Forgiarune
«Allora, vediamo un po’…» disse Red osservando l’enorme catasta di oggetti che aveva appoggiato al muro. Era andato con Pickle alla casa d’aste dove, grazie ai fondi della gilda, era riuscito ad acquistare praticamente tutto il necessario per costruire il suo laboratorio.
Per fortuna possedeva già alcuni strumenti, come un
«Gli strumenti del mestiere ci sono tutti» spiegò Red indicando i vari oggetti «il problema è questa cazzo di base, non ci sarà mai spazio. O almeno, spazio per altro…»
Facendo due conti, infatti, il laboratorio avrebbe occupato praticamente l’intera stanza, non lasciando più spazio nemmeno al tavolo.
«Beh, dovremo allargare la stanza allora!» rise Pickle.
«Non è una brutta idea, sai?» constatò Red «Se solo non ci volessero un fottio di soldi… Ma anche per quello ho un piano. Allora, che classe di prestigio hai, per cominciare?»
Pickle guardò il ladro confuso.
«Classe di Prestigio?» domandò il ragazzo senza capire.
«Cos-» Red si morse la lingua per non scoppiare «Tu vorresti davvero farmi credere che sei oltre il 50 e non hai nemmeno pensato di prenderti una fottutissima classe di prestigio?!»
«Io, beh, non ho ancora capito bene come funzioni il gioco…» gli rispose il guerriero in tono avvilito.
«Ma guarda te che cazz… vabbé, forse anche meglio così» si calmò Red sbuffando rumorosamente «Almeno non sei finito con una di quelle classi di merda super comuni. Per tua fortuna ho un contatto che potrebbe darci una mano, trasformando quelle tue tozze e inutili mani da guerriero in armi perfette per la nostra fucina: una bella CdP nascosta!»
A quelle parole, a Pickle s’illuminarono gli occhi. Red lo voleva aiutare dandogli la possibilità di entrare in una Classe di Prestigio estremamente rara! O almeno, così aveva capito lui. Qualunque cosa fossero quelle classi, oltretutto.
Ma al guerriero tutte quelle informazioni meccaniche non interessavano, a lui bastava stare in compagnia e godersi il gioco.
I due lasciarono la base così com’era e si diressero verso la fermata dei vari carri per il trasporto veloce. Dovevano dirigersi ad Eraiki, una cittadina non molto distante da Damathia. Il viaggio non era breve se fatto a piedi, ma con i carri sarebbero bastati pochi minuti.
Red pagò per entrambi un biglietto d’andata, dato che Pickle era completamente a secco di soldi. Il tragitto costeggiava le alte montagne di Myadi fino a tornare a valle, per poi procedere per le grandi distese erbose vicino a Damathia.
Il viaggio fu particolarmente tranquillo, tranne per le insistenti domande del guerriero che però non ricevettero nessuna risposta se non qualche sbuffo infastidito di Red.
Una volta giunti alla piccola cittadina, i due si diressero verso quella che aveva tutta l’aria di essere la bottega di un artigiano da cui fuoriusciva un baccano assordante.
«È permesso?» domandò Red ad alta voce per potersi far sentire anche in tutto quel rumore.
«Chi… oh, ma che piacere, Red!»
Da una stanza fece capolino un uomo basso e tarchiato. Portava una barba che quasi toccava terra e osservava i due attraverso degli spessi occhiali completamente ricoperti da fuliggine. Era un NPC, ma si comportava esattamente come se fosse un amico reale del ladro.
«Quanto tempo, quanto tempo!» esclamò l’uomo «Allora, sei venuto perché hai cambiato idea?»
Red rise appena: «No, no, mi spiace, ma ormai io ho scelto la mia strada»
«Ah, immaginavo, mio fratello è sempre stato più convincente. Non so come sia possibile, sarà che è più alto!» disse l’uomo accarezzandosi la barba «Orsù, allora, cosa ti porta nella mia umile fucina?»
«Toko» disse Red usando il nome del fabbro «sono qui perché tu possa passare le tue conoscenze a questo ragazzo. Diciamo che è il mio… garzone.»
«Pensi sia adatto? Sai anche tu che con la magia runica non c’è troppo da scherzare»
Red sorrise appena. Non era un amante del gioco di ruolo, ma alla fine quel NPC gli era simpatico, e sapeva bene che se non fosse stato all’altezza probabilmente non sarebbe riuscito ad ottenere la classe per Pickle.
«Il ragazzo è ancora acerbo, ma ha del potenziale!» spiegò il ladro, senza soffermarsi su quale fosse il “potenziale” di cui stava parlando «Ora abbiamo assolutamente bisogno delle tue conoscenze per poter continuare il nostro lavoro!»
«Ah, capisco, allora anche tu ammetti che le diavolerie di mio fratello non sono sufficienti, eh?» disse Toko ridendo fragorosamente.
«Toko, tuo fratello Pok è un ingegnere e non posso che ringraziarlo per avermi insegnato ciò che sa, ma sì, ammetto che ora abbiamo bisogno anche di te!» spiegò Red. Pok era stato l’artigiano che gli aveva permesso di entrare nella Classe di Prestigio dell’Ingegnere. A differenza di Toko, il fratello studiava strani meccanismi e marchingegni complessi, e con quella CdP ora Red era in grado di produrre oggetti mai visti prima e di sfruttare svariati oggetti consumabili al meglio.
Ne erano un esempio l’arma di Orange, ma anche tutti i suoi proiettili colorati in grado di modificare radicalmente il suo modo di combattere.
«Beh, direi che per cominciare potremmo fare un piccolo test!» annunciò teatrale Toko guardando Pickle, che nel mentre si era già person osservando gli oggetti appesi per la bottega.
«Che genere di test?!» chiese Red un po’ preoccupato. Se fosse stato necessario produrre oggetti complessi, era certo che Pickle non sarebbe mai stato in grado di farcela, nemmeno col suo aiuto.
«Se Pickle sarà in grado di creare uno
Red fece un sospiro di sollievo. Gli
Erano generalmente oggetti inutili, ma per fortuna anche altrettanto semplici da costruire.
«Perfetto!» disse Red «Possiamo usare la tua fucina?»
Toko acconsentì e accompagnò i due verso la forgia. Avevano a disposizione tutti i materiali necessari e avrebbero potuto usare qualunque materiale extra. Il vincolo più importante era però che Pickle avrebbe dovuto lavorare da solo: Red poteva dargli consigli e controllare lo svolgimento dei lavori, ma non si sarebbe potuto intromettere per nessun motivo.
«Non c’è un numero minimo di tentativi» spiegò Toko «Però vedete di non metterci tutta la giornata! Chiamatemi quando avete finito, io andrò a riposarmi un po’ di là…»
Missione: Mostrare le proprie capacità
Tipo: Artigianato
Descrizione: Toko, il fabbro di Eraiki, vuole vedere se sei in grado di produrre uno Scudo da Spalla di rango Argento. Puoi usare tutti i materiali disponibili nella fucina, insieme a qualunque materiale in tuo possesso.
Tempo limite: 5h
Livello: —
Difficoltà: Argento
Ricompensa:
50 Zed
Accesso alla Classe di Prestigio: [Forgiarune]
Pickle lesse attentamente la quest che gli era appena apparsa davanti.
«Ma Red, sei sicuro? Io non ho mai forgiato niente in tutta la mia vita…» disse Pickle.
«È un ordine Pickle, mi serve un dannato forgiarune, e mi serve molto fortunato. Se avessi potuto scegliere qualcuno con delle cazzo di mani, avrei scelto Silverfox. Però nessuno ha il tuo culo, quindi mi devo accontentare. Adesso accetta quella dannata missione e non fare storie, ti aiuterò io! Cosa cazzo ci vorrà a fare un cerchio di ferro!» lo sgridò Red, impaziente di andarsene. Aveva in programma ancora un sacco di cose da fare, e perché tutto fosse pronto aveva già in programma di fare nottata. Non voleva però stare lì un’ora per seguire Pickle.
Il ragazzo, senza ulteriori domande, accettò la missione e si mise all’opera.
Red lo seguì passo passo, spiegandogli a grandi linee come fare. Ci vollero quasi dieci minuti quando Pickle alzò gli occhi dal tavolo di lavoro.
«Finito!»
[B]
Red sbiancò vedendo il risultato. Non solo non era nemmeno della forma richiesta, ma presentava pure dei fori in alcune sue parti. Il lavoro era dozzinale, e con così tanti tanti difetti che Red non trovò nemmeno la forza di elencare.
Senza dire altro prese lo scudo e lo gettò dritto su una pila di scarti e ferraglia, poi afferrò il martello e lo spinse contro il petto di Pickle, digrignando i denti.
«Di nuovo» gli ordinò Red cercando di trattenersi per non mangiare vivo il ragazzo. L’incapacità di Pickle era frustrante ma d’altronde non ci poteva fare molto, se non seguirlo passo passo.
A differenza della prima volta, infatti, Red stette al fianco di Pickle controllando da vicino il lavoro e spiegandogli ogni passaggio.
Dopo altri dieci minuti, il risultato fu uno
«Se esistesse un grado sotto al Bronzo, sappi che questo pezzo di latta non lo meriterebbe tanto fa schifo» ruggì Red passando altri materiali a Pickle, il quale capì subito che era ora di rimettersi al lavoro.
I due continuarono imperterriti a forgiare per un tempo indefinito. Ogni volta che Pickle terminava, il risultato non era mai corretto. Red allora lo seguiva sempre di più, senza dargli spazio, senza lasciargli il tempo di pensare. Ogni singolo colpo di martello veniva scrupolosamente seguito da Red con controllo maniacale.
Non doveva permettere a Pickle di fare nemmeno un passaggio da solo, altrimenti sarebbe stato in grado di rovinare qualunque creazione.
“Perché dovevo trovare il più grosso imbranato che il mondo abbia mai visto…”, pensò Red al tredicesimo scudo gettato via. La pila degli scarti era ormai diventata una montagna di metallo, ricoperta di scudi di ogni forma, colore e dimensione, nessuno però era riuscito a superare il grado Bronzo.
Il tempo continuava a scorrere, non ne rimaneva ancora molto prima che la missione fosse considerata un fallimento.
«Dai Pickle, questo è il ventisettesimo tentativo non ci sarà una cazzo di ventottesima possibilità è chiaro? Vedi di non sbagliare!» lo intimò Red mentre il giovane dava gli ultimi colpi al disco metallico di fronte a sé. A Pickle sembrava di aver capito come funzionava, ad ogni scudo prodotto con l’aiuto di Red riusciva a risolvere un difetto. Era certo che quello sarebbe stato l’ultimo scudo, quello giusto.
«Ci sono quasi!» esclamò Pickle, preso nella foga della forgiatura «Ecco… ecco fatto!»
Con un ultimo colpo di martello, l’oggetto era finalmente completato e le sue statistiche apparvero di fronte al guerriero.
[A]
«Ce l’ho fatta Red! Ce l’ho fattaaa! Guarda!» gridò il ragazzo vedendo che finalmente era riuscito nell’impresa. Aveva quasi le lacrime agli occhi, quello scudo era stupendo. Non era mai stato tanto felice.
Red osservò l’oggetto e fece un sospiro di sollievo. Erano quasi 4h che ci provavano e finalmente ci era riuscito. Non voleva più vedere uno scudo per una settimana, anzi no, per un mese!
All’improvviso, Toko entrò nella stanza stropicciandosi gli occhi.
«Oh, vedo che avete finito! Fatemi dare un occhio…» disse l’uomo prendendo lo scudo «Meraviglioso! Un’opera di ottima fattura, complimenti Pickle! Hai mostrato una forte attitudine con la forgia e sei degno di apprendere i segreti delle rune!»
Missione [Mostrare le proprie capacità] terminata con successo!
Zed aggiunte!
Esperienza aggiunta!
Classe di Prestigio [Forgiarune] aggiunta! Ora potrai forgiare rune magiche di vario genere con maggior facilità usando [Iscrivere Runa].
Abilità [Runa Esplosiva], [Runa Offensiva], [Runa Difensiva] e [Runa Vitale] aggiunte!
Abilità passiva [Maestria con le Rune] aggiunta!
Tutte le informazioni passarono di fronte a Pickle, ma non ci capì molto. L’unica cosa che per lui contava in quel momento era l’essere riuscito a sbloccare quella classe, tutto con l’aiuto di Red!
«Ooooooh! Sono diventato GIGANTE!» esclamò il ragazzo senza nemmeno leggere le meccaniche della sua classe «Ora che si fa? Andiamo a stendere qualche drago o ad assaltare qualche castello malvagio?»
Gli occhi di Pickle erano pieni di eccitazione, ma Red scosse la testa.
“Avrei dovuto scegliere qualcuno di più silenzioso”, pensò il ladro allontanandosi appena dal guerriero che non faceva altro che strillare cose senza senso.
«Ehi!» gridò Red per riportare l’altro alla realtà «Zitto un momento. Tieni questo!»
Il ladro prese dall’inventario due piccoli oggetti. Uno era simile a un disco d’argilla delle dimensioni di un bottone, l’altro invece era una specie di scalpello di precisione.
«Vai, incidi questa runa sul bottone usando [Iscrivere Runa]» gli ordinò Red mostrandogli l’immagine di una semplice runa simile a una R.
Pickle prese i due oggetti, un
«Forza, non abbiamo tutto il giorno!» gli urlò contro Red impaziente di vedere il risultato, stando piegato a osservare il Disco da vicino.
Pickle prese un respiro e iniziò lentamente ad incidere la runa che gli aveva mostrato Red.
[Iscrivere Runa] è stata attivata!
Il Supporto gli notificò che la sua abilità si era attivata in automatico non appena aveva appoggiato lo scalpello al disco. Pickle rimase stupefatto di come le sue mani, inizialmente tremanti, iniziarono a muoversi con facilità sulla superficie liscia del sasso, mentre pian piano e con maestria incideva la runa con sottili e delicati solchi.
«Finito!» esclamò Pickle dopo pochi istanti di lavoro. Era stato estremamente più facile di quanto credesse.
Red analizzò il risultato, mentre un sorriso felino gli si disegnò sul volto.
[P]
Riuscire a produrre una runa Platino con strumenti Oro. La probabilità era inferiore al 5%. Tutta la fatica che stava facendo poteva finalmente essere ripagata.
Red alzò lo sguardo verso Pickle che attendeva un responso con ansia non capendo se il risultato poteva andare bene o meno.
Red gli fece un sorriso compiaciuto «Ora è finalmente arrivato il momento di forgiare sul serio!»
