Avatar delle Quattro Reincarnazioni
WRACK!
Il muro della stanza venne sfondato con la stessa facilità con cui si rompe la cartapesta. White teneva le braccia incrociate di fronte a sé nel tentativo di proteggersi dagli attacchi di Hugin. Il corpo dell’uomo sembrava un tizzone, con la pelle color cenere ricoperta da venature ardenti che rilasciavano fiamme di continuo.
Aveva tutto l’aspetto di un demone.
White continuava a muoversi cercando di capire come affrontare la situazione. Il vecchio si era dimostrato un avversario degno di nota. La sua “reincarnazione della terra” gli donava una forza sovrumana e una difesa fuori dal comune, ma da quando aveva attivato la “reincarnazione del fuoco” era diventato una furia.
Tutt’intorno a Hugin le temperature erano quasi insopportabili, tanto che anche solo avvicinarsi significava subire danni e i suoi colpi erano in grado di sciogliere persino il metallo.
“Devo supporre che l’ondata di poco fa provenga da una ‘resurrezione dell’acqua’, portando il numero di forme a 3. Questo significa che ce ne è ancora una…”, valutò Daniel mentre tentava di non essere investito dalle ondate di calore del suo avversario.
Lo scontro tra i due stava mettendo a dura prova il monastero. Sia le abilità di White che la forza dirompente di Hugin avevano distrutto stanze, abbattuto muri e creato voragini nel terreno. Andando avanti di quel passo, la struttura sarebbe collassata su se stessa.
«Allora guerriero, dove sono le tue abilità?!» gridò l’uomo a squarciagola mentre il salone intorno a loro era immerso nelle fiamme.
«Hugin, perché fai questo? Cos’è questo combattimento?!» chiese White nel disperato tentativo di capire in cosa si fosse cacciato.
Una lingua di fuoco passò a pochi centimetri dal suo volto, andando a schiantarsi contro una parete.
«Maestro!»
White si voltò appena in tempo per vedere Ixael paralizzato dalla paura sulla soglia della stanza.
«Maestro! Che state facendo, maestro?!» gridò il giovane con la voce spezzata dal terrore.
Improvvisamente con un rumore secco le travi che sorreggevano il soffitto sopra il ragazzo si spezzarono e l’intero soffitto cedette. Una pioggia di frammenti ardenti cadde verso Ixael.
White non seppe spiegare a sé stesso il motivo di quella scelta, ma il suo corpo si mosse da solo, gettandosi verso il ragazzo con [Salvaguardia]. Con la mano afferrò la tonaca di Ixael per poi saltare con lui fuori dalla stanza.
«Ci è mancato davvero poco!» esclamò White rialzandosi da terra. Aveva fatto da scudo con il corpo al giovane, che se l’era cavata con una botta e qualche graffio.
«Ixael, cosa ci fai qui?!» sbottò all’improvviso il monaco appena rialzatosi «È pericoloso, vai fuori, fuori dal monastero! E non tornare finché non te lo dico io! Chiaro?!»
Il ragazzino, ancora a terra, fissava terrorizzato il monaco.
«M-ma il maestro…» cercò di dire qualcosa ma White venne improvvisamente scaraventato via da un’enorme trave usata come mazza.
Dietro di lui c’era Hugin nella sua ‘resurrezione della terra’, uscito praticamente indenne dal crollo.
«Combatti, per i sette saggi! Combatti e mostrami chi sei davvero! Se non prenderai tutto questo sul serio, sarò costretto a prendermi la tua testa!» sbraitò Hugin gettando la trave e rimettendosi in posizione di combattimento, poi aggiunse «Resurrezione della tempesta!»
Improvvisamente il suo corpo si fece scuro come il cielo poco prima di un grosso temporale. Gli occhi dell’uomo si accesero di una luce azzurrognola e all’improvviso i suoi piedi si staccarono da terra, lasciandolo fluttuare a mezzo metro da terra.
«Mostrami lo spirito che risiede nel cuore dei guerrieri, oppure soccombi alla mia forza!»
A quelle parole, Hugin si gettò per l’ennesima volta contro White. Il suo corpo sembrava carico di energia, sprigionando piccole scariche elettriche tutt’intorno.
I movimenti dell’uomo erano diventati veloci oltre l’immaginabile e i suoi attacchi tuonavano con il fragore della tempesta. Anche quando White riusciva a far entrare un attacco, Hugin riusciva sempre a spostarsi quasi istantaneamente e a schivare il successivo, rovinando qualunque tentativo di combo.
«Allora, che fai? Non reagisci?!» lo schernì Hugin senza smettere di sferrare colpi.
Hugin era un dannato Boss, uno di quelli davvero tosti. White aveva già usato sia [Armatura Ki] che [Epifania], e pure [Pugno Spirituale] non aveva avuto un gran effetto sul nemico. Era davvero coriaceo.
Ad ogni minuto che passava, le sue possibilità di vincere quell’incontro si riducevano.
“Almeno finché continuo a cazzeggiare così”, pensò Daniel con un sorriso beffardo.
Hugin caricò nuovamente l’energia dentro il suo pugno per poi scaricare un gancio contro White, ormai messo al muro. L’attacco andò a colpirlo in pieno petto, scaraventandolo contro la parete con un rombo.
White era fumante e ricoperto di ferite, sembrava reggersi appena in piedi mentre Hugin lo fissava con disprezzo. Dopo quel colpo era rimasto fermo, in silenzio, spezzato solo dal respiro che sistematicamente gli gonfiava e sgonfiava il petto, quasi come una cantilena ritmata.
«Mettiamo la parola fine a questa pagliacciata» disse il vecchio avvicinandosi al monaco pronto per colpirlo per l’ultima volta.
«Per te è finitaaa!»
Con un urlo Hugin cercò di colpire White, ma esattamente in quell’istante il ragazzo si spostò di lato di quel tanto per non essere colpito.
[Salto Mortale]
Con una schivata così, White si spostò appena di un metro o poco più rispetto al fianco del suo avversario, ma grazie alla sua abilità passiva il tutto avvenne in un battito di ciglia.
Ancora prima che Hugin potesse capire che cosa stesse succedendo, White si scaraventò su di lui con un [Calcio Volante] per poi iniziare a colpirlo senza sosta. Il bonus di [Furia Shaolin], che gli aumentava la velocità d’attacco dopo l’utilizzo delle abilità, lo trasformava in una mitragliatrice umana.
Nell’istante in cui Hugin stava per spostarsi, White lanciò il suo asso.
«Uno» disse il monaco.
[Tecnica Superiore del Drago I]
Un montante ricoperto da lingue di fuoco andò a schiantarsi dritto sulla faccia di Hugin, scaraventandolo contro il muro alle sue spalle ancora prima che il vecchio potesse rispondere.
«Due»
[Tecnica Superiore del Drago II]
White scomparve nel nulla, teletrasportandosi proprio al fianco del suo avversario, per poi colpirlo in pieno petto con una gomitata che gli fece sputare sangue.
«Tre» continuò White.
[Tecnica Superiore del Drago III]
L’impatto del pugno carico di energia fece affondare Hugin ancora di più nello spesso muro di pietra dietro di lui, andando a creare profonde crepe tutt’intorno.
L’uomo, ridotto a una maschera di sangue, fissò White sfoderando un sorriso criptico, mentre il ragazzo si preparava a concludere quello scontro.
«Finale» continuò White.
[Tecnica Superiore del Drago, Finale]
Come un’onda, un’infinità di scintille incandescenti iniziarono a roteare vorticosamente intorno al monaco. White balzò in aria verso Hugin per poi gettargli addosso con tutta la sua forza l’ultimo colpo della tecnica. Le fauci di un enorme drago si aprirono di fronte all’anziano prima di serrarsi ed esplodere fragorosamente.
Nemmeno il grosso muro dietro di lui resse l’impatto. Il dragone attraversò la voragine e uscì all’esterno, volando per una decina di metri prima di svanire nel nulla.
In alto, la barra della vita di Hugin si annerì per poi scomparire lentamente, segno che era stato sconfitto.
Missione “Gran Maestro delle Quattro Reincarnazioni” terminata con successo!
Esperienza aggiunta!
White guardò il cielo terso all’orizzonte mentre riprendeva fiato. Era davvero stupefatto dalla potenza di [Tecnica Superiore del Drago]. Tutto sommato l’aver portato a termine quella missione durante la Guerra del Lino non era stato un cattivo affare.
I Flawless lo avevano ringraziato con una Sfera del Potere con cui aveva potenziato, su consiglio di Marco, la [Tecnica del Drago].
“Diciamo che ha fatto la sua porca figura”, si disse ridacchiando. Anche se ormai i suoi Tirapugni Infernali iniziavano a dare i primi segni di debolezza, la sconfitta di Hugin era stato un altro traguardo niente male.
Certo era dovuto entrare nel flusso per poter sconfiggere un avversario tanto forte. Non che la cosa fosse un problema, semplicemente per raggiungere un livello di concentrazione tale in così poco tempo era necessario uno sforzo mentale non indifferente.
Sarebbe bastato che qualcuno l’avesse visto completamente stravaccato sul divano ancora in mutande per capire che qualunque cosa che comprendesse la parola “sforzo” non era nel suo vocabolario quella mattina.
White sentì una presenza dietro di sé e si voltò immediatamente, ma si ritrovò Ixael che fissava il solco nella neve creato Hugin.
«M-maestro…» disse il ragazzo in pieno stato confusionale.
«Ixael io…» White cercò di spiegarsi ma non riuscì a trovare le parole. Il viso sconvolto del giovane gli stringeva il cuore, ma che cosa avrebbe potuto farci lui? Hugin lo aveva attaccato senza un reale motivo e lui si era dovuto difendere.
Con un rumore secco un’altra porzione del monastero crollò su sé stessa a causa dei danni prodotti dallo scontro.
«Ci sarà da riordinare questo maledetto casino» disse una voce severa ben nota.
Ixael e White si voltarono di colpo sconcertati.
«Maestro!» esclamò il ragazzino cercandolo con lo sguardo. Il volto di Ixael sembrava essersi riacceso. White, invece, non era sicuro se quella voce fosse o meno un buon presagio.
“Meglio stare all’erta”, pensò Daniel tenendo alta la guardia.
«Suvvia giovane, ti sembra il modo di comportarti di fronte a qualcuno che è appena trapassato?» disse la voce.
«Trapassato? Hugin? Dove sei maledetto vecchio?!» esclamò White «Se questa storia non è ancora finita vieni fuori che non ho altro tempo da perdere!»
«Calmati, calmati ragazzo! Sei stato bravo, molto più di quanto mi aspettassi» disse la voce. Poi dal pavimento apparve una piccola aura luminosa che lentamente iniziò a prendere la forma di una persona.
Dopo pochi secondi la versione spirituale di Hugin si presentò di fronte ai due ragazzi, tanto increduli quanto confusi.
«Maestro! Oh, maestro! Allora lei è ancora vivo! Siano ringraziati i sette saggi!» esultò Ixael gettandosi a terra in un profondo inchino.
Hugin sorrise leggermente.
«Oh, giovane, vivo è una parola grossa…»
«Che diamine era quello?!» lo interruppe White senza interessarsi troppo dei discorsi tra allievo e maestro.
«Il mio scopo è stato raggiunto, le stelle avevano predetto l’arrivo di un Grande Guerriero, qualcuno dal braccio forte e dal cuore grande» disse Hugin, anche se White non sembrava ancora convinto.
«Io ero qui per misurarne il braccio» spiegò il fantasma, per poi indicare Ixael e continuare «il mio ingenuo allievo, invece, aveva il compito di misurarne il cuore. E tu, White, hai dimostrato di possederne entrambi»
White guardò il fantasma per qualche istanti in silenzio, leggermente irritato da tutto quel parlare per metafore, sbuffando appena.
Un’altra di quelle inutili missioni. Blue l’aveva fregato, avrebbe fatto meglio a diventare un wrestler e l’avrebbe chiusa lì, invece aveva perso la mattinata a parlare con un vecchio e un bambino.
Anzi, con la simulazione dei due, anche se il tutto era stato estremamente realistico e coinvolgente, doveva ammetterlo.
«Ed è per questo» ruppe il silenzio Hugin «che come vuole la profezia, io ti doni il potere delle quattro reincarnazioni pure»
A quelle parole White alzò subito la testa. Una ricompensa?! Ora sì che la cosa gli interessava.
«Le quattro reincarnazioni?» domandò White.
«Reincarnazioni pure, ragazzo. I dettagli prego!» lo bacchettò Hugin. Anche da morto il suo carattere rigido non sembrava essere cambiato.
«I quattro stati dello spirito che connesso a ciò che compone questo mondo donano al Grande Guerriero poteri oltre l’umana comprensione! Il potere della Terra che forgia le montagne, la forza della Tempesta che tuona sui tuoi nemici, l’ardente spirito del Fuoco con le fiamme sempiterne e infine il sollievo delle Acque che tutto possono guarire!» esclamò a gran voce Hugin «Per molti è già strabiliante raggiungere la quiete in solo una di esse, ma coloro il cui destino è scritto nel firmamento possono entrare in comunione con tutte e quattro. Allora si mostrerà il vero potere, e il loro nome verrà scritto nella leggenda!»
White rimase fisso a guardare lo spirito del vecchio gridare a gran voce quella formula senza capirci un granché.
“Dannate quest”, pensò il giovane nella speranza che Hugin decidesse di tagliare corto e dargli quella ricompensa.
«E tu» continuò lo spirito «tu mi hai mostrato di poter possedere un tale potere. Quindi come il mio maestro fece con me e il suo maestro ancora prima con lui e così fino a mille anni fa, io faccio dono del potere delle Resurrezioni Pure!»
Hugin allungò una mano verso White e improvvisamente una luce iridescente iniziò ad addensarsi formando una sfera di fronte a lui.
Poi la sfera esplose con un bagliore acciecante, investendo White.
Classe di Prestigio sbloccata!
Complimenti, sei diventato un Avatar.
Tratti aggiunti:
[Comunione Elementale]: I danni elementali o da abilità spirituali inflitti sono incrementati del 15%.
[Quiescenza]: I danni magici subiti sono ridotti del 15%.
[Meditazione]: I tempi di channeling delle abilità sono ridotti del 7.5%.
Nuove abilità e passive della classe di prestigio verranno aggiunte aumentando di livello.
[Epifania] è stata sostituita con [Resurrezione Elementale].
[Resurrezione Elementale]: per 30 secondi, incrementi tutte le tue statistiche e capacità combattive. All’attivazione, puoi usare una delle 4 Resurrezioni pure.
• Acqua: i tuoi attacchi curano i compagni vicini. Sei immune ai danni critici.
• Terra: la tua difesa è raddoppiata, il tuo attacco è incrementato del 50%. La tua velocità e velocità d’attacco sono dimezzate.
• Fuoco: i tuoi attacchi bruciano il bersaglio. Gli avversari che si avvicinano troppo o ti colpiscono con armi da mischia subiscono danni.
• Tempesta: incrementa velocità di movimento e probabilità di critico. Flututi a poca distanza da terra, ignorando terreno difficile e dimezzando gli effetti che intralciano i movimenti.
Daniel lesse attentamente la scheda tecnica delle sue nuove capacità. Non modificava radicalmente il suo personaggio. Era esattamente come prima solo… più forte.
Era perfetta.
