzo il guerriero si fece di lato per schivare due grosse sfere incandescenti che andarono a conficcarsi nel terreno.

«Dannato pezzo di merda, allora non sei andato in prima linea?! Sentivo puzza di guai, ma cazzo, questo è il dannato Oceano Orientale di guai! Ah ah!»

White si voltò. Drake impugnava le sue due pistole fumanti, puntate dritte contro il guerriero. Il pirata aveva un GS di 995, e malgrado la sua mente non sembrasse delle più lucide, dava l’idea di un giocatore particolarmente esperto.

GaijHunter non fece una piega e non rispose alla provocazione, mettendosi in guardia pronto per duellare.

Il capitano fece un leggero sorriso e scattò verso l’avversario facendo svolazzare il lungo giaccone di cuoio.

Con un impeto mai visto, i due iniziarono a scontrarsi. Nessuno osava mettersi in mezzo a causa dell’ampio raggio d’azione dello Spadone dell’Imperatore di Giada che spazzavano tutta la zona circostante. In pratica, chiunque con un GS inferiore a 600 che si fosse avvicinato a meno di due metri da loro sarebbe di certo morto istantaneamente.

GaijHunte menava colpi che fendevano l’aria e generavano potenti scariche di energia, dall’altro lato Drake combatteva con le due pistole, sparando e usandole a mo’ di pugnali per parare qualche colpo.

Dopo pochi scambi di riscaldamento, i due iniziarono a mettere in gioco il meglio che avevano a disposizione. La Niña e la Pinta, le due pistole a trombone del capitano, cominciarono a sparare a raffica proiettili delle dimensioni di pugni che andavano ad esplodere fragorosamente all’impatto. Una pioggia di piombo, mista a scintille e fumo, riempì il campo di battaglia.

Se dall’altro lato ci fosse stato un qualunque giocatore, la velocità e la potenza di quei colpi avrebbero di certo messo fine a quello scontro nel giro di pochi istanti. Ma GaijHunter era abituato ai combattimenti più duri in Arena Diamante, e per lui quella era la norma. Grazie ad alcuni rapidi movimenti, l’uomo si scansò per poi spiccare un balzo e iniziare a roteare insieme al suo spadone.

Una fiamma vermiglia si accese trasformando il guerriero in un ciclone di fuoco che si scagliò dritto sul pirata.

Tutti i presenti erano immobili ad assistere a quella scena che aveva dell’incredibile. A nessuno era mai capitato di poter vedere uno scontro tra due Esperti di quel livello da tanto vicino.

Drake riuscì ad assorbire l’impatto, ma i danni si fecero sentire. Era chiaro che fosse in netto svantaggio, sia in termini di capacità che di equipaggiamento. Per un attimo, White riuscì tuttavia ad intravedere uno strano sorriso beffardo sul volto del capitano.

“Si sta divertendo”, pensò il ragazzo vedendo lo scontro tra i due. Anche se stava perdendo, Drake si stava godendo a pieno la battaglia. Vedeva nel capitano un piacere nel combattere molto simile a quello che vedeva in Nina.

«Allora dannata manica di idioti, vi piace lo spettacolo? Offriamo anche i popcorn! Che cazzo fate lì impalati, correte, abbiamo una missione da portare a termine, CORRETE DANNATI SACCHI DI LETAME!!!» gridò il pirata vedendo i giocatori imbambolati a fissare lo scontro.

Tutti si svegliarono come da un sogno. Il gruppo di guardie nemiche non era tanto distante, ma avevano ancora un buon margine di fuga. Uno dei maghi ancora in vita lanciò un [Veloce come il Vento] e così ricominciò la corsa disperata verso il Core.

White passò di fianco allo scontro tra Drake e GaijHunter, vedendo come il pirata stesse facendo di tutto per tenere occupato l’avversario, così da permettere la fuga al resto del gruppo. La situazione era disperata, ed era ovvio che Gaij non ci avrebbe messo ancora molto prima di liberarsi di Drake, ma quest’ultimo non sembrava dargli un attimo di respiro. I suoi denti argentei brillavano tra i lampi dello scontro.

White si voltò verso il Core e senza soffermarsi oltre ricominciò a correre al massimo insieme ai membri rimanenti. Sapeva che per Drake non c’era altro da fare. Lo stavano lasciando indietro, ma non avevano altra scelta.

“Buona fortuna, capitano”, pensò White mentre sentiva il fragore del duello allontanarsi alle sue spalle.

La corsa a perdifiato nel buio della notte li portò vicini al loro obiettivo. Tra i morti e i dispersi, insieme a lui ora c’erano si e no altri dieci giocatori, e la strada di fronte a loro sembrava molto più lunga e difficile di quanto previsto.

Gli Emperors che prima vedevano in lontananza avevano preso ad inseguirli, lasciando che al resto pensasse GaijHunter.

Per quanto White e gli altri ce la stessero mettendo tutta, avevano a disposizione solo un mago e un unico Bordone Stagionato, facendo sì che il loro bonus alla velocità funzionasse a singhiozzi. Di quel passo, gli Emperors li avrebbero raggiunti in poco tempo.

«Non ce la faremo mai!» gridò disperato uno dei giocatori lì vicino. Nessuno ebbe il coraggio di smentirlo. D’altro canto, sapevano che era una missione suicida, ma nessuno era pronto a una cosa del genere.

White strinse i denti, d’altronde erano ancora vivi e al Core non mancava molto. Non potevano arrendersi, non dopo che Drake li aveva salvati da morte certa.

«Eccoli!» gridò un altro dal fondo del gruppo. Tutti si voltarono e dietro di loro videro una trentina di giocatori armati fino ai denti che erano in procinto di raggiungerli. Era questione di secondi prima che fossero in range per gli arcieri e i gap closer.

Il Core era davanti a loro, lo vedevano, era davvero a pochissima distanza, protetto solo da un basso steccato e una manciata di guardie. I giocatori che erano rimasti più indietro però vennero presi e in pochi istanti l’intero gruppo venne “ingurgitato” dal battaglione nemici, ritrovandosi circondati.

White alzò lo scudo, tentando di proteggere se stesso e i suoi compagni da una pioggia di frecce infuocate scagliata da alcuni arcieri.

[Scudo Energetico]: crea un muro di forza intorno al scudo, così da proteggere anche gli alleati entro 2 metri.

Una barriera di energia si diramò dall’Hoplon, generando un tetto semitrasparente che bloccò diverse frecce, difendendo così molti compagni. White subì qualche danno minore, ma subito un’ [Ondata di Cura] del Bordone Stagionato lo riportò al massimo delle sue forze.

I nemici li avevano già circondati, e i pochi giocatori di livello alto rimasti erano impegnati a proteggerli. White si guardò intorno alla ricerca di un’apertura, ma non sembrava esserci via di fuga.

Inaspettatamente, un raggio argenteo colpì il terreno con abbastanza forza da creare un piccolo fossato tra loro e alcuni nemici. White si voltò nella direzione da cui era provenuto l’attacco e vide che dalla collina stava scendendo a gran velocità un gruppo di giocatori guidato da Azoth. Su di loro sventolava uno stendardo con la bandiera dei Flawless.

«Il gruppo di supporto è arrivato!» gridò un giocatore, felice di vedere facce amiche.

L’impatto tra i due schieramenti fu violento e lo scontro, che prima sembrava perduto, era adesso quasi alla pari. Azoth, armato di due lame affilate, si muoveva facendo strage di nemici, protetto dal grosso scudo di Rentaro.

La piccola valle tra le colline in cui si trovavano era diventata un campo di battaglia tra quasi settanta giocatori. Sulle pendici, lo scontro si faceva sempre più violento, e anche al centro dove si trovava White il combattimento non era da meno. Ora che la pressione dei nemici era diminuita, stavano combattendo ad armi pari.

“Finalmente!”, pensò eccitato White. Era giunto il momento di entrare in azione!

Una pioggia di frecce stava per investirlo, ma d’istinto il monaco buttò a terra l’Hoplon e si gettò di lato attivando [Salto Mortale], riuscendo così a rimanere indenne.

Come da manuale, White era ora sollevato a un paio di metri da terra proprio di fronte a un gruppo di giocatori nemici. Il ragazzo portò il pugno al fianco e condensò il Qi al massimo della potenza.

[Pugno Spirituale]

L’ondata di energia si schiantò contro tre giocatori, scaraventandoli lontano di diversi metri e lasciando un piccolo cratere per terra. Immediatamente il ragazzo si gettò nel bel mezzo della battaglia. Molti dei suoi nemici erano più o meno del suo livello, ma le loro capacità non erano neanche paragonabili alle sue.

White schivava con facilità gli attacchi e ogni volta rispondeva con forza sempre crescente. Il terzo colpo di [Tecnica del Drago] investì un mago che si trovava fuori posizione. Il pugno quasi perforò il corpo gracile dell’incantatore e le fiamme generate dalla forza dell’attacco bruciarono i lembi della sua veste. La potenza rilasciata dalla tecnica lanciò il nemico in aria, esanime.

Il ragazzo si asciugò il sudore dalla fronte, completamente inebriato dal combattimento. Dopo tutti i giorni di duro allenamento con Marco, non poteva trovare occasione migliore dove mettersi alla prova.

Il suo modo di combattere, però, non era passato inosservato. Aveva appena eliminato un ladro prendendolo alla sprovvista, quando un gruppo di nemici lo circondò.

«Che cosa abbiamo qui» disse uno dei quattro. White li guardò attentamente. Erano tutti giocatori di livello 60, tranne uno già al 62. Considerando che lui era solo al 49, uno contro quattro non era di certo una sfida fattibile, nemmeno per lui.

«Non male per un livellino dei Flawless, ma ora ci pensiamo noi!» gridò quello di livello più alto, probabilmente un guerriero, facendo cenno ai due compagni.

Questi, due ladri armati di affilati coltelli, si gettarono roteando verso White. Il ragazzo si trovò impreparato, avendo ancora [Salto Mortale] ancora in ricarica. Non poteva schivarli entrambi; non lo avrebbero ucciso, ma di certo gli avrebbero fatto molto male, e ci avrebbero pensato gli altri due a finirlo. Non era nelle migliori delle situazioni.

Improvvisamente qualcosa immerso in fiamme color rubino si gettò sui due nemici poco prima che arrivassero a portata di White. Un’esplosione illuminò il campo di battaglia, seguita da colonna di fuoco di quasi sei metri che si alzò da terra, mentre l’onda d’urto respinse i due ladri al loro posto.

Tutta l’erba bruciò rapidamente per diversi metri accendendo il prato di migliaia di piccole scintille.

Una mano si poggiò sulle spalle di White. Una ragazza con i capelli argentei si fece avanti al suo fianco. Indossava una lunga veste sacerdotale e indossava dei guanti di cuoio su cui erano incastonate delle grosse gemme colorate.

Silverfox, Tamer Liv. 56 GS 385


Capitolo 56 - Guerra, finalmente - FINE
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