Farsi largo tra i Demoni
White guardò di fronte a sé gli sciami di nemici che si ammassavano, quasi andandosi a travolgere l’un l’altro.
Si gettò nel bel mezzo della legione nemica menando colpi a destra e a manca senza dare un secondo di tregua ai suoi nemici. Ogni tanto, una [Scarica Eterna] faceva vibrare l’aria intorno a lui, schiacciando ogni demone con cui venisse in contatto. Per quanto quelle creature fossero numerose e armate, nessun colpo riusciva anche solo ad avvicinarsi a White.
Non era, ovviamente, tutto merito suo. Anche se nella foga dello scontro faticava a seguirli con gli occhi, i suoi compagni non erano rimasti a guardare.
Plum immobilizzava con le sue skill gravitazionali decine di nemici per volta, mentre Blue, in forma Sangue di Drago, portava morte e devastazione con
Orange avanzava tra i nemici, raggruppandoli e tenendoli a bada sfruttando la protezione di
Red, a sua volta, era al centro del gruppo, sparando a qualunque nemico d’élite che provava ad avvicinarsi troppo al gruppo. I suoi attacchi, lenti ma precisi, erano perfetti per infliggere danni smisurati ai Demoni Toro e ai Signori della Follia, creature che avrebbero terrorizzato qualunque altro gruppo.
I cinque giocatori, invece, stavano via via prendendo il ritmo del gioco di squadra. Ogni ondata veniva spazzata via con sempre più facilità. Una volta che il combattimento era cominciato, tutti i dubbi, le paure e le lamentele erano svanite, lasciando spazio alla concentrazione e alla violenza della battaglia.
«Iniziano ad arrivare da tutte le direzioni!» esclamò Blue, vedendosi circondare dai demoni. In effetti, avanzando trasversalmente dentro quell’esercito, si erano ritrovati circondati. I demoni li avevano chiusi in una morsa che tentavano disperatamente di stringere. I Rainbows, però, resistevano strenuamente, senza cedere terreno mentre avanzavano lentamente verso la Bocca Infernale, ormai poco distante.
«Non credo riusciremo a tenere questo passo a lungo, non quando arriveranno i pezzi grossi!» gridò Orange al gruppo. Stava tenendo l’aggro di decine e decine di nemici in contemporanea nel tentativo di lasciare più libertà ai compagni. La sua difesa era la unica all’interno del party a sopportare i continui attacchi di mostri di livello tanto alto.
La
White era stupito nel vedere le capacità di gestione e controllo di campo del guerriero, ben oltre quanto abbia mai potuto aspettarsi da una sola persona. Non c’era un demone in grado di lasciare il suo raggio d’azione senza che Orange non lo ritirasse a sé.
“Quel ragazzo genera aggro come nessuno al mondo, è fenomenale”, pensò Daniel ammirando le abilità di Orange, “ma anche così si preannuncia una sfida ardua…”
Daniel era ancora pensieroso quando vide con la coda dell’occhio Plum sbattere la punta di
[Buco Nero Superiore]
La sfera iniziò voracemente a divorare tutto ciò che la circondava crescendo a dismisura. Tutti i nemici venivano attirati al centro di quello che aveva l’aria di essere un buco nero. La sfera crebbe rapidamente fino a raggiungere un diametro di oltre quattro metri, inglobando e devastando tutto ciò che si trovava nel suo raggio d’azione.
Durò solo una manciata di secondi, ma fu sufficiente per aprire loro un varco in mezzo ai nemici. L’area d’effetto e il danno di quel buco nero erano spaventosi, pensò White mentre stendeva gli ultimi nemici con un [Pugno Spirituale].
«Eccoci!» esclamò Red mentre inseriva un grosso proiettile arancione nel caricatore. L’ingegnere prese la mira e premette il grilletto: un getto di scintille e metallo rovente schizzò a forma di cono di fronte a lui, stendendo tutti i demoni, già indeboliti.
«Adesso tocca a quello grosso» disse Orange, mettendosi di fronte al gruppo «White, mi servirà un po’ di supporto!»
Il monaco guardò il compagno e annuì.
Il Demone Toro ruggì per poi gettarsi alla carica verso il gruppo. Il bestione si fece largo travolgendo tutto ciò che si trovava sulla sua strada, pestando e uccidendo anche i suoi stessi alleati. In mano brandiva un martello d’osso da cui uscivano fiamme infernali.
L’enorme mostro, alto quasi otto metri, si gettò subito su Orange, che bloccò il primo attacco con il suo scudo. La forza di un Demone Toro era fuori scala rispetto ai mostri incontrati fino a quel momento. Con un suono metallico il martello cozzò contro
«White!» esclamò Orange, cercando l’attenzione del monaco. Daniel, che si era tenuto a distanza intimorito dalla stazza del suo avversario, riprese il controllo di sé e si preparò.
[Resurrezione Elementale: acqua]: per 30 secondi, incrementi tutte le tue statistiche e capacità combattive. I tuoi attacchi curano i compagni vicini. Sei immune ai danni critici.
Un’onda marina avvolse White, la cui pelle iniziò a prendere tonalità bluastre e alcuni getti d’acqua vennero rilasciati periodicamente intorno a lui.
«Eccomi!» esclamò il monaco, che si gettò su Orange con [Salvaguardia]. L’abilità andò a generare uno scudo su entrambi i giocatori. Il martello cadde proprio in quel momento sulla testa di entrambi, ma Orange non si fece prendere alla sprovvista e sollevò lo scudo in aria.
[Muraglia Impenetrabile]: concentri una grande energia nel tuo scudo, che estende la sua protezione, bloccando attacchi come se fosse 5 volte più largo e 3 volte più alto.
White, rimasto sotto la copertura dello scudo, era incolume. Uscì dalla zona sicura e si gettò sul demone con [Tecnica del Drago Superiore]. Il suo potenziale offensivo, grazie alle
I tirapugni spirituali si colorarono di un rosso acceso mentre la sequenza di colpi incendiari investì il nemico. Ogni volta che lo colpiva, getti d’acqua ad alta pressione ferivano il nemico, graffiando e ferendo il demone ignorando la sua pelle spessa.
Ad ogni pugno assestato, un’energia verde, simile piccoli fuochi fatui, scaturiva nel punto d’impatto, per poi volare rapidamente verso Orange, poco distante, che veniva immediatamente curato. La cura non era paragonabile a quelle lanciate da un chierico, ma era costante e più che sufficiente per tenere in vita il guerriero, che contemporaneamente teneva alta l’attenzione del Demone su di sé.
«GROAAAH!»
All’improvviso, il verso infernale di un altro Demone Toro squarciò la battaglia, seguito immediatamente da un secondo boato.
«Oh cavoli!» esclamò Plum, che era rimasta indietro mentre con le sue abilità gravitazionali bloccava e rallentava tutti i nemici in zona «Ce ne sono altri due! Attenzione!»
«Ora si che siamo fottuti!» gridò Orange agitato. D’istinto, il ragazzo balzò indietro, allontanandosi dal mostro con cui stava combattendo. Sapeva cosa stava per accadere.
«White togliti di lì! Arrivan-» cercò di avvertirlo il guerriero, ma non fece in tempo.
I due Demoni Toro si unirono al combattimento balzando proprio in supporto del loro compagno ferito. White vide piovere su di sé quelle due creature mastodontiche, pronte a schiacciarlo con i loro martelli.
L’impatto dei due colpi fu tale da far tremare la terra e spazzare via tutto ciò che si trovava lì vicino, sollevando un polverone.
«Non ci voleva! White!» gridò Blue a squarciagola, preoccupata. Con la difesa che si ritrovava, non c’era modo per il monaco di salvarsi da un colpo del genere.
Daniel, però, non aveva di che preoccuparsi. Anzi, se avessero potuto vederlo, avrebbero visto un sorriso a raggiante, di qualcuno che si sta semplicemente divertendo.
Ed era proprio così. Dopo aver schivato i colpi con facilità, usando [Salto Mortale], ora White ora volava come solo lui sapeva fare. Era lì quasi sospeso a pochi metri sopra le teste dei Demoni, balzando da uno all’altro, senza che questi potessero fare nulla per impedirglielo.
I tre mostri, ammassati nel tentativo di afferrarlo, non facevano altro che semplificargli la vita: White riusciva tranquillamente a sfruttare il rinculo delle sue skill per saltare da un demone all’altro. Le creature menavano colpi a vuoto e tentavano di afferrarlo, invani.
«Che… ma quelli sono JAJ?!» esclamò Orange stupito nel vedere una tecnica del genere.
«Sembra un moscone, uno di quelli molto molesti! Ahah!» rise Plum, anch’essa piacevolmente sorpresa da quel lato nascosto del compagno «Forza, che fate? Aiutiamolo!»
Tutti si diressero verso i tre giganti e iniziarono a colpirli. Con White sopra le loro teste che li percuoteva senza lasciargli un momento di respiro, sconfiggere i tre demoni si rivelò molto più semplice del previsto.
“Fantastico…”, pensò Blue rapita dalle capacità di White. Aveva sempre cercato di non farlo sentire troppo “escluso”, considerandolo alla fine non all’altezza del resto della gilda. Invece doveva ricredersi.
Ora che i tre erano raggruppati e intenti nel catturare il monaco, per gli altri tutto fu più semplice. Anche Orange ebbe modo di sfoderare
Il DPS del gruppo era alle stelle, tanto che la vita dei tre mostri calò vertiginosamente. Dopo poco tempo, un [Pugno Spirituale] a tutta potenza sfondò il cranio di un Demone Toro, mandando al tappeto anche quello vicino, che venne immediatamente decapitato da Orange. Il terzo venne abbattuto con facilità dagli attacchi combinati di Red e Blue. Bastò un ultimo colpo, appena superficiale, perché le fiamme cerulee della [Forma Primordiale] della ragazza inglobassero il corpo della bestia, trasformandola in cenere nel giro di pochi istanti.
Ping, Ping
Livello aggiunto!
Livello aggiunto!
Livello aggiunto!
Livello 65 raggiunto!
White, riatterrato, si sgranchì le braccia, come se non fosse successo nulla. Dentro di sé era elettrizzato dallo scontro, per non parlare dei tre livelli guadagnati tutti di fila! Alla fine l’incremento della difficoltà del dungeon aveva inserito un moltiplicatore all’esperienza considerevole.
«Niente male, niente male davvero!» esclamò Blue sorridendo al compagno «Sarò sincera, non mi aspettavo che tu sapessi combattere in questo modo. Per un momento ti avevo dato per spacciato.»
«Mi fa piacere che tu non sia più una mezzasega come a Damathia!» si fece avanti Red, prendendosi il centro dell’attenzione «Ma vedi di non scaldarti troppo, hanno visto tutti che due su tre li ho ammazzati io, che sia chiaro!»
«Lo metteremo agli atti…» lo derise Plum.
White non sapeva bene come comportarsi. Per la prima volta si sentiva davvero accettato in quel gruppo. Forse avevano riconosciuto in lui le sue vere capacità?
“E dire che è stata una passeggiata…”, pensò il ragazzo. Non era per vantarsi, ma sconfiggere quei Demoni Toro era stato letteralmente facile per lui. Soprattutto se messi a confronto con sfide che gli avevano dato filo da torcere in passato, come Sirone alla Cittadella del Vulcano, o addirittura Adam.
Deglutì appena, ripensando a quella volta con Marco all’interno dell’Anomalia. Spesso si domandava se, ora che aveva terminato l’allenamento e aveva un buon controllo del flusso, sarebbe stato in grado di sfidare Adam e di batterlo.
“Marco ce l’aveva fatta…”, pensò Daniel, quando la mano armaturizzata di Orange gli si posò sulla spalla, e disse: «B-ben fatto White. Tanta roba il tuo utilizzo del monaco, sono davvero stupito. Ora però, dimmi che sai anche usare uno di quelli»
White si voltò nella direzione indicatagli dal guerriero. Davanti a loro a poche decine di metri, torreggiava sguarnito l’enorme Bocca Infernale, pronta per fare fuoco.
