Libro 2 - Capitolo 96
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La stanza del tesoro

I cinque misero piede all’interno della Stanza del Tesoro con l’eccitazione di un bambino in un negozio di caramelle. Il salone era simile a una chiesa gotica con le sue alte arcate a volta e le finestre decorate con immagini di antichi re e divinità sconosciute. Sotto le navate si stagliavano bauli e sacchi pieni di monete come non ne avevano mai visti prima.

«I-il drop… non è possibile sia tutto questo!» esclamò White sconcertato.

«Anche io fatico a crederci, però questo era un dungeon potenziato da una Sfera Antica, quindi non era solo di livello 90, ma anche più difficile di un qualunque dungeon dello stesso livello. I moltiplicatori fanno miracoli!» rise Orange mentre saggiava il peso di un sacco di Zed, ma subito Red glielo strappò di mano con arroganza.

«Questo me lo prendo io! E anche quello! Sì, White, parlo con te!» esclamò il ladro indicando il compagno che si stava accingendo a prendere un sacco, poi aggiunse «e magari pure quei due laggiù! Anzi, sentendo quanto sono leggeri, direi che li prendo tutti! E sarete ancora in debito!»

«Questa roba va alla gilda, Red! Non puoi prenderti quello che vuoi. Quando saremo alla base poi ce la divideremo» disse Blue.

«Me lo dovete!» ribatté il ragazzo, poi tirò fuori una pergamena «Proiettile Blu, 2500 Zed; Torretta Magnetofulmine, 980; 12 granate, 13 Priettili arancioni, 9 Proiettili Giallo-Verdi fanno… mmh… 850 Zed. Infine, solo per il Proiettile d’oro sono 4320 dannate Zed. Aggiungici gli spicci e viene fuori 10 mila Zed e oltre. E questi sono solo i prezzi di produzione, sul mercato ci devi mettere minimo un altro 30-40 per cento!»

Daniel era paralizzato nel sentire quelle cifre. Ora capiva come mai le abilità di Red erano tanto efficaci, costavano un occhio della testa! In pratica aveva speso in un solo dungeon quello che lui guadagnava in un’intera settimana di gioco con Nemesis. Una cosa fuori di testa.

Uno schiaffo tirato a tutta forza colpì Red dritto sul coppino. Dietro di lui c’era Plum con gli occhi spalancati. Sembrava particolarmente adirata col ladro.

«E tu… tu hai osato spendere una fortuna senza dircelo? Ma come ti viene in mente?!» esclamò la strega «Avrei fatto volentieri a meno di tutte quelle tue lucine anche solo per la metà di quei soldi!»

«Guarda che quei soldi vi hanno salvato il culo, cazzo! Akamer ci avrebbe fatto fuori se non l’avessi steso con tutta la mia esorbitante forza!» ribatté Red vantandosi.

«Seh, una forza da 10 mila Zed però!» rincarò la dose Plum, indispettita da come il compagno sembrasse sorvolare sulle sue azioni.

Blue, come al solito, si mise in mezzo per raffreddare gli animi, cercando di far ragionare i due. Entrambi avevano sia torto che ragione, ma non c’era bisogno di litigare.

Daniel assistette alla scena e tirò un sospiro di sollievo. Era grato che fosse stata scelta Blue come capogilda, il ruolo le stava a pennello; era quasi come se avesse una dote naturale per ricoprire quella carica. Lui al contrario non sarebbe mai riuscito a tenere testa a uno come Red o a mostrare i nervi saldi come la ragazza, a lui piaceva starsene un po’ in disparte senza troppe responsabilità. Già essere nella Prima Squadra era più che sufficiente come posizione di rilievo.

Mentre i tre continuavano a discutere, Orange si avvicinò a White e disse con fare amichevole: «Mentre quelli discutono, perché io e te non andiamo a vedere cosa c’è dentro quei forzieri?» per poi fargli segno di seguirlo verso uno dei cinque altari posti in altrettante cappelle ai lati della stanza.

I due entrarono nella prima cappella, completamente in marmo lavorato e affrescata con scene di battaglie, in cui un esercito di uomini sembrava scontrarsi con orde di mostri. Al centro, dopo un paio di gradini, si trovava una tavola cerimoniale bianchissima su cui era poggiato un grosso scrigno metallico.

I due rimasero fermi qualche istante, rapiti dalla bellezza di quella stanza. Anche Daniel, in genere non troppo interessato ai dettagli, era rimasto colpito dal lavoro fatto per quell’espansione: i luoghi erano ancora più curati e rifiniti fin nei minimi particolari.

«Allora, che fai? Non la apri?» domandò Orange invitandolo ad avvicinarsi allo scrigno «Tanto ce n’è uno a testa, io aprirò il prossimo!». White non se lo fece ripetere due volte e con un sorriso a trentadue denti mise subito le mani sul forziere e lo aprì con foga. Non stava più nella pelle dalla curiosità.

La cassa si aprì rilasciando una cascata di scintille dorate, mostrando un ricco contenuto.

Hai trovato Perla del Destriero: Afelion!

Orange e White rimasero a bocca aperta cercando di capire se era tutto vero quello che stavano vedendo o se ci fosse stato un errore. White aprì immediatamente l’inventario e riesaminò l’oggetto appena trovato.

«N-non è possibile… è davvero una cavalcatura leggendaria?!» esclamò il monaco sconcertato. Quello che teneva in mano era un oggetto leggendario, noti per essere tra i drop più rari di tutto NEXT. Si trattava di oggetti cosmetici, cavalcature, effetti, in pratica tutto quello che non era equipaggiamento.

«Non è solo questo» disse Orange analizzando la perla «è una cavalcatura superiore anche a quelle acquistabile dallo shop!»

I due si guardarono in faccia, quello era un vero tesoro!

Senza indulgiare oltre Orange scattò fuori dalla cappella e si diresse in quella a fianco, aprendo immediatamente lo scrigno.

Hai trovato Perla del Destriero: Baltazar!

Incredulo, senza dare spiegazioni agli altri tre compagni che avevano smesso di discutere per capire cosa stesse succedendo, il guerriero aprì uno ad uno gli altri forzieri. Ognuno di essi conteneva una Perla del Destriero diversa: Camelia, Drogon, Esperia.

«Avrei immaginato di trovare equipaggiamenti Diamante, ma questo va ben oltre le mie aspettative» disse Orange ancora sotto shock «un destriero varrà almeno 10 mila Zed, e questi non solo non possono essere acquistati ma possiedono anche stat altissime!»

Tutti si riunirono intorno al guerriero e ognuno presero una perla. Daniel era al settimo cielo, aveva sempre sognato di poter avere una cavalcatura su NEXT, ma non si poteva permettere altro che un semplice ronzino a noleggio, che comunque costava 250 Zed a settimana. Per fare un confronto, il ronzino aveva una velocità di 120, quindi il 20% superiore a un giocatore che corre, un normale cavallo dello shop stava tra i 150 e i 250, mentre quei destrieri avevano 330!

Cavalcare uno di quelli significava annullare i tempi morti dei lunghi viaggi!

Ognuno prese con sé la Perla che aveva trovato. A White venne assegnato Afelion e a Orange Baltazar, mentre Camelia, Drogon ed Esperia andarono rispettivamente a Plum, Red e Blue. Ora che i Rainbows possedevano delle cavalcature leggendarie avrebbero potuto sfilare a testa alta di fronte alle Ville delle grandi gilde senza temere confronti.

Fieri dei loro premi, i cinque presero ciò che rimaneva dal salone con rapidità pronti a uscire. Il bottino era stato ghiotto, tra materie prime e qualche oggetto di rarità Platino che poteva essere riutilizzato da Red. Sfortunatamente, non trovarono nulla di grado Eterno, ma in quel momento a nessuno sembrava interessare.

Anche se con solo gli Zed recuperati probabilmente non sarebbero riusciti a coprire le spese di Red combinate con l’utilizzo della Sfera Antica, l’enorme difficoltà del dungeon era però stata ben ripagata.

Era realistico pensare che, ad esclusione delle Grandi Gilde, nemmeno i gruppi più hardcore focalizzati sul PvE sarebbero riusciti a finire con successo un dungeon come quello. Erano necessari oggetti ed equipaggiamenti fuori dal comune e abilità ben oltre quelle di un qualunque giocatore. Sarebbe bastato che anche solo uno di loro si fosse mostrato al di sotto delle aspettative per rendere quel risultato impossibile da raggiungere.

Daniel sorrise mentre osservava la perla lucente, orgoglioso di aver mostrato le sue capacità e di aver avuto un ruolo centrale durante quel dungeon. Non solo, si era divertito davvero, una cosa che forse non provava da tempo e che aveva solo riassaporato da quando era diventato “White”.

«Bene» disse Blue una volta concluso l’ultimo giro per assicurarsi di non aver tralasciato nemmeno una moneta «possiamo andare. Supporto, facci uscire!»

La schermata di conclusione del dungeon si presentò finalmente di fronte a loro, mostrando i diversi titoli e traguardi raggiunti.

Traguardo raggiunto: sconfiggi il Bastione Antico LV90

Titolo aggiunto: “Tra la Morte e l’Inferno”

Titolo aggiunto: “Cavaliere”

Titolo aggiunto: “Cavaliere Leggendario”

La gilda poteva ora vantare un traguardo in classifica, che in aggiunta a quelli di Blue per la sua razza e a quelli presi da White nei dungeon, non potevano fare altro che incrementare ulteriormente la loro celebrità all’interno della community internazionale.

Non sarebbe stato strano, pensò White, se qualcuno avesse iniziato a notarli ora. Non erano forse al livello di visibilità dei Sovereign, con le loro scalate della classifica e le vittorie con gilde famose, ma era certo che sarebbe arrivato anche quel momento.

Non appena il gruppo mise piede fuori dal dungeon, arrivò immediatamente la notifica che avevano finalmente raggiunto le prime posizioni di Oro I, ormai in vista della tanto agoniate arene Platino. I componenti della seconda squadra, per quanto non paragonabili al team principale, sembravano inarrestabili, macinando una vittoria dopo l’altra quel giorno.

«D’altronde GoldenLeaf era Platino anche prima» fece notare White leggendo soddisfatto le news «chissà come se la cava Pickle però! Ahah»

«Con l’equip che gli ho dato se prova anche solo a morire una volta lo faccio lavorare fino a che non gli cadranno le braccia, giuro» ribatté Red duro come al solito, accompagnando il tutto da un insulto a denti stretti.

«Sono certa se la caveranno, ancora un po’. Noi qui non abbiamo finito. Il dungeon al 90 è stato divertente e remunerativo, ma siamo ancora sottolivellati. Non possiamo permetterci di perdere tempo! Orange, tira fuori una Sfera Antica, è ora di rientrare, questa volta sperando che il dungeon sia più clemente…» ordinò Blue dando indicazioni al guerriero. Se erano riusciti a finire il Bastione a livello 90, farlo a livello 70 come doveva essere nel piano originale, sarebbe stato uno scherzo.

«Ma… io volevo provare il destriero!» esclamò Plum delusa «Non possiamo nemmeno farci un giro? Un momento?»

«Mi dispiace Plum, ma avremo tempo più tardi, quando torneremo alla base. Ora dobbiamo battere il ferro finché è caldo; non possiamo permetterci ritardi, oppure volete rischiare un richiamo da Black?» rispose la maga severa.

Per un momento calò un silenzio d’assenso. Era come se tutta l’adrenalina e le scene di quei giorni li avevano quasi fatto dimenticare di Black e dei suoi misteriosi compagni.

«Orange» disse Blue indicando il portale «forza, la Sfera»

Il guerriero annuì, tirò fuori l’oggetto e lo lanciò nel portale che riprese a vorticare. Il gruppo rientrò e s’immerse nuovamente nel dungeon.


Farmarono per tutto il pomeriggio senza sosta. Nella sua forma “normale” e con 20 livelli in meno finire quel dungeon fu di una facilità quasi disarmante per loro. Anche quando incrementarono il livello all’80 non ebbero nessun problema. La loro forza era ben oltre quella necessaria per dungeon di quel livello: i danni erano sufficienti per spazzare via le orde di nemici con pochi colpi e letteralmente disintegrare i boss in meno di un minuto.

Fuori era già buio quando finalmente Blue decise che quella appena conclusa era l’ultima run per quel giorno. Come previsto da Orange, l’esperienza ottenuta in rapporto al tempo di gioco era estremamente elevata, tanto che erano saliti ad altissima velocità. Grazie ai moltiplicatori bonus per essere di livello più basso, pure White aveva recuperato i compagni, e ora erano finalmente tutti quanti allineati a livello 81.

Daniel non voleva crederci, tutto di quella giornata era andato oltre ogni sua immaginazione. Boss epici, armi Eterne, destrieri leggendari e pure superato una barriera che fino a poche settimane prima gli sarebbe sembrata insormontabile.

Ma ora era lì, insieme a quei quattro giocatori, a quella Gilda di persone fuori dal comune, su una via che puntava dritta su quello che per lui, almeno per ora, era il tetto del mondo.

Ora si trovavano finalmente, dopo tanti sforzi, alle porte di World Awaken, in un terreno completamente inesplorato, dove non esistevano guide o informazioni facilmente reperibili. Da lì in poi si sarebbero potuti affidare solo sulle loro capacità!


Capitolo 96 - La stanza del tesoro - FINE
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