Addio alla gilda dei WhiteSharks
Daniel prese la mano dell’amica, stringendola con forza. Ora non l’avrebbe più lasciata sola, non avrebbe più permesso a persone come DeepWater di ferirla.
«Benvenuta, Midnight» disse il ragazzo con un sorriso rassicurante.
White si voltò verso i suoi compagni, ancora intenti nello scontro. Era arrivato il momento di mettere fine a tutto.
Midnight vide arrivare una richiesta.
White ti ha invitato in un gruppo. Accetti? [SI] [NO]
La ragazza accettò, ma subito le arrivò un messaggio d’errore.
Non puoi unirti a un gruppo finché fai già parte di un’altro. Abbandonare il gruppo attuale?
La ragazza si bloccò un momento, poi diede l’ok al Supporto.
Hai abbandonato il gruppo.
Ti sei unita al gruppo con [White], [Blue], [Azoth], [Rentaro].
La ragazza sentì come un peso liberarsi dal suo cuore. Ma non era ancora finita, c’era un ultima cosa da fare. Raccolse tutto il coraggio che aveva in corpo e chiamò il Supporto.
«Supporto, apri il pannello della Gilda»
Gilda WhiteSharks
Membri 100/100
Capogilda: DeepWater
Rango: Diamante III
Ricopri il ruolo di Ufficiale
«Supporto» disse Midnight con voce tremante «Abbandonare la Gilda»
Tutti i punti, i ruoli e le araldiche verranno rimosse. Non potrai entrare in un’altra gilda per 24h.
Sei sicura di voler abbandonare la gilda?
Helen sospirò leggermente. Ecco un altro pezzo della sua vita che se ne andava. Un altro brutto pezzo.
«Sì, sono sicura. Abbandona!»
Hai abbandonato la gilda WhiteSharks!
White, che aveva seguito la scena sentendola parlare, non poteva che esserne felice. Vedeva che Helen era scossa, ma aveva avuto il coraggio di fare quel passo.
«Sei stata brava!» esclamò White senza lasciare la mano della ragazza «Ora mostra a quel branco di vermi chi è che comanda!»
Lentamente Daniel lasciò le lasciò andare la mano, che subito andò a stringere l’elsa della spada. In un batter d’occhio Midnight svanì in una nuvola scura per poi riapparire sopra uno dei suoi ex compagni, entrando in combattimento.
Daniel rimase ancora qualche istante indietro, per concentrarsi. Contro Midnight non era potuto entrare nel flusso, sarebbe stato troppo difficile mantenere la concentrazione e parlare con la ragazza. Inoltre anche volendo non sarebbe mai riuscito a rimanere tranquillo così a lungo.
Ma ora che finalmente non rimaneva che menar le mani, poteva dare il meglio di sé. Non gli importava se i suoi danni erano ridicoli o se i suoi attacchi non avrebbero sortito l’effetto di quelli dei suoi compagni, doveva mettersi in gioco per dare una lezione ai WhiteSharks.
La gilda aveva chiamato dei rinforzi, rimanendo quindi in vantaggio numerico anche dopo aver subito diverse perdite. Azoth era ancora preso nel combattimento con DeepWater, il quale riusciva a sopravvivere grazie all’elevata difesa e a un equipaggiamento niente male, anche per una gilda Diamante III.
Nel mentre, Rentaro e Blue tenevano a bada diversi nemici contemporaneamente, di livello ben inferiore al capogilda. Con l’intervento di Midnight, inoltre, le cose stavano migliorando.
“Ora tocca a me”
[Armatura di Ki]: usi la tua energia spirituale per creare un’armatura che riduce i danni subiti per 1 minuto.
Il corpo del monaco venne ricoperto da un’armatura di pura energia e correre dritto verso il nemico più vicino. Il suo bersaglio era troppo impegnato a tenere d’occhio i movimenti di Blue per vedere arrivare il suo pugno, che lo colpì dritto in faccia.
Lo stridio metallico dell’impatto tra l’elmo dell’uomo e il Tirapugni Infernale di White fece quasi rabbrividire i giocatori vicini. Il guerriero venne scaraventato immediatamente in aria, ma subito il monaco rincarò la dose.
[Furia Shaolin]: dopo l’utilizzo di un’abilità, la velocità d’attacco è incrementata del 50% per 2 secondi.
Mentre l’avversario era ancora inerme, White scaricò una serie di pugni, per poi colpirlo con [Tecnica Superiore del Drago II]. La spallata spine il nemico ancora più lontano, portandolo a portata degli attacchi di Blue.
A quel punto, data la potenza della compagna, sarebbe stato inutile infierire sul nemico. Senza fermarsi un momento, White si voltò versi l’altro giocatore che minacciava Blue.
“Un ladro”, constatò osservando l’equipaggiamento leggero.
[Calcio Volante]
[Resurrezione Elementale: Forma Fuoco]: i tuoi attacchi bruciano il bersaglio. Gli avversari che si avvicinano troppo o ti colpiscono con armi da mischia subiscono danni.
Come un meteorite White si gettò sul ladro, prendendolo in pieno con [Tecnica Superiore del Drago III]. Il fuoco ricoprì il nemico, infliggendogli ingenti danni. Grazie a [Meditazione], il tratto datogli dalla sua nuova Classe di Prestigio, i cooldown delle sue abilità erano stati ridotti e a breve avrebbe potuto già riutilizzare il [Pugno Spirituale].
Ma prima, non diede il tempo di rispondere al suo avversario, colpendolo con un il quarto e ultimo attacco della [Tecnica Superiore del Drago]. Le fiamme della tecnica, unite a quelle della Resurrezione Elementale, andarono a formare un’enorme testa bestiale che esplose all’impatto.
Non appena messo fine alla vita del primo nemico, Blue si gettò subito sul ladro. Questo non aveva ancora toccato terra, rimanendo quindi in balia di qualunque attacco.
[Teletrasporto]
La ragazza immediatamente si posizionò al fianco del suo bersaglio, poi, con un veloce movimento della mano, fece cambiare di colpo colore alla sua Sfera, che divenne rosso rubino.
[Rilascio (Rosso): Martello Tonante]
Lo stocco divenne improvvisamente un enorme martello, la cui testa doveva essere di quasi due metri di diametro. Agilmente la ragazza balzò e scaraventò l’arma contro il ladro, schiacciandolo a terra con un rombo. La forza d’impatto fu tale da aprire crepe nel terreno del selciato rilasciando forti onde d’urto.
White era ancora incredulo, cercando di capire come una maga potesse usare un’abilità da guerriero, quando Blue cambiò di nuovo il colore alla sua sfera.
[Rilascio (Blu): Tuono Superiore]
All’improvviso dal cielo cadde un fulmine enorme, che andò a colpire proprio la ladro. La forza di un’abilità simile fu tale da alzare un forte vento che spinse indietro tutti coloro che si trovavano troppo vicino alla zona d’impatto. Anche White dovette quasi aggrapparsi al terreno per non essere sbalzato indietro.
I danni furono così alti che sarebbe bastato forse anche solo quello per mettere KO l’avversario.
White non riusciva a credere ai suoi occhi. Quella ragazza era una sorpresa continua. Non aveva mai visto un mago usare abilità da guerriero, ma avere a disposizione anche quelle da chierico, e potenziate per giunta, era qualcosa di impensabile! Chissà quali altre abilità fenomenali e nascoste aveva Blue?
Proprio in quel momento, Rentaro, con l’aiuto di Midnight, mise KO anche l’ultimo dei suoi assalitori. Il gruppo si concentrò sullo scontro tra Azoth e DeepWater, ormai visibilmente al termine.
Il ragazzo infatti teneva ancora alte le sue due spade corte, puntate dritte verso il corpo martoriato del guerriero. DeepWater sembrava perdere sangue ovunque, mentre Azoth era stato colpito di striscio solo un paio di volte.
«Voi… maledetti stronzi» inveì il guerriero esausto.
«Finiamola qui, DeepWater. Questo scontro ormai è terminato, nessuno dei tuoi può tenerci testa, nemmeno tu o il tuo equipaggiamento da capogilda. Ammettilo, siete stati sconfitti.» lo intimò Azoth freddo, come ci si aspettava da un combattente del suo rango.
DeepWater, visibilmente fuori di sé, stava per rispondere con un’altra serie di insulti quando una presenza oscura si materializzò di fronte a lui.
[Balzo delle Ombre]
Midnight, apparsa all’improvviso, fissò negli occhi il suo vecchio capogilda con un misto di odio e rancore. Era ora di finire ciò che avevano iniziato.
[Lama delle ombre]
«Addio, Deep.»
[Assassinio]
Con la stessa rapidità con cui era apparsa, Midnight si teletrasportò dietro DeepWater. La lunga spada ricoperta di oscurità affondò nell’armatura del guerriero, passandolo da parte a parte.
CRITICO!
La ragazza estrasse la lama dal corpo dell’uomo che aveva affiancato per due lunghi anni. Le bastò un tocco perché DeepWater cadesse a terra di faccia a terra, esanime, in una pozza di sangue.
La ragazza si guardò intorno qualche istante, cercando con gli occhi possibili sopravvissuti. Per loro fortuna, la Villa era stata completamente svuotata da qualunque pericolo.
«Ci vorrà un po’ prima che tornino, non c’è nessun respawn all’interno di questa Villa. DeepWater diceva che costavano troppo e non sarebbero mai serviti!» spiegò Midnight.
Blue le si avvicinò squadrandola con attenzione, poi le allungò una mano ed esclamò: «Piacere, io sono Blue, benvenuta nei Rainbows!»
Anche Midnight la osservò un momento prima di ricambiare la stretta di mano. Chi era davvero quella ragazza? Aveva visto come aveva combattuto, come era stata in grado di sconfiggere dei giocatori di livello ben più alto del suo. Eppure non aveva un graffio.
Non aveva mai sentito parlare di una donna così forte tra le Grandi Gilde. Che fosse un’altra professionista amica di White?
«È… è un vero piacere. Sono Midnight e… io non so davvero che dire in questo momento…» rispose la ragazza ancora disorientata.
«Non c’è bisogno di dire niente per ora» esclamò White «è meglio andarcene da qui e trovare un posto sicuro. Anche fuori da Damathia, probabilmente. Anche se non si scatenerà una guerra contro di noi, vorrei evitare di dover affrontare altri WhiteSharks per le strade della città! Per non parlare del fatto che abbiamo attivato il PvP in un’area privata, quindi anche le guardie a breve inizieranno a romperci…»
L’intero gruppo asserì e senza aggiungere altro si diressero fuori città. Azoth e Rentaro, dopo un breve saluto, lasciarono il party e se ne andarono per la loro strada. Sia White che Midnight erano ancora a bocca aperta all’idea di essere stati tanto vicini a due leggende come loro.
Una volta raggiunto un luogo sicure e lontano da Damathia, i tre si fermarono un momento per riprendere fiato e fare il punto della situazione. Erano successe molte cose in così poco tempo che sarebbe stato anche solo difficile spiegare perché si trovassero lì.
«Grazie» disse all’improvviso Midnight, facendo un leggero inchino agli altri due «senza di voi, io…»
Blue si avvicinò alla ragazza squadrandola per un istante, per poi abbracciarla con forza «Tranquilla! Non permetteremo mai più che gente del genere possa avvicinarsi a te! Ora fai parte dei Rainbows!»
Midnight ricambiò l’abbraccio guardando White, quasi imbarazzata per quella manifestazione d’affetto, poi aggiunse: «Ma… chi sono i Rainbows?»
Subito Blue si staccò, capendo il disguido.
«Oh, cavoli» esclamò la maga «dimenticavo che in tutto questo trambusto non ci siamo ancora presentati! Io sono Blue, Maga, Incantalame, e con il qui presente White – che immagino tu conosca già – stiamo cercando membri per una nuova gilda!»
Midnight rimase a fissare i due, come se stesse cercando di collegare.
«Sì, ecco Midnight, quello che ero venuto a chiederti era se volevi, per caso, unirti a noi… cioè ci servono altri 5 membri e non sarà facile trovarli, ma con te ne mancherebbero solo 4…» spiegò White un po’ impacciato «e beh, io sarei felice di averti con noi…».
La ladra non sembrava ancora dare segni di vita, lasciando White e Blue interdetti. Poi improvvisamente un enorme sorriso si disegnò sul viso di Midnight.
«Io… sarei felicissima di entrare a farne parte!» esclamò la ragazza «Sono in debito con voi, ma per me entrare nella vostra gilda non sarebbe che un onore, davvero!»
«Allora è deciso!» disse Blue contenta «Mi sembra che te la cavi anche bene nel combattimento, ci farà comodo un Ladro come te! Sicuramente darai meno problemi di quell’altro…»
White rise appena, pensando a Red. Dentro di sé sentiva una strana felicità, ora che Midnight si era unita a loro.
«Bene, ora chi manca?» domandò Blue voltandosi verso il monaco «Sei te quello con gli amici»
«Ho già pronte un paio di idee, ma preferire andare da solo questa volta…» disse Daniel.
«Ma?! Come, ci abbandoni di già?» domandò Midnight stupita.
«Diciamo che ai prossimi vorrei parlare faccia a faccia… in real ecco» specificò il ragazzo «se riuscissi a portare questi con noi, saremmo a cavallo»
«È gente forte?» domandò Blue incuriosita dalla scelta di White. Andare addirittura a parlare di persona per assoldare nuovi gildani non era una pratica comune, doveva avere una certa considerazione di quei giocatori.
«Molto più di quanto uno possa aspettarsi» rispose White.
Così il ragazzo si divise dalle due compagne, lasciando a Blue il compito di spiegare un po’ la situazione a Midnight, per quanto le fosse possibile. Entrambi ancora non sapevano esattamente quanto potevano dire riguardo a Black e ai TheSociety. La cosa migliore in quel momento era probabilmente tenere un profilo basso e non approfondire troppo la questione.
Daniel sloggò, togliendosi la TechMask e tornando nella sua stanza solitaria. Si alzò dal divano, prese giacca e tracolla, e si diresse immediatamente verso l’esterno del Café.
Guardò l’orario. Erano appena passate le 16. Se non aveva sbagliato i conti, sarebbe passata una metro per la periferia nord entro pochi minuti, così sarebbe riuscito ad arrivare prima che facesse buio.
Era ancora euforico per l’ingresso di Midnight nella Gilda, ma quasi gli tremavano le gambe per l’ansia di dover andare a parlare con i prossimi due giocatori.
Non poteva lasciarseli scappare, per nessun motivo.
