Un oscuro potere
Sovereign
[Ace] – Campione di Magnus, GS 890
[King] – Sventratore Oscuro, GS 820
[Queen] – Scatenata, GS 850
[Knight] – Arcidruido, GS 810
[Two] – Clown, GS 805
Guardiani
[Azoth] – Lama Argentea, GS 915
[Rentaro] – Guardiano, GS 870
[FuocoFatuo] – Stregone, GS 815
[Hardaal] – Astrologo, GS 810
[Feziro] – Ranger, GS 830
Blue era immobile mentre leggeva il nome di suo fratello nella lista dei Guardiani.
La barra del caricamento era quasi piena. Alla vista delle due gilde sfidanti, era calato il silenzio all’interno della sala. Ad esclusione di Pickle, che osservava lo schermo senza capire, tutti i presenti avevano intuito che quello scontro non era uno scherzo.
Da un lato la seconda squadra dei Flawless era nota per la sua forza, tanta da potersi quasi paragonare a una delle Grandi Gilde. Proprio l’anno prima, per un soffio, si erano fatti scappare l’opportunità di entrare in quel ristretto club, composto dalle prime dieci gilde più forti.
Quell’anno, a causa dell’Eternal League, la competizione si era fatta molto più intensa e i Guardiani oscillavano tra le prime posizioni a Diamante II e le ultime a Diamante I.
Dei Sovereign, invece, nessuno aveva mai sentito nulla, cosa alquanto strana per una gilda a quei livelli. Per non parlare dei GS dei cinque componenti, tutti molto alti, con addirittura un membro che arrivava a 890. Per i Guardiani sarebbe stata una partita particolarmente difficile.
Improvvisamente la schermata di caricamento svanì e apparvero le prime immagini dello scontro. Subito, tutti si accorsero che c’era qualcosa di diverso dal solito.
La telecamera stava riprendendo un’ampia sezione di Arena, centrata sui Sovereign, che sembravano spostarsi alla ricerca di un luogo più vantaggioso per attaccare gli avversari.
«Vedete anche voi quello che vedo io?» domandò Orange a bocca aperta mentre col dito indicava il capogilda dei Sovereign, Ace. Nessuno aveva mai visto una cosa del genere.
Era comune, soprattutto per i guerrieri, avere avatar di dimensioni superiori alla media. Orange stesso era alto due metri e più, sovrastando tutti i suoi compagni con la sua imponenza.
Ma Ace era ben diverso. In confronto, anche il guardiano dei Rainbows sarebbe sembrato un tappo. Quell’uomo sembrava essere alto almeno tre metri e mezzo, ricoperto da un’armatura dorata con l’elmo a forma di leone. In mano teneva una mazza che poteva essere tranquillamente delle dimensioni di un comune giocatore.
«Sono queste le squadre a Diamante, ora?» domandò spaventato White.
«Chissà come ha fatto? Non dovrebbe essere possibile creare personaggi così alti» commentò Plum.
«No, non è possibile, ne sono sicuro» disse Orange «ci avevo già provato con un vecchio pg, ma l’editor di NEXT ha dei parametri fissati che non possono essere aggirati per nessun motivo. Anche se a questo punto forse mi devo ricredere…»
Blue, in silenzio, non faceva altro che osservare l’enorme guerriero dorato sullo schermo.
“Che sia… un’altra razza?”, si domandò la ragazza. Da quando era diventata una Sangue di Drago si era messa alla ricerca di informazioni riguardo le razze su NEXT, ma i risultati erano stati deludenti.
Non aveva trovato nulla, segno di quanto fosse difficile ottenerne una. E a ben vedere: aveva usato il potere del Sangue di Drago un’unica volta ed era stato durante lo scontro con GaijHunter. Se era riuscita a tenergli testa era stato solo grazie a quello.
“Se davvero è così, si mette male fratellino…”, pensò Blue preoccupata. I bonus dati dalle razze sembravano essere davvero influenti. Vedendo Ace e la sua stazza, la ragazza non poteva far altro che pensare a qualche razza di giganti o simili. Con un GS così alto poi, erano di fronte a un avversario davvero temibile.
«Questo qui ce lo portiamo all’EL, cazzo…» esclamò Red visibilmente innervosito dalla situazione, poi sdrammatizzò: «Almeno con una testa così grande sarà impossibile mancarlo!»
Orange rise appena, ma in cuor suo era preoccupato. World Awaken, l’ultima espansione, sembrava aver portato molti più contenuti di quanto si aspettasse. Aveva sottovalutato quanto potesse essere vasto NEXT, e se voleva portare quella gilda all’Eternal League, non poteva permetterselo. La sua conoscenza del gioco, anche se poteva sembrare solo nozionismo fine a sé stesso, era fondamentale.
Tutte le gilde che si rispettavano avevano un theorycrafter professionista, solo che in genere non scendeva anche in prima linea.
«Wow! Avete visto?!» gridò Silverfox, facendo sobbalzare Orange, che tornò con l’attenzione allo scontro.
«Capo!» esclamò Rentaro mentre si muoveva a zig zag per proteggere al meglio i suoi compagni.
«Sì, lo vedo anche io!» gli rispose Azoth. Aveva il fiatone, e avevano praticamente appena iniziato. Il primo scontro con quella gilda non era andato come sperava, i loro avversari erano degli ossi duri e avevano rischiato di lasciarci le penne.
A Diamante non era come nelle altre arene, lì ogni scontro era fondamentale, ogni squadra doveva dare il massimo, altrimenti sarebbe retrocessa senza nemmeno accorgersene.
Per loro fortuna, grazie a Hardaal e FuocoFatuo con i loro buff, erano riusciti a superare in velocità i loro avversari, salvandosi il collo con una ritirata tattica. Stranamente, i Sovereign non si sono fiondati immediatamente su di loro, dandogli il tempo di curarsi e riprendersi.
«Hardaal, cosa dicono gli astri?» domandò il capogilda all’astrologo.
[Osservare il cielo]: Osserva il cielo e leggi le costellazioni. Genera un buff casuale.
Una serie di puntini luminosi simili a stelle e galassie riempì il cielo, e dopo pochi istanti Hardaal rispose: «Siamo baciati dalla buona sorte capo, Canes Venatici!»
“I Cani da Caccia, bene!”, pensò soddisfatto Azoth. I buff di Hardaal erano ottimi, ma essendo casuali non sempre arrivavano al momento giusto. Ma i Canes Venatici era perfetto, andando a incrementare la velocità di movimento e la penetrazione dell’armatura.
Con la prima, potevano muoversi con molta più libertà sul campo, con la sicurezza che i Sovereign non potessero catturarli. La penetrazione armatura invece era fondamentale per Ace.
«Ti farò a pezzi» sussurrò a denti stretti Azoth, stringendo con forza le sue due lame affilate. Il gigante, grazie alla sua stazza, sembrava indossare un’armatura molto più spessa del normale, tanto che molti attacchi fisici sembravano quasi inefficaci.
«Ci siete? Come abbiamo provato ieri, non sono ammessi errori!» gridò il ragazzo ai compagni ora che finalmente erano tornati in vista del gruppo nemico. Tutti vennero ricoperti da un’aura scura e iniziarono a sentirsi sempre più leggeri mentre la loro velocità di movimento aumentava.
«Ommerda» imprecò Rentaro «Via! Via!»
I cinque giocatori riuscirono a scansarsi giusto in tempo quando dal cielo cadde qualcosa di scuro che andò a schiantarsi nel mezzo della loro formazione. Un istante dopo l’impatto, una nube nera come l'inchiostro riempì la zona.
«Attenti, è velenosa!» disse Hardaal cercando di allontanarsi il più possibile dal gas. La nube tossica lo aveva tagliato fuori dal gruppo, e ora era rimasto indietro.
Improvvisamente, un’enorme mano di energia munita di artigli sbucò dalla nebbia e afferrò l’astrologo, facendolo svanire in un attimo dalla vista dei compagni.
«Cazzo!» gridò Azoth fermandosi di colpo per tornare indietro ad aiutare il compagno. Che abilità erano? Aveva già visto meteore velenose in passato, ma nulla che potesse poi generare una mano spettrale in grado di fare quel grab.
«Presto, tutti indietro, tiriamo fuori Hardaal, muoversi!» ordinò Azoth correndo a perdifiato, seguito dal resto del gruppo, ma un urlo squarciò l’arena.
[Hardaal] è stato sconfitto.
Il messaggio del supporto non diede il tempo ai quattro di capire cosa stesse accadendo.
Dalla nebbia oscura uscì King, vestito come un barbaro delle steppe, a petto nudo e con un gonnello di pelliccia. Nella mano destra teneva uno spadone di pietra vulcanica completamente smussato e poco lavorato, mentre nella sinistra trascinava il cadavere di Hardaal, tenendolo per una gamba.
Azoth venne accecato dalla rabbia. Come osava trattare così il suo compagno? Dov’era il rispetto?
Ora King era rimasto da solo, isolato dalla sua gilda, che si trovava proprio dalla parte opposta. Non c’era modo per lui di fuggire.
“Una vita per una vita”, pensò Azoth furioso e immediatamente scomparve nel nulla.
[Salto Dimensionale]: ti teletrasporti al di sopra di un punto qualunque che vedi. Per 10 secondi guadagni Schivata +7%.
Il ragazzo riapparve all’istante proprio sopra il guerriero. King lo stava già fissando con un sorriso malefico. Da quella distanza poteva vedere come il corpo dell’avversario fosse chiaro, quasi grigiastro, e ricoperto da profonde ferite scure e violacee che però non sanguinavano.
Azoth strinse le sue due lame, pronto a colpire.
[Filo Lunare]: i prossimi 7 attacchi hanno il 15% di Probabilità di Critico aggiuntiva. I Critici infliggono il 20% di danni in più.
[Maestria con Due Armi]: se impugni due armi, guadagni Amplificazione Danno +8% e Riduzione Danno Fisico 5%.
Insieme ai buff ottenuti poco prima dal suo stregone, FuocoFatuo, e Canes Venaci di Hardaal, il DPS dei Guardiani era pronto a scaraventarsi con tutta la sua forza contro il nemico.
[Danza d’Argento Superiore]: ti getti sul bersaglio seguito da 11 pugnali volanti che infliggono il 100% del danno e ignorano il 12.5% dell’armatura.
Dietro di lui si materializzarono le lame dell’abilità. Proprio il giorno prima BlueDragon gli aveva donato una Sfera del Potere, che gli aveva permesso di migliorare Danza d’Argento. In quel modo aveva incrementato il numero di pugnali e il danno inflitto, trasformando la sua abilità finale in una “one shot – one kill”.
Di fronte si era trovato un guerriero, cosa che rendeva improbabile ucciderlo con solo la Danza, ma col setup da assassino di Azoth quella sottospecie di barbaro seminudo non avrebbe avuto chance.
Elias si gettò rapido contro King, le lame volanti fischiarono andando ad infilzarsi sul corpo dell’uomo.
“Qualcosa non va”, realizzò Azoth. Non c’era stato un critico. Nemmeno uno!
“Non è possibile!”, pensò terrorizzato. Di undici pugnali e due colpi dati inferti con le sue lame, non poteva credere a ciò che era successo. Con quasi il 60% di probabilità era impensabile che una cosa del genere potesse avvenire!
Che fosse una capacità della sua classe di prestigio, lo Sventratore Oscuro? Con World Awaken le combinazioni di classi e abilità erano cresciute in modo esponenziale ed erano apparse decine di classi di prestigio sconosciute o uniche.
Azoth estrasse le due lame dal corpo del nemico, poi alzò lo sguardo verso il suo avversario. Di fronte si trovò il sorriso crudele di King, che lo fissava noncurante del combattimento. Le lame avevano perforato le sue carni con estrema facilità, ma dalle ferite non usciva sangue e la sua vita non era calata in maniera particolare.
«Adesso» disse il barbaro con voce profonda «tocca a noi!»
L’uomo scaraventò enorme spadone nero contro il ladro, usandolo allo stesso modo di una qualunque mazza. Non sembrava avere una lama particolarmente affilata, ma erano la stazza e il peso che lo rendevano spaventoso.
Azoth iniziò a schivare i colpi del nemico. Era impressionante come potesse usare quell’arma con una sola mano e riuscisse soprattutto ad attaccare a velocità sostenuta. In generale, armi tanto pesanti erano ben più lente.
«Ora ti schiaccio!» sbraitò King, sollevando lo spadone al cielo. Tutto ad un tratto intorno ai due giocatori si fece buio, mentre lo spadone cominciava ad emanare un’aura terrificante.
Azoth poteva percepire l’energia di quel colpo ancora prima che questo venisse scaricato. Senza pensarci si voltò, pronto a scappare. Doveva allontanarsi il prima possibile!
[Quick Silver]: scatta in avanti, incrementa la tua velocità d’attacco del 20% per 5 secondi.
Un’aura argentea lo ricoprì e si gettò verso i suoi compagni, ma non fece in tempo. King colpì il terreno a tutta forza, generando un’enorme onda d’urto che investì il ladro gettandolo a terra. Subito il terreno iniziò a vibrare, mentre delle crepe sempre più profonde si aprivano. Da queste, una serie di mani, braccia, costole e altre ossa iniziarono ad affiorare, ricoprendo l’intera area precedentemente colpita dall’onda d’urto.
Sul bordo della zona, le ossa erano tanto fitte da andare a creare un vero e proprio muro alto quasi tre metri.
Azoth non riusciva a credere ai suoi occhi. Sembrava essere l’opera di un necromante, ma non ne aveva mai visto uno combattere in quel modo. Improvvisamente una fitta al ventre lo colpì e dalla sua bocca iniziò a colare sangue.
Stato [Rallentato] aggiunto.
Stato [Avvelenato] aggiunto.
«Merda!» imprecò Elias, mentre sentiva il panico farsi largo dentro di lui. Era in un’arena chiusa dalla quale non poteva scappare, contro un nemico estremamente resistente, e ora era pure sotto l’effetto di debuff piuttosto pesanti. Non c’erano vie di fuga.
«Cosa?» domandò King con finto stupore, mentre i suoi occhi non facevano altro che gridare al massacro «Ti sei già arreso? Non pensi che sia un po’ presto, non ti ho ancora presentato i miei amici»
Lo sventratore mostrò il palmo della mano al ladro. Una luce violacea illuminò la zona, poi da King iniziarono a partire diverse sfere di energia che si tuffarono rapide nel terreno.
Non passarono nemmeno due secondi che in quei punti il suolo ricominciò a smuoversi, per poi iniziare a far uscire mani, braccia, teste e interi corpi. O meglio, cadaveri.
Scheletri e zombie, almeno dieci, si tirarono a fatica fuori dal terreno, tutti armati e pronti a combattere.
Azoth era senza parole. Uno di loro, circondato da fiamme scure, era Haardal.
“Quel… quel bastardo lo ha usato per rianimarlo!”, pensò il ladro mentre con gli occhi cercava una via di fuga da quella situazione. Ma non sembravano essercene.
King lo guardava, spietato, assaporando il terrore nel suo nemico. Il guerriero rise sotto i baffi mentre con un leggero movimento del dito indicò Azoth.
Immediatamente i non morti si voltarono verso il ladro.
